Sei qui: Gourmettoria L'anatra di Luke, il calamaro di Vottero nelle fusioni a 4 mani | Bologna Shanghai
un'idea di: Marco Salicini
All Star Game ricco di show gastronomico e colpi da campioni. Lunedì 5 Febbraio divertimento ed emozioni hanno caratterizzato le nove portate di Vincenzo Vottero e Luke. Si è giocato in un grande stadio, nel laboratorio della grande cucina e creatività della città, Vivo Taste Lab in Piazza di Porta Saragozza.
Vincenzo Vottero chef padrone di casa è rimasto stregato dalla filosofia di Luke, titolare del ristorante Hao Wei di via Giovanni Casoni 2, l'unico esempio autentico della cucina cinese in città. C'è tanta sinergia tra due cuochi di questo calibro: tecniche di cottura, qualità della materia prima, sensibilità e costante armonia. Nove piatti di gusto ed estetica sfilano a non finire sotto le luci suadenti dei vistosi lampadari, efficienza e professionalità nel servizio del numerosissimo staff che ha visto collaborare la sala di Vivo, come sempre orchestrata con grazia e solarità da Licia Mazzoni con i sorrisi sinceri dei volti di Hao Wei.
L'etica culinaria regna sovrana nella filosofia di entrambi, Luke propone i piatti di una cucina cinese vera, pulita, ordinata e galvanizzata da cotture al vapore, profumi, sapidità e carattere, Vincenzo pesca alcune prelibatezze dalla sua carta, sorprendendo con nuovi piatti che andrebbero immediatamente incisi tra i suoi cavalli di battaglia.
Chef Luke : Raviolo di cristallo ripieno di astice. Bellezza neoclassica, pulizia predominante, gustosità vera nel complesso di delicatezza. E' il primo (acuto) segnale che la cucina di LuKe non è nulla di paragonabile alle grezze cucine di cui Bologna fa il pienone.
Chef Vottero: Quinto Elemento. La sfera di foies gras (con croccantino ai ricci di mare) si frantuma sgretolando concrentezza e intensità. Sesamo e salsa Vivo nell'indispensabile bagno di sapori e contrasti sofisticati per il palato.
Chef Luke: Riso con Anguilla. Cottura precisa del riso, masticazione agile e goduriosa. Carattere grasso e strutturato dell'anguilla, in aggiunta la supervisione acida e dolciastra della mela
Chef Vottero: Spaghetti di grano arso, spalla di maiale sfilacciata, carciofi croccanti. Piatto antologico che lo chef potrebbe e dovrebbe presto incidere nel menù. Impulsione amarognola pronta a sfociare boccata dopo boccata, impareggiabile la croccantezza del carciofo.
Chef Vottero: Calamaro in due consistenze. Colpo di tacco nell'eccesso di classe. Fiammata di mare nel calamaro mediterraneo mantecato ai porri e il suo fiocco croccante in farina integrale, fonduta di finocchi, lemongrass e carolina ripper, salsa di ostriche. Emulsioni da capogiro, croccantezza e sensibilità di gaudio, accensioni astrofisiche tra mente e palato. Chapeau.
Chef Luke: Anatra Laccata. Avevo letto e sentito delle grandi carni di Luke, questo ne è un esempio formidabile. Succulenza indomabile nelle inebrianti masticazioni.
Chef Vottero: Somarino al Vermouth. Prova di carattere, intelligenza e coraggio da parte di Vottero. Carne complessa di impeto e robustezza, alleggerita dall'effetto Vermouth.
Chef Luke: Dessert Caldo. Il piatto più anonimo delle 9 portate, giustificato dall'incombenza di dover reggere un urto atomico come il Tortino al dulce de leche e gelato al formaggio di caprino (Chef Vottero), rottura al cucchiaio che penetra nel cuore, gola e lussuria nell'irresistibile raccolta con la consistenza cioccolatosa del tortino, della freschezza fiorente del gelato al caprino.
Bologna Shanghai : ora serve il biglietto per il viaggio di ritorno.