Sei qui: Gourmettoria Il percorso del tortellino : lo sguardo rivolto verso la tracciabilità e l'identità del territorio | La Lumira
un'idea di: Marco Salicini
Non poteva esserci luogo più adeguato per ospitare un confronto cardine e rilevante come “Il tortellino ha la strada segnata”. La Lumira di Castelfranco Emilia da oltre cinquant’anni, grazie all’impegno, all’indole e alla passione della famiglia Borsarini, tramanda ed esprime una tradizione pura ed evocativa, offrendo le ricchezze alimentari che una sorgente inesauribile come il nostro territorio ci regala. Un processo evolutivo che oggigiorno raggiunge un momento storico di grande rilevanza : ci troviamo nella fase contraddittoria del 2.0, dove l’Emilia Romagna è vigilata sotto un occhio mediatico rivolto verso l’enogastronomia, attirando e rincarando la mole turistica e lasciandosi etichettare come food or motor Valley. La consapevolezza che deve avvenire, parte da preziosismi geografici che da secoli ci rendono unici, offrendo un panorama miracoloso ricco di allevamenti, agricoltura, piante, orti e raccolti su cui abbiamo posto le fondamenta per materializzare grandi ricettari e la nostra tradizione. Rappresentare in tutto il mondo le grandi radici alimentari della nostra cucina nell’utilizzo e nella selezione degli ingredienti utilizzati nei nostri piatti più emblematici (su tutti, il tortellino) è una missione intrapresa da Carlo Alberto Borsarini, chef e titolare della Lumira e presidente dei ristoratori dell’Associazione Tour Tlen. Fin da sempre ha mostrato un impegno, una dedizione e una ricerca meticolosa sulla materia prima del territorio, esaltando una cornice rurale “di frontiera” come Castel Franco, al confine tra Modena e Bologna, esportandola nelle recenti visite negli States, attraverso momenti di confronto. Dal punto di vista identitario, Borsarini rintraccia i prodotti nelle colline di Castelfranco (nella “bassa” Valsamoggia, tra Bazzano, Monteveglio, Savigno, Monteombraro, Ciano, Castel d’Aiano), mettendo in luce l’impegno e i tesori allevati o raccolti dai “piccoli produttori” da cui provengono formaggi, prosciutti, ortaggi, vini, animali nel segno della stagionalità e di un regime alimentario sano e autentico. Il percorso per catalogare la tipicità s’indirizza verso la qualità estrema, attraverso la tracciabilità, la sostenibilità e l’identità geografica, in modo da poter apprendere ed estendere la moderna identità della nostra cucina e del nostro territorio.
TIGELLA CON LARDO DI MORA E PARMIGIANO
Il marchio di fabbrica di benvenuto della Lumira, coccola di generoso piacere. Strepitosa e calorosa fragranza dell'impasto, saporita emblematica goduria dello spalmabile lardo e parmigiano.
ZUCCHINE E RIPIENO
(Spuma di parmigiano, zucchine marinate, praline di mortadella)
Vortice di croccantezze e temperature differenti e stuzzicanti nella giocosa armonia tra lo smalto rotondo e carnoso delle praline e la freschezza detergente della zucchina.
E' NATO PRIMA L'UOVO O LA GALLINA
(Uovo poché, striccapugni, pollanca)
Un piatto fortemente agricolo. Vibra l'energia e la grintosità di Dario Picchiotti (autore del piatto, direttamente dall'Antica Trattoria di Sacerno) capace di raffigurare concetti ed alimenti contadini, riconducibili alla campagna, al tema del recupero e di un'antichità dimenticata.
FAI MERENDA CON GIRELLA
(Rotolo di pane con farcia di zucca e salsiccia di mora con salsa verde)
Gioioso, scibile e affabile, piaceri da merenda, sapori diretti e giocosi racchiusi nel palato pensante di tutti. Soffice e netta bontà senzatempo incoronata da una salsa verde d'autore.
TORTELLINI IN BRODO
Ripieno mortadella Felsineo Tourtlén, prosciutto Vitali, Parmigiano Canevacce, Mora romagnola Orsi. Brodo pollanca Ballarin, manzo Zivieri, sedano, carota, cipolla "Il Biricoccolo"
Il piatto protagonista della serata, l'ambasciatore del percorso identificatorio mirato verso la tracciabilità, la sostenibilità, la qualità della materia prima del territorio. E' il tortellino di Castelfranco, con i prodotti delle colline dei castelfranchesi. Il prosciutto dell'azienda "Vitali", il dosaggio avvolgente del Parmigiano "Canevacce", la Mora del vignaiolo Federico Orsi anche allevatore di maiali bradi, la gloriosa mortadella di Felsineo utilizzata dai ristoratori "tourtlén" galleggiano sul brodo saporito, risultato delle verdure della fattoria sociale "Il Biricoccolo" che nei cinque ettari di terreno, puntano sulla valorizzazione della stagionalità coltivando la maggiore variabilità possibile di ortaggi.
BOLLITO MISTO PICCANTE - PRE DESSERT
Il guizzo, la personalità interpretativa di Borsarini, nell'idea ilare, atavica e piccante del peperone ripieno di bollito misto, dai cromatismi lucenti e vivaci che contraddistinguono la forma fisica dei piatti della Lumira.
PINZA BOLOGNESE GELATA
(Gelato al mosto di Pignoletto, canditi di frutta antichi, bensone)
Il gelato da favola di Gianluca Degani (Bloom a Modena rientra tra le migliori gelaterie italiane) raffredda e addolcisce le cialde del bensone, storico dolce "secco" modenese a base di farina, uova, burro, latte e miele, dalla friabilità indiscussa ed inevitabilmente inzuppabile.
I VINI del Podere Orsi-San Vito : Pignoletto sui Lieviti, Posca Bianca, Barbera Martignone
Chef : Carlo Alberto Borsarini (La Lumira), Dario Picchiotti (Antica Trattoria di Sacerno), Gianluca Degani (Gelateria Bloom)
Sala : Il servizio in sala de La Lumira, Alessandro Gozzi (Trattoria Bertozzi)
LA LUMIRA
Corso Martiri 74, Castelfranco Emilia
059 926550