Il mondo della birra e quello del cocktail trovano il punto d’incontro. A Bologna, la “cocktail competition” svoltasi in Piazza Santo Stefano, in occasione della seconda edizione della “Bologna Cocktail Week” ha messo alle prese i bartender coinvolti con una prova tecnica e obbligatoria di tecnica di spillatura della birra, confermando il trend e la sinergia che sta unendo due mondi indubbiamente affini.

A valutare la competition una giuria di spessore, tra cui Giovanni Mondini, trade marketing manager di Warsteiner Italia, la filiale italiana di Warsteiner International Brewery. Warsteiner, leader mondiale nel commercio della birra si è resa protagonista in primis di questo progetto, che partirà tra un mese a Bologna in collaborazione con Accademia del Bar, la scuola per barman di Bologna, organizzatrice della “cocktail competition”. Il brand ambassador di Warnsteiner Italia curerà due lezioni gratuite al mese per tutti gli utenti dell’Accademia del Bar, dedicate alla birra, alla degustazione, alla spillatura e alla gestione profittevole della categoria.

(Fabio Marcello Piras ritira il premio "miglior spillatura")

“L’accademia del Bar è la prima scuola che sposa il nostro progetto culturale e didattico WHow (sintesi creativa di Knowhow). Abbiamo constatato che nel mondo delle scuole per barman in Italia, in larga parte c’è un buco sulla didattica inerente alla spillatura della birra. Abbiamo proposto a Bologna Cocktail Week di lanciare una prova di spillatura all’interno della competition è stata raccolta al volo e credo che sia stato un bel banco di prova per i bartender e per il movimento in generale” dichiara Mondini al termine della competition. La birra vista quindi non tanto come ingrediente del cocktail ma bensì come ingrediente del business di Horeca (dove il giro d’affari entra nel 7% dei bar diurni fino al 60% nella categoria pub), come prova obbligatoria all’interno della cocktail competition per dimostrare di essere operatori d’eccellenza in questo canale, mostrando competenza in una parte così importante che ha visto protagonista la birra.

Warsteiner è una birreria familiare da nove generazioni. Dal 1753 la birra viene prodotta a Warnstein, nel nord della Germania all’interno della foresta di Arnsberg, un parco naturale in cui l’acqua è da sempre proprietà della famiglia, monitorando tutto ciò che entra ed esce su treno, per preservarne la qualità con cui viene prodotta. Fondatori della categorie birre premium in Germania si è contraddistinta per la produzione di Pills. L’azienda si rispecchia come l’eccellenza di birra tedesca, proponendo un’ulteriore gamma di birre bavaresi. Grazie ai continui investimenti nella logistica e nella tecnologia, la birra Warsteiner è riuscita a ridurre il fabbisogno di energia, acqua e risorse anno dopo anno, portando a livelli minimi le emissioni di CO2 nel lungo periodo, aumentando l'efficienza e preservando l'ambiente. Nel Luglio del 2012 la birra Warsteiner ha ricevuto la certificazione DIN EIN ISO 50001 (2001) sui sistemi di gestione dell'energia.