Sei qui: Gourmettoria Colpi di stile e cocktail celestiali, torna l'aperitivo di classe a Bologna | Locanda Celestiale
un'idea di: Marco Salicini
I dieci cocktail che sconvolsero il mondo, li ha elencati nel 2012, assieme a Tom Collins, Celestino Salmi uno dei due volti principali della Locanda CelestiAle di via Saragozza. Una carriera lunga e prolifica, caratterizzata come spesso avviene, da racconti e aneddoti : il maestro Pavarotti al “Pavarotti International” si era lasciato sedurre da un cocktail preparato proprio dallo stesso Celestino. La bella Bologna di ogni età per anni ha rivitalizzato le proprie giornate a colpi di Sour, Martini e Negroni nei bar più antichi e prestigiosi della città : da Zanarini, a Gamberini fino al Re Sole, Celestino ne ha viste di ogni e potrebbe scrivere un ulteriore volume, proprio su Bologna. Probabilmente oggi pensa ad altro : assieme al fidato Alessandro Chionsini ha ripreso e ristrutturato l’Agua Bistrot, ora American Bar di classe, rintonacato da un total white altamente celestiale riprendendo lo stile urban chic, con candelabri, 40 coperti (che con l’avvento della bella stagione diventano 50 grazie al dehors) e una luminescente bottigliera da mille e una notte a vivacizzare l’atmosfera, alternandosi ai bei fasci di luce.
All’orario aperitivo Celestino prende il timone del bancone caricandosi di professionalità, performance, classe e tanto portamento : nei suoi cocktail viene tramandato il mestiere del bartender, nemmeno i provocanti décolletè, in costante sequenza davanti al bancone, riescono a distrarre o scalfire la sua immagine impeccabile. Il ritorno a quelle signatures avvincenti e caratteristiche, quali il Mito, il Negroni in più versioni, l'Old Fashioned, il Martini, il Gin Sour e la mitologica vodka imperiale (vodka macerata con frutti e agrumi ) si degustano assieme al più classico trittico di olive, chips e pinzimonio e al bel cabaret di tartine “appetizers” di mare che escono dalla cucina. Ai tavoli, Alessandro Chionsini con un savoir faire innato, propone il menù food pairing e à la carte (25 euro piatto e cocktail) mostrando i caratteri di una cucina che parte dalle radici toscane (da Livorno alle coste adriatiche), rivisitandole in chiave gourmet (senza ignorare tortellini in brodo e tagliatelle al ragù).
L’estetica per l’impiattamento predomina il dresscode di tutti i piatti, stimolati da contorni e guarnizioni in grado di allietare il palato con un susseguo di consistenze robuste, polpose, croccanti .“Silent Pool Gibson” (gin silent pool, vermuth dry, cipollina in agrodolce) si abbina allo sgombro affumicato, melone e wasabi; “Gold&Tonic”(gin gold, tonica royal bliss, bitter al mandarino, mela verde) al branzino arrostito; “Blu Cavalli” (vodka Roberto Cavalli, blue curacao, latte di mandorla, tonica lemon) all’insalata dispari mentre lo spaghetto tiepido, che è già uno dei piatti più richiesti richiama “Artedanza” (Gin arte, succo d’arancia, sour, bitter orange) impegnando allo shaker Celestino e il suo giovane secondo Marcelo Miranda. Sapori più densi e golosi si rintracciano nel baccalà, chips della sua pelle, aglio orsino e polenta taragna, nel filetto di manzo con salsa al barolo, cioccolato fondente, indivia scottata e cavolo viola fermentato e soprattutto nei dessert, come il pan di spagna di alchermes inzuppato nella vasca cremosa di cioccolato (zuppa inglese) o la mousse al mascarpone e cioccolato soffiato.
Dalla lavagnetta del giorno ostriche e crudi di mare accomodano nel salotto i clienti di sempre, sorseggiando ottimi champagne proposti anche al calice tra i rintocchi dei brindisi e i soffi del sax nel sottofondo musicale, ammirando l’art-design esposta alle pareti di Emanuela Bergonzoni, che ogni due mesi cambierà interprete. La finale ai campionati europei di Madrid e l’Angostura Global Cocktail Challenge sono stati momenti eccelsi nel palmares di Celestino, che tra un concerto jazz e un vernissage continua ad inventare miscelazioni, come sempre a servizio dei bolognesi.
LOCANDA CELESTIALE
Via Saragozza 63/a
0519919068