un'idea di: Marco Salicini
TAVERNA DEL CACCIATORE
Via Cavaniccie 6 , Castiglione dei Pepoli
La cucina di frontiera di Lucia Antonelli convive tra Bologna e la Toscana. Sapori, profumi e atmosfere genuine d’appennino e un’abilità per la sfoglia davvero unica sono i primi effetti suscitati dall’ingresso nel ristorante di Castiglion dei Pepoli. La cucina per Lucia viene vissuta con sincerità, entusiasmo e piena quotidianità. Emblematici e invincibili i suoi tortellini, fenomenale e ammirevole il suo lavoro quotidiano al mattarello che dà risultati eccezionali a tagliatelle e paste fresche. Funghi, tartufi, selvaggina e verdure di piena freschezza compongono secondi piatti succulenti seguendo la stagionalità. Dolcezze d’altri tempi nello zuccotto, nel budino e nell’altisonante parterre finale da buon ricordo.
RISTORANTE LA LUMIRA
V.Martiri 74, Castelfranco Emilia
Tutto il buono dell’Emilia Romagna è l’ultimo libro di Carlo Alberto Borsarini, chef e patron della Lumira ristorante al confine tra Bologna e Modena ma è anche il concentrato nei piatti dell’antica locanda di Castelfranco, restaurata negli ultimi anni. Mente e palato viaggiano alla scoperta dei sapori e dei piaceri più autentici di queste terre, grazie alla rigorosa selezione per la materia prima del territorio e all’identità dello chef nei piatti di tradizione. Ricco e saporito il tortellino in brodo in cui galleggia il connubio di voci fresche e collinari, la tigella e la grandiosa selezione di salumi sono generosi abbracci iniziali. Fantasia, cultura e ironia viaggiano nel menù, supportate da un’esperienza e da una propensione ai fornelli rassicuranti : zucchine e ripieno, tagliatelle alla lumira, il passatello allo zenzero, il bollito, gli animali da cortile e una verve speciale sui dolci (dalla torta di riso al pirotecnico life on mars, l’interpretazione del montblanc e della zuppa inglese) decretano l’assessment di un locale innamorato del ricordo e della tradizione ma provocatoriamente contemporaneo.
OLTRE
Via Majani 1, Bologna
Rendere contemporanea e internazionale la tradizione è la mission di Lorenzo Costa, giovane e prodigioso titolare di Oltre. Siamo in pieno centro storico circondati da un’atmosfera affascinante e metropolitana di fronte a un pancotto col ragù, geniale ed estasiante a dir poco. In cucina c’è Daniele Bendanti, tra i migliori esponenti in assoluto della cucina bolognese in città. Tagliatelle al ragù, lasagne, tortellini, cotoletta e piccione tra i suoi cavalli di battaglia ma Daniele riesce a stupire anche nelle portate più creative come il patè di fegatini di pollo con coulis di fichi o il millefoglie di salame rosa con ricotta e spinaci. Sorprese che arrivano di continuo : dalle miscele di caffè, alla carta dei vini e dei cocktail, senza dimenticarsi della rivisitazione vincente della panna cotta.
NUOVA ROMA
Via Olivetta 87, Sasso Marconi
Trovare difetti nella trattoria di Sasso Marconi è una mission impossible. La mano esperta e infallibile di Patrizia Nanni coadiuvata dal suo fedelissimo team accontenta e coccola l’elevata mole di commensali : polenta, paste fresche (tortellini, tagliatelle, tortelloni, maltagliati e un brodo che non si dimentica), crescentine, carni alla griglia, funghi, tartufi, cotoletta alla bolognese e dolci tradizionali evocativi compongono un menu da celebrare. Omar Amici elabora una carta dei vini gloriosa con ricarichi estremamente interessanti. Ambiente rustico e informale, veranda estiva ai piedi delle colline per ripararsi dall'afa cittadina.
OFFICINA DEL GUSTO
Via Largo Molino 3, Castenaso
Dario Stagni e Cynthia Ravanelli con garbo e professionalità hanno ridisegnato un ex officina, mutandola in una spaziosa e rilassante enoteca caratterizzata da un vero e proprio capolavoro enologico. Non è solamente la scintillante carta dei vini a lodare l’officina delle meraviglie di Castenaso, in cucina Cynthia è una sfoglina fenomenale che tra tortellini, tagliatelle, gnocchi e lasagne mette in mostra un estro ,con pochi eguali, per le paste fresche redarguite con intingoli saporiti e mai eccessivi. Non da meno le belle cotture nelle carni tra i secondi ed i dolci goduriosi della tradizione. Il menù punta sulla freschezza compiendo parecchie evoluzioni : un motivo in più per ripetere la visita.
TRATTORIA BERTOZZI
Via Andrea Costa 84/ 2D, Bologna
Chi non conoscesse il significato di bolognesità non deve perdersi la trattoria di via Andrea Costa. L’incontenibile simpatia dei due titolari, Fabio Berti e Alessandro Gozzi anima l’atmosfera allegra,conviviale e folcloristica. In cucina la grinta e la bravura di “Olly” Berti offre risultati corroboranti e goduriosi. La gramigna bertozzi, le penne alla vodka, i tortellini e le strettine al prosciutto nell’apoteosi più autentica di primi piatti, dopo aver goduto dei ciccioli accompagnati da una buona bollicina. Zucchine ripiene, cotolette, saporite e sostanziose insalate di ovuli, Parmigiano e carciofi proseguono la marcia inarrestabile dell’ingordigia. Esultano i bevitori d’innanzi alle bottiglie magnum e alle ottime grappe, partner fedelissime dei dolci imperdibili : mascarpone, tenerina, panna cotta e zuppa inglese nel podio assoluto della città.
AL CAMBIO
Via Stalingrado 150, Bologna
Massimiliano Poggi per anni è stato esponente di una cucina tradizionale di qualità e identità. Oggi esprime il suo percorso gastronomico nel suo ristorante a Trebbo di Reno (esperienza da vivere e rivivere), lasciando il ristorante di via Stalingrado nelle mani del bravissimo maitre Piero Pompili. La brigata del Cambio continua a manifestare con precisione e concretezza, uno dei migliori manifesti in assoluto della cucina felsinea. Panna cotta allo squacquerone e pere, crostatina di cipolle caramellate su caldo freddo di parmigiano reggiano, tagliatelle alla bolognese esaltate da un ragù al coltello troppo buono, passatelli al ragu bianco di coniglio, balanzoni, gramigna, cotoletta e petto di faraona sono alcune delle voci protagoniste dal menù che si conclude con un fiordilatte (o meglio, latte in piedi) commovente.
ALL'OSTERIA BOTTEGA
Via Santa Caterina 51, Bologna
Daniele Minarelli da tempo è tra i leader delle guide gastronomiche concentrate sulle trattorie, raccogliendo numerosi consensi e conquistando i palati dei bolognesi e di chi si ferma appositamente oltre regione, nel ristorante di via Santa Caterina. La selezione eccelsa di salumi non trova concorrenti tra le mura cittadine, dominano le tagliatelle tra l’ottima distinta di primi piatti a cui seguono carni tenere, ben cotte (guancia, spalla e cosciotti) piatti “popolari" , un’ottima cotoletta alla bolognese e dolci da capogiro. Si beve bene e si viene serviti con impeccabile professionalità da Mustapha Benanane.
OPIFICIO FACCHINI
Via Senzanome 42, Bologna
Riccardo Facchini, impegnato da anni alla Prova del Cuoco e in numerose tavole della città e provincia riparte da via senzanome, imprimendo un volto sincero e autentico a come dovrebbe essere una trattoria bolognese in centro storico. Campione di impasti, farinacei, lievitati e paste fresche : un approdo fiero e sicuro che spazia dalle tagliatelle al ragù alle paste chiuse, le buonissime crescentine, le confetture, la sostanziosa cotoletta alla bolognese, gli hamburger e i dolci artigianali. Nel week end vi potete sbizzarrire : alla domenica si entra direttamente nella cucina di Riccardo per un brunch generoso con torta di mele, crostate, croissant, mascarpone, pan au chocolat, tramezzini, risotti, costine, supplì, salsiccia e uova strapazzate : tutto fatto esclusivamente a mano dallo chef.
OSTERIA DEL CAPPELLO
Via de Fusari 9, Bologna
A due passi da Piazza Maggiore, vince l’entusiasmo e la passione di Selvaggia Lazzari che da poco ha aperto l’adiacente bottega con paste fresche e dolci da forno di qualità. Cresce all’impazzata la cucina di Marco Franchini, mantenendo un rapporto qualità-prezzo di grande onestà. In partenza le ottime crescentine, seguono primi piatti da manuale come le tagliatelle al ragù, i tortelloni burro e salvia, le lasagne e carni che mettono alla prova lo chef con differenti cotture. La panna cotta conquista le vette più alte delle tavole cittadine.