Sei qui: Gourmettoria L'eccellenza "Made in Italy" della Bottega Portici, tra sfogline e cene a teatro | Bottega Portici
un'idea di: Marco Salicini
“Don’t Panic, tortellini here” è lo slogan che la Bottega Portici porta a spasso per l’Italia. Tradizione e innovazione o meglio, tradizione contemporanea, quale? Quella bolognese ovviamente. Ogni giorno paste fresche tirate a mano dalle sfogline, caffetteria italiana, corsi di cucina, food market e cucina a vista animano ininterrottamente dal mattino fino alla sera i locali di via dell’Indipendenza (al fianco dell’Hotel con ristorante stellato “I Portici”) e sotto le 2 Torri. Un successo già consolidato e in continua espansione su tutto lo stivale : al Franciacorta Outlet Village, al Centro Commerciale “I Petali” di Reggio Emilia, “Terrazza Termini” a Roma e “Milano Fiori” a Milano. Il filo conduttore è la cucina italiana, fresca , espressa ed ecosostenibile ad un rapporto qualità prezzo speciale, rivolto a tutti. A Bologna (sorgente primaria del format) eventi, idee e novità sono in perenne evoluzione : dalla suggestiva terrazza panoramica “bistrot” pronta a replicare la pizza napoletana anche nell’Estate 2019, agli eventi esclusivi delle “Cene a Teatro” dove l’executive chef Emanuele Petrosino (miglior giovane chef d’Italia, guida Michelin 2019) elabora cene a 4 mani con colleghi stellati provenienti da fuori regione, accompagnato da altri ospiti speciali. L’ultimo appuntamento stellare, svoltosi nell’incantevole e prestigiosa sala dell’unico ristorante premiato dalla guida rossa a Bologna città, si è svolta Lunedi 4 Febbraio. Petrosino ha accolto e ospitato Andrea Aprea, direttamente dal bistellato Vun di Milano : è nata una sinergia improntata sulla qualità del made in Italy, esaltando la freschezza e gli ingredienti iconici del nostro territorio alla massima potenza, grazie alle tecniche culinarie sopraffine e al knowhow dei due cuochi. Ad intrattenere la sala, tra una portata e l’altra ci ha pensato con la sua simpatia e l’incredibile padronanza del palco, Vito Bicocchi noto attore di cinema e teatro bolognese, nonché amante e conoscitore della cucina. Il bartender Salvatore Castiglione (“L’intoccabile Speakeasy”) ha ulteriormente arricchito i palati con le sue miscelazioni, ritrovando note, contrasti e consistenze di lampante intensità in accompagnamento all’aperitivo e al dessert.
L'aperitivo di Salvatore Castiglione con i finger food creativi della cucina
Caprese Dolce Salato - Chef Andrea Aprea
Il piatto che ha conquistato la World's 50 Best. Una fenomenale testimonianza di quanto la perfezione tecnica riesca a legarsi alla componente emozionale nella degustazione. L'occhio è incantato dai cromatismi celestiali, il palato è intrattenuto da un passaggio di consistenze graffianti e persuasive, riempite da un'emulsione di avatica freschezza napoletana. L'impegnativo passaggio tecnico di cotture, conservazione e temperature crea una mozzarella sferica (dall'effetto quasi caramelizzato) da crepare dolcemente con il cucchiaio e dalla quale fuoriesce l'onirica spuma cremosa di mozzarella. Troviamo la suprema acidità del pomodoro in più varianti, i crostini di pane, l'emulsione di basilico, i cubi di mozzarella, i pomodorini canditi. Un matrimonio di sapori campani, interpretati da un vero talento della nostra cucina.
Risotto alla zucca con ricci, alghe e lime - Chef Emanuele Petrosino
Uno sciabordio di emulsioni potenti, nel quale persiste l'umore fresco e ossidante del riccio di mare. La giusta traccia dell'acidità dell'agrume, un blend gustosissimo derivante da una cottura perfetta e divertito all'assaggio dalle componenti croccanti. La filosofia del giovane migliore d'Italia per la Michelin è omaggiare la cucina italiana attraverso i suoi ingredienti più iconici (e una materia prima di prima qualità) e naturali, espressi e rispettati attraverso una purezza pulsante rintracciabile nella grande maggioranza dei suoi gustosissimi piatti. Il risotto è uno di questi.
Baccalà, Pizzaiola disidratata
Un fattore che caratterizza la cucina d'autore di Aprea è il rapporto sinergico tra le origini campane e la trasposizione più avanguardistica. Nasce una creatività sbalorditiva grazie alla competenza tecnica percepita dalle scenografie lucenti e raffinate dei suoi piatti e diretta al gusto esprimendo piaceri dionisiaci diretti a interagire con la memoria. Il cuore partenopeo viene messo da parte nella scelta del baccalà (con la sua maionese), recuperando appieno i tratti più identificativi nella pizzaiola (olive e pomodorini disidratati, polvere di pomodoro, origano secco, granella di cucunci). Semplici accostamenti che si legano, riconducendo il commensale alle saporosità più amate rinnovate in chiave contemporanea : intensità e pulizia convivono nell'esaltazione della materia.
Ricordo di un Kinder Ferrero (Emanuele Petrosino), Cioccolato Liquirizia Caramello, Piccola Pasticceria
Il dolce finale di chiusura è all'insegna del puro gaudio e divertimento. Petrosino ci riporta alla deliziosa spensieratezza della merenda, ritrovando l'accensione del cioccolato racchiuso da una piattaforma soffiata. Il pandemonio di bontà nel cioccolato, liquirizia, caramello (con cocktail di Castiglione) : un bouquet di consistenze per trasportare la golosità garantendone lietezza. La piccola pasticceria è il saluto finale che riassume come l'alta struttura professionale di questi elevatissimi interpreti, riesca a comunicare il valore della gastronomia made in Italy nella totalità universale delle sue origini e dei suoi piaceri.
L'attore Vito ha intrattenuto i commensali durante gli intervalli delle portate. Sul palco, oltre al concerto musicale, sono intervenuti Riccardo Bacchi Reggiani (CEO e General Manager Bottega Portici), Piero Pastore ( direttore Hotel I Portici), Emanuele Petrosino, Andrea Aprea e Salvatore Castiglione.