Alla scoperta del volto autentico della cucina cinese, che sa essere di qualità, radiosa, innovativa, addirittura gourmet come va di moda appioppare oggi. In bolognina, uno dei quartieri della città probabilmente più occupati dai fusion or all u can eat è arrivato lo chef Lu ke con il suo Ristorante Haowei : trent’anni di esperienza nelle cucine cinesi e italiane, lo contraddistingue una filosofia gastronomica completamente all’antitesi con la maggior parte dei suoi connazionali che sotto le Due Torri smerciano pesce e ricette su copione a 20 o 30 euro all inclusive che siano. Tanti buoni validi motivi per visitare il Ristorante Haowei : il primo, quello che lega la cultura all’enogastronomia, qui si possono assaporare piatti (e aimé bisogna ammetterlo) ai più sconosciuti della cucina cinese, non solo del Sichuan ma bensì un variegato ed ottimo excursus itinerante nelle specialità di più regioni. Il secondo, si gode di un clima rilassante senza terribili odori di fritto indelebili anche dopo il primo lavaggio. Il terzo è la materia prima : alcuni prodotti sono inevitabilmente surgelati, vuoi per la vastità del menù, vuoi per la stagionalità ma molti, al contrario, sono freschissimi o comunque trattati con capacità, bravura e conoscenza. Come sempre a darci il sostegno giusto è il fattore d (igeribilità), che a fine pasto qui diventa un imperativo. Nella cura di chef luke, le paste fatte a mano, come i ravioli o le simil tagliatelle con la salsa chef, le specialità cotte al vapore, alla griglia e al wok, in cui spesso ad emergere è la delicatezza di carni e pesci, prima ancora del condimento. Perfino la salsa di soia, dai più utilizzata come se si dovesse annaffiare una pianta, da Haowei non è un elemento affatto fondamentale. Equilibrio, sollievo e armoniosa piccantezza sono le sensazioni che hanno prevalso sui piatti assaggiati. La bellezza delle “crisalidi” setose trasparenti negli involtini vietnamiti crudi con gamberi e verdure o dei caratteristici e gustosi ravioli di cristallo (il vapore rende trasparente la pasta in cottura) con frutti di mare e gamberi, dalla fluidità sbalorditiva durante l’assaggio, cotti nella vaporiera a forma di bambù. La salsa piccante è ben graduata, allieta e slancia gli alimenti, senza picchi artificiosi al palato o allo stomaco. Diffondono sollievo le allietanti polpette di pesce alla piastra. Uniformi e fragranti le sfere di gamberi ma la portata che merita un passaparola appassionato è il branzino (ampiamente polposo) piccante alla shui zhu : un bagno caldo nell'olio vegetale (con coriandolo, aglio e pepe) dall’intensità clamorosa, sussistente, piacevolmente piccante dal risucchio irrefrenabile. Anche l’anatra alla pechinese, che assaggiai tempo fa, è da inchino, acchialappando il palato con una laccata sapida e ferrosa che rimbomba a lungo sulle papille e nella memoria. La zuppa d’interiora, la zuppa di pesce trasparente, le rane e le costine di maiale sono altre portate di punta. Perfino sul beverage qui non s’inciampa : la carta dei vini esiste eccome, le teiere trasparenti contengono infusi a scelta (all’aroma della castagna bollita, al gelsomino, o dalle note dolci di nocciola e agrumi) e nell’ampia scelta delle birre non ce n’è una delle altrettanto commercialissime viste e riviste fino ad ora. Il conto è quello di un ristorante di buonissimo livello, il servizio è attento ma non rispecchia comunque le aspettative. Nella tradizione cinese, c’è vita oltre all’involtino primavera.

 
Involtini Vietnamiti con salsa piccante, polpette di pesce alla piastra

 
Ravioli di cristallo ai frutti di mare e ai gamberi

 
Le sfere di gambero, il branzino piccante alla shui zhu

 
La vaporiera in legno di bambù, la teiera con tazzine trasparenti

RISTORANTE HAOWEI
Via Giovanni Casoni ,2 Bologna
051357359