Sei qui: Gourmettoria Guida Espresso 2020 : tutti i bolognesi premiati e presenti. La migliore trattoria d'Italia è a Parma
un'idea di: Marco Salicini
In attesa delle assegnazioni della Michelin, Bologna torna a casa dalle premiazioni annuali di Firenze con 16 locali premiati con uno o più cappelli dalla Guida dell’Espresso. Qualche nota positiva la si può ricavare, tenendo conto che negli ultimi anni le guide sono state abbastanza chiare nei confronti della nostra città, evidenziando una svalutation della nostra ristorazione che ho sempre reputato un po’ troppo approssimativa e a tratti severa. Passi incoraggianti che arrivano dalla provincia e finalmente oserei dire, visto che oltre le mura c’è chi davvero lavora con un senso, coraggio e lampante dedizione mentre se vediamo la numerica dei ristoranti che richiamano l’attenzione nell’area del centro storico, ecco che qualche proposta più distinguibile dovrebbe avanzare. “Buona la prima” per il nuovo ristorante di Agostino Iacobucci a Villa Zarri : lo chef stellato tornato sulle scene in primavera dopo il periodo prolifico ai Portici, porta a casa direttamente due cappelli. Tre meritatissimi cappelli per Aurora Mazzucchelli e il suo Marconi (in regione le fanno compagnia solamente Terry Giacomello dell’Inkiostro e DaGorini a Bagno di Romagna) mentre a quota due ci sono altri due cuochi sopraffini della nostra città che meriterebbero un raccolto più fruttuoso per quanto seminato come Massimiliano Poggi a Trebbo di Reno e Alessandro Panichi al Sotto l’Arco di Villa Aretusi, senza dimenticare l’Hotel I Portici che col giovane Emanuele Petrosino ha portato in via dell’indipendenza il miglior giovane chef dell’anno scorso secondo la Michelin. Chi si è preso meritatamente il cappello sono i ragazzi di Oltre : Daniele Bendanti e Lorenzo Costa solleticano le antenne gastronomiche di molti avventori, osando e puntellando su numerosi dettagli e accorgimenti capaci di sorprendere, elevando verso nuove frontiere i piatti della tradizione. Indossano con orgoglio e vigore il cappello, l’Acqua Pazza di Carboni e l’Antica Trattoria di Sacerno di Picchiotti, due volti autorevoli della cucina di mare in città, Vincenzo Vottero e il suo estro creativo all’interno di Vivo, Amerigo configurando il territorio ai massimi e i piatti bolognesi eseguiti a regola d’arte del Cambio, dell’Osteria Bottega e dell’Osteria del Mirasole. A proposito di chi ha scelto di imporsi in provincia mantenendo un’identità salda e pulsante, ci sono Irina Steccanella con la sua omonima trattoria a Savigno e Demis Aleotti con la sua brigata straordinaria al Ristorante Bottega Aleotti di Crevalcore : per loro il primo cappello assegnato. Il medesimo riconoscimento viene riconosciuto anche alla bravura di Alessandra Buriani a Pieve di Cento e a Carlo Alberto Borsarini che se ne sta al confine, a Castelfranco Emilia portando un’immagine ammirevole del nostro territorio. In guida poi c’è chi viene anche solamente segnalato : è la prima volta per la Trattoria Bertozzi, meglio tardi che mai mi verrebbe da dire, visto che da anni i tratti caratteristici della buona cucina petroniana emergono a gonfie vele. Di questo elenco in realtà il cappello spetterebbe di diritto anche a Omar Amici del Nuova Roma a Dario Stagni e Cynthia Ravanelli dell’Officina del Gusto e a Mario Ferrara dello Scaccomatto. Perde il cappello invece Vicolo Colombina ricordato dagli ispettori assieme al Caminetto d’Oro, Pane e Panelle, Fourghetti e le pizzerie Berberé, Ranzani 13, Mollica e Storie Dipinte. In provincia lontano dall’involucro gastronomico vengono segnalati anche i ragazzi della Locanda Pincelli di Serra Malvezzi, a dimostrazione di quanto conti approcciarsi con personalità e serietà e La Grotta a Sasso Marconi. In regione prendono il predominio del palcoscenico il San Domenico (con il cappello d’oro) e l’Osteria Francescana con cinque cappelli mentre strappa consensi importanti Parma e la sua provincia (in evidente progressione) dove oramai si concorre anche da fuori regione per accaparrarsi un tavolo ai Due Platani, premiata come miglior trattoria d’Italia dell’anno.
GUIDA ESPRESSO 2020
BOLOGNA E PROVINCIA
3 CAPPELLI : Marconi (Sasso Marconi)
2 CAPPELLI : Ristorante Iacobucci (CastelMaggiore), Massimiliano Poggi (Trebbo di Reno), Sotto L’Arco (Bologna), Hotel I Portici ( Bologna)
1 CAPPELLO : Acqua Pazza, Osteria Bottega, Al Cambio, Oltre, Vivo (Bologna), Antica Trattoria di Sacerno (Sacerno), Trattoria Irina, Amerigo (Savigno), Ristorante Bottega Aleotti (Crevalcore), Buriani (Pieve di Cento), Antica Osteria del Mirasole (San Giovanni in Persiceto)
IN GUIDA : Caminetto d’Oro, Fourghetti, Pane e Panelle, Scaccomatto, Vicolo Colombina (Bologna), Officina del Gusto (Castenaso), Locanda Pincelli ( Serra Malvezzi), Nuova Roma, La Grotta (Sasso Marconi), Berberé, Storie Dipinte, Ranzani 13, Mollica ( Pizzerie)
E INOLTRE : Antica Osteria Romagnola, Ciacco, Grassilli, Haowei, Ittico, Le Golosità di Nonna Aurora, Quanto Basta, Trattoria Collegio di Spagna, Yuzuya
(Da sinistra la brigata di Agostino Iacobucci premiata subito con due cappelli, il team di Oltre che festeggia il primo cappello assieme a Demis Aleotti e Irina Steccanella "residenti" nella provincia bolognese)