Sei qui: Gourmettoria Fame chimica : vagavo in via del Pratello e il pasticcere del Celler de can Roca mi ha fritto una crescentina
un'idea di: Marco Salicini
Stritolati dalla morsa notturna del weekend, sempre più vicini ad orari immorali e direzionati verso quello che più comunemente viene chiamato after, anche se a dirla tutta non ci trovavamo qualche ore prima a fare bisbocce con dj ralf ma eravamo presi a girovagare in spensieratezza a suon di brindisi. Sopravvivendo alla folla ed alla sana goliardia molto “hippy” di via del Pratello, dribblando orge di mordi e fuggi e birrerie, accavallati uno sopra all’altro, arriviamo quasi agli ultimi civici, facendo tappa all’Indegno – La Crescentina 2.0.
Quando la fame non trova pace, le lancette degli orologi non hanno più significato, lo smartphone non si apre da qualche ora la spensieratezza ti traina in capo al mondo e con gli ultimi lampi di una lucidità offuscata affermo, ” Era quello che cercavo! Questi fanno le crescentine gourmet… anche se dall’esterno l’insegna sembra quella di un’edicola”.
Insomma le premesse generali che l’intestino e la cognizione andassero a farsi benedire, c’erano tutte. Ingresso in disparte tra una clientela assatanata di crescentine, un odore di fritto in realtà sorprendentemente nè invadente nè nauseante, la friggitoria, il menù sulla lavagna, un frigo bar con bibite e birre basic e nient’altro. Il bello però deve ancora venire.
I due founders dell’attività, accomunati da un sorriso stampato in volto, voglia di chiacchierare, tanta disponibilità e un aplomb umoristica inscalfibile, non hanno un trascorso in linea con quello di altrettanti colleghi della zona, per intenderci– esco dall’università, mi metto in comitiva, vendo panini, salumi e birrette - .
Andrea Liotta ed Edoardo Malvicini sono rispettivamente classe ’94 e ’95. Il primo esce col diploma dall’Alma e intensifica il background sulla pasticceria alla Regina di Quadri da Francesco Elmi. Passano pochi anni ed ecco che s’intrufola allo stellato Ristorante Perbellini ad Isola Rizza prima di diventare uno dei pastry man del Celler de can Roca : tre stelle Michelin, in cima alle classifiche mondiali, 21mila clienti ogni 12 mesi e 450 mq di cucina a disposizione. Edoardo cresce sotto la guida di Manuel Terzi, perde la testa per la miscelazione che si tratti di caffè o di distillati, tant’è che parte per l' Australia armandosi di shaker, spoon & strainer dando spettacolo al Ristorante Il Pendolino, una delle cucine più famose e premiate in quel di Sydney. L’amicizia, il richiamo della patria, la voglia di ripartire assieme : messi da parte i risparmi, assieme al socio Pierluigi Sapiente ( vincitore del world pastry stars come miglior pasticcere Under 35) fanno una scelta indegna, aprire uno street food esclusivamente rivolto sul grande amore dell’infanzia in onore delle nonne : la crescentina.
“In realtà non la facciamo come mia nonna, l’abbiamo migliorata!” afferma Edoardo. “Meno pesante, priva di unto e di quell’eccesso di invadente stucchevolezza ma con la ricetta di casa nel dna”. Ecco che escono nel frattempo le prime crescentine a forma di ghigno, noi abbiamo seguito le ricette elencate poi abbiamo improvvisato, formulando abbinamenti suggeriti da quei neuroni piuttosto disorientati. L’indegna è farcita con la mortadella artigianquality di Simona Scapin, c’è la cotto e scamorza, la squacquerone con composta di arance o di pere e zenzero che però alle 2.30 era terminata e allora vada per intrufolare il prosciutto crudo nel formaggio spalmandoci sopra l’arancia. Nel frattempo addentiamo le prime arrivate : doratura quanto basta, teneramente soffice ma al contempo mordente, flessibile e prestante al morso, estranea all’unto e alle macchie di olio, ne gode assai la cilindrata gastrica e il risveglio del giorno dopo. D’altronde nell’impasto non c’è strutto, nemmeno per friggere; viene utilizzato olio e latte di riso, la semola durante l’impasto senza grassi animali e lattosio. Il picchio goloso arriva dallo squacquerone di romagna dop del Caseificio Comellini con la composta e dire che per un attimo ero tentato di sostituirla con la crema di nocciola indegna, o la crema color caramello salato dolcemente mou ma c’è anche il cioccolato, densissimo, forse fin troppo gourmet!
Questi due idoli sono aperti a pranzo e dalle 19 a 00.00, mentre nel week end con nonchalance smettono di friggere e servire alle 4.00. Ne esce un’altra farcita di verdure grigliate e pancetta, non era per noi ma della coda che inavvertitamente s’ammassava alle nostre spalle. La nostra dentro c’aveva pure la scamorza. Non è esageratamente saporita questa crescentina e allora ecco che le menti si spremono pensando effettivamente a chi negli spazi più attrezzati di una trattoria fa le migliori crescentine nei dintorni. “Sono molto valide quelle della Trattoria Da Me” dichiara su richiesta Andrea. “Spaccano quelle di Omar al Nuova Roma” rispondiamo noi.
Una cosa è certa, questo mood è fantastico e la Bologna by night vince sempre. Si son fatte quasi le quattro, dopo sei anni ho ribevuto un vodka tonic e in via del Pratello mi ha fritto le crescentine l’ex pasticcere del Celler de can Roca. Posso andare a dormire.
INDEGNO LA CRESCENTINA 2.0
Via del Pratello 84 A
0510143306