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un'idea di: Marco Salicini

 

 tagliatelle iole 2020

Le luci della ribalta dell’osteria, tornata poderosamente sotto i riflettori : questi sono i nuovi soffi di vento della ristorazione ai postumi di un’epoca gourmet sulla via del tramonto o per lo meno questo è ciò che si deduce dai cuochi, dai media e dagli influencer nell’avvio del 2020. Il generalismo a parer mio raggiunge una sua dimensione solamente nel pour parler. Un locale merita gli elogi se in primis riflette un’identità precisa, seguita ovviamente da tutti quegli aspetti imprescindibili per delineare quel che si può considerare il suo assetto definitivo o la crescita esponenziale. Il ritorno alle origini però è un’idea che non mi dispiace affatto soprattutto se quella serie di accorgimenti che toccano l’artigianalità della materia prima, la premura del servizio e la scrupolosa presenza del cuoco in cucina vengono trasmessi al commensale in maniera trasparente, sincera e meticolosa.
L’Osteria di Medicina oramai non è più una rivelazione della bassa : nonostante la giovane età, la locanda di Alessio Battaglioli ha già fidelizzato molti palati, affermandosi come punto d’aggregazione del paese ed un validissimo motivo per percorrere qualche km in più da chi proviene dai centri cittadini più vicini. Estremamente rilevante è notare il locale strapieno il mercoledì a pranzo, senza inginocchiarsi a menù fissi a dieci euro ma puntando volonterosamente a dare il meglio su tutti i piatti, rinnovando costantemente una carta delle vivande accorta e curata, allineata alla reperibilità dei prodotti e ai valori dei produttori di fiducia.

piadine salame rosa 
 In alto le tagliatelle verdi all'ortica col ragù della nonna Iole / piadina calda e salame rosa Artigianquality

Rustica, pittoresca e primigenia la grande sala che ospita commensali di ogni età, recuperando vecchie insegne, aneddoti e personaggi storici di paese nei riquadri fissati ai muri, oggetti e balocchi campanilisti creando un manifesto civile accogliente e confortevole. Il menù di Alessio è un omaggio alle memorie della nonna Iole, ai profumi di casa, al riflesso gustativo evoluto in una propedeutica attitudine a restare in pianta stabile in cucina manipolando gli strumenti del mestiere rigorosamente saldi al manico, tracciando un filo conduttore tra gli anni passati sotto la guida di Bruno Barbieri e le successive esperienze all’estero.
Ma soprattutto nella cucina dell’Osteria si espande a dismisura l’io dello chef, divertito a mescolare i tratti più popolari della cucina contadina alle limitrofe tradizioni ferraresi e bolognesi, inglobando una sequela di piatti pieni di personalità ed ardentemente rivolti verso la golosità e l’appagamento.
Gli antipasti da condividere rievocano fulgidamente i valori della condivisione a tavola : il friggione con Cipolla di Medicina, nettare di queste terre con prosciutto “Ferrarini” di Langhirano e ristretto di pomodoro servito con pane barillino, il salame rosa Artigianquality prodotto a punta di coltello con la giardiniera artigianale e la calda e morbidissima piadina ed il formidabile ragù della nonna, smisuratamente succulento da pucciare col pane caldo.

lucio francese delle meraviglie
Lucio, il cappelletto pasticciato / Il Francese delle Meraviglie

Sussistente, allappante, comprimario il ragù sulla tagliatella verde all’ortica, ruvida al punto giusto, burrosa, fortemente pantagruelica a cui si perdona qualche parvenza in più di olio e che mantiene la sua vividezza anche nel ludico e godereccio cappelletto pasticciato con panna fresca e Parmigiano Reggiano dell’Alta Val d’Enza, riesumando un icona anni ’80 in chiave gourmet. 
Suadente, tenera ed ematica la coscia d’anatra confit, prima immersa nel suo grasso a bassa temperatura per quattro ore e successivamente ripassata in forno ad alta temperatura e glassata al fondo bruno di cacciagione. Rinfrescante, massaggiante e simmetrica la battuta di fassona piemontese coperta da una coltre cagliante di crema di mascarpone alla cipolla caramellata di Medicina e perlage di aceto di lampone : un unicum centrato e corroborante, sapientemente contemplato per arricchire e convalidare il nitore della carne evitando di deturparlo con un mélange sconclusionato.

battuta di fassona Anatra confit cheesecake
La battuta che non fa ridere / L'idea di anatra confit / Cheesecake con castagne marinate al miele

Dai latticini corrispondono declinazioni interessanti : il rifornimento sui formaggi accoglie spesso novità in carta che Alessio ama ingegnosamente interpretare, ne è un emblema il formaggio Petit Sapin di latte vaccino cotto al forno nel suo legno di conservazione a fare da fondue alle scioglievoli e croccanti polpette di Angus cotte al forno e la leggiadra lattosità della cheesecake con castagne marinate al miele, dettata dalla fermentazione del latte che ne anticipa la nuvola di montatura. In armonica crescita la lista dei vini, decisamente ambiziosa in corrispondenza al contesto : si sa selezionare dal territorio e trattare sapientemente l’oltralpe ad un rapporto qualità prezzo stimolante. Originale la proposta delle birre, servizio in sala al femminile attento e disponibile.

 

locale 2020

 

OSTERIA DI MEDICINA

Via Canedi 32, Medicina ( BO )

051857321

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