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INTR10
un'idea di: Marco Salicini

 

scarto

ASSOCIAZIONE SCARTO

Carsten Steinacker ha portato in Italia la filosofia del zero waste applicata alla mixology. Un’etica focalizzata sulla lotta agli sprechi attraverso le fermentazioni, le essiccazioni e ulteriori tecniche innovative volte a prolungare la shelf life dei prodotti. L’ambiente altamente suggestivo è ricavato dagli spazi di un ex monastero con supporti e strutture in legno fatto a mano, tazze e bicchieri di ceramica e un bancone ideale per instaurare una consulenza diretta e sinergica con i due bartender Alessio Ghiringhelli e Laura Angelina. Nell’orto sul retro vengono coltivate frutta e verdura mentre dalla natura circostante proviene la materia prima utilizzata per miscelare e produrre le bevande artigianali, seguendo il clima e le stagioni. Dalla bottiglia al bicchiere scaturiscono le emozioni più emblematiche come la ginger beer fatta in casa, i vini macerati alla frutta, il kombucha, i liquori home made per ispirare le originalissime ricette costantemente rinnovate ed ideali per assemblare un pairing con il menu dello chef Gian Maria Fano, che dal laboratorio/cucina elabora piatti freddi e snack rispecchiando e rispettando l’imprinting avanguardista.
Dove? Via della Braina 9 Mediaprezzo : 11euro Da Provare : “Undead Bastard”
Pregi : l’originalità della proposta Difetti : l’Ingresso

oltre  oltre cocktail

OLTRE

La cucina bolognese che guarda avanti e che non smette mai di aggiornarsi. Il rispetto per la storia ed il territorio hanno solidificato un percorso ambizioso in grado di parametrare tortellini e tagliatelle con il look fortemente internazionale del locale ed una cura per tutti i dettagli che ne fanno parte : dal servizio, alla carta dei vini. Il cocktail bar è un ulteriore punto di forza : da poco più di un anno Nico Salvatori ha preso il timone del bancone spiccando per tecnica e creatività, lavorando scrupolosamente in cucina per estrarre sciroppi e guarnizioni artigianali in grado di esaltare la freschezza e la persistenza dei suoi cocktail, scansando le referenze mainstream. All’orario aperitivo o nell’afterdinner la carta propone ricette originali e stagionali ma è imprescindibile ordinare i grandi classici che Nico riesce a rinnovare di continuo con idee illuminanti e prodotti sofisticati.
Dove? Via Majani 1/a Mediaprezzo : 12euro Da provare : bitter mix all’eucalipto e sale di arancia, spuma di vermut bianco e bergamotto
Pregi : l’abilità di Nico Salvatori Difetti : l’assenza di appetizers in abbinamento al cocktail

EMPORIO 1920

EMPORIO 1920

In via delle Moline, Francesco Trimigno è diventato un vero e proprio punto di riferimento per il bartending locale, elevando la qualità della proposta nella zona universitaria. Il suo speakeasy dal fascino bohemien con musica swing in sottofondo predispone il contesto ideale per dialogare apertamente con i bartender : disponibili, socievoli e spiccati nell’interazione vis a vis assecondando il gusto del cliente e sorprendendolo attraverso accostamenti, ingredienti, essiccazioni, aromi ed affumicature ingegnosamente amalgamati. La bottigliera accomuna distillati di ricerca e qualità allineati assieme ad una schiera di sciroppi artigianali per creare un mix afrodisiaco dai sontuosi impatti retrolfattivi. La simpatia e la spettacolare manualità di Francesco allo shaker varrebbero già da soli la visita.
Dove? Via de Castagnoli 2/d Mediaprezzo : 8/10euro Da provare : “Sembra tiki ma non è”
Pregi : la creatività del bartender Difetti : i pochi coperti

bizarre

BIZARRE COCKTAIL BOUTIQUE

Affiancato al Mercato delle Erbe, la cocktail boutique di Enrico Scarzella ed il suo affiatatissimo team è uno dei punti di riferimento in assoluto della miscelazione regionale e non solo. I dodici posti a sedere ed il lustro di un ambiente studiato ad hoc da Gaetano Sciolari coinvolgono il cliente in un contesto intimo ed esclusivo, ideale per approfondire il culto e la rilassante ritualità del cocktail direttamente al banco. A complemento di uno schieramento di distillati esclusivi e di spessore miratamente selezionati dall’Italia e dall’estero, prevale un utilizzo avanzato degli ingredienti capace di esaltarne la percettibilità al palato grazie ad infusioni, estrazioni, syrup fatti in casa ed un ammirabile entertainment che ne anticipa l’assaggio. I menù a tema che Enrico studia assieme ai fedelissimi Antonio Gigante e Saverio Vaccari lanciano proposte sempre nuove ed intriganti : l’ultima sfida reinterpreta le icone più popolari degli ultimi anni come l’Angelo Azzurro, l’Invisibile alla frutta ed il Long Island Ice Tea.
Dove? Via Belvedere 4/a Mediaprezzo : 10euro Da provare : Negroni
Pregi : le signature di Enrico Scarzella Difetti : la difficoltà a trovare posto

the barroom

THE BARROOM

L’alta miscelazione occupa un ruolo centrale nel locale notturno affacciato d’innanzi alla piazza più affascinante e persuasiva del centro bolognese. Dall’orario aperitivo in avanti, sale in cattedra il bartender Salvatore Castiglione, volto altisonante nel panorama della miscelazione. La formazione primigenia a Torino, patria antesignana della tradizione italiana ha tracciato le fondamenta per lanciare Castiglione all’interno di contesti internazionali d’elite, come Courmayeur, Cannes ed i sette anni trascorsi a Parigi prima di approdare sotto le due torri assieme a Bruno Barbieri ed attualmente al Barroom. L’esperienza e la professionalità identificano il suo profilo mettendo in risalto un knowhow senza rivali nella scelta delle referenze in bottigliera (in bella vista figurano piccoli e grandi artigiani) miscelate con maestria ed equilibrio.
Le sfumature corroboranti delle signature presenti in carta nascono da un’interazione analitica con la cucina utilizzando strumenti hi tech e non per esaltare l’indole naturale degli ingredienti omaggiando in alcuni casi il territorio : nascono drink ideali per affinare un pairing con i piatti della cucina, affumicature, aromi, profumi, consistenze, eclettiche acidità in netta espansione sulle ricette più emblematiche come Bootlegger, Boulevardier, Sweet Banana, il Manhattan in argilla o il Negroni in matrioska affumicato al momento o invecchiato in botte.
Dove? Via Santo Stefano 1/A Mediaprezzo : 12euro Da Provare : Negroni in bottiglia
Pregi : Le signature di Salvatore Castiglione Difetti : il menù della cucina

CABO

CABO’

Davide Bortolazzi e Margherita Marchioni approdano nel cuore del centro bolognese con le idee chiare : portare un concept cosmopolita, snello e dinamico focalizzato su una connessione attiva tra la cucina ed il cocktail bar. Il menù del bravissimo chef Matteo Manferdini mostra un’identità mediterranea rinnovata e contaminata con stili ed ingredienti oltremanica replicate al contempo dal prodigioso Fabio Tammariello che con lo shaker in mano dimostra capacità molto più avanzate rispetto all’anagrafe. Nei menù “storytellers” rinnovati con un’esuberante ma al medesimo tempo sensata fantasia, il commensale viene accompagnato in un tour antropologico oltrefrontiera, percependo sui cocktail un mix di aromi, spezie, agrumi originali ed ambivalenti, riportati dalle grafiche geniali create da Riccardo che con dimestichezza e precisione accoglie e serve in sala. Masterclass, serate a tema, degustazioni allestiscono di continuo il palinsesto, un focus rigoglioso è inoltre dedicato al vermouth nelle sue varie espressioni.
Dove? Piazza dei Tribunali 6 Mediaprezzo : 8/10euro Da Provare : "White Shark Cafe"
Pregi : Il servizio Difetti : gli spazi al bancone

nu lounge

NU LOUNGE

Daniele Dalla Pola bar manager ed ambasciatore dei tiki cocktails è stato un vero e proprio pioniere della miscelazione moderna bolognese, importando al centro della nightlife locale il groove esotico e latino di un genere esploso a cavallo degli anni ’50 in America. L’arredamento tribale, i totem in legno, i tiki mug personalizzati e le scenografie pirotecniche che animano tutte le notti l’atmosfera hanno scalato e conquistato le vette più importanti sulle guide del settore. La cocktail list oramai identificata da veri e propri cavalli inscalfibili, abbina distillati di livello agli sciroppi prodotti in loco come l’orzata, il passion fruit, l’honey mix e lo scrippo di cannella, esaltando il divertimento e la condivisione allestendo set pirotecnici e scenografici direttamente al tavolo.
Dove? Via de Musei 6 Mediaprezzo : 12 euro Da provare : Mai Tai
Pregi : I tiki cocktails Difetti : I prezzi

casa minghetti

CASA MINGHETTI

Il ritrovo per i bolognesi aperto ed ospitale dalle prime ore del mattino al calar del sole. Il fascino di un salotto d’epoca caldo e confortevole che con l’avvento delle belle stagioni accoglie i cittadini e i turisti di ogni età sotto i magnifici platani che caratterizzano la piazza. A dirigere l’orchestra di liquori e distillati ci pensa la bravissima Elena Montomoli, ereditando una cattedra che fin dagli esordi ha alternato colleghi altrettanto competenti e stimati, confermando quanto la proprietà punti sul bar, contornandolo di piatti semplici e campanilisti, torte e dolci da forno ed una carta dei vini ben aggiornata. Copenaghen si è rivelata una tappa fondamentale per la barlady : un “ouverture” tanto ideologica quanto pratica che attualmente le consente di testare e rinnovare i grandi classici andando incontro al gusto della clientela ed orientando quest'ultima verso un’esperienza ricamata su misura. La drink list redatta assieme ad Edoardo Orlando gioca proprio sull’interscambio tra la tradizione e l’innovazione apportando esperienze personali e flussi intercontinentali e confermando un piglio prodigioso ed avanguardista.
Dove? Piazza Minghetti 1/a Mediaprezzo : 10euro Da provare : Cocktail Martini
Pregi : la personalità di Elena Montomoli Difetti : Gli spazi al banco

ruggine

RUGGINE

Quando Ruggine aprì i battenti, Bologna era spoglia di bistrò, meno soffocata dai “taglierini” e Piazza Santo Stefano non era di certo il polo della movida. L’empatia ed il pathos che hanno esercitato Davide Patta, Riccardo Vastola, Giacomo Crosa e Stefano d’Onofri è sintomo di un successo antesignano e vincente che ad ogni sera recita costantemente il tutto esaurito. Il locale di vicolo Alemagna oggi si potrebbe apostrofare come il bistrot bolognese per eccezione : informale, pop, sincero, coinvolgente, trasmesso con calore, simpatia ed attenzione da un servizio che mantiene la sua identità nonostante la mole irrefrenabile di avventori. L’arredamento vintage del locale viene smorzato da una serie di dettagli che non passano mai inosservati : può essere un oggetto irridente appeso alle pareti o apparentemente nascosto dietro ad un mobile, la soundtrack in sottofondo, le grafiche geniali della drink list. Particolari che non fanno da maschera, basta notare come i giovani bartender armeggiano gli strumenti del mestiere e mantengono duraturi e camaleontici gli aggiornamenti oltremanica trasmettendo l’arte del buon bere a prezzi sfidanti. Si può sostare anche a pranzo o a cena degustando un menù pratico, sfizioso e rispettoso del territorio, con soluzioni ideali per la clientela vegetariana ed il continuo credo nel ridisegnare stagionalmente la proposta.
Dove? Vicolo Alemagna 2/c Mediaprezzo : 8euro Da provare : Americano
Pregi : il rapporto qualità prezzo Difetti : L’ambiente affollato e poco intimo

locanda celestiale

LOCANDA CELESTIALE

La storia della Locanda Celestiale nasce dall’eterna amicizia tra Celestino Salmi ed Alessandro Chionsini. Alessandro era uno dei tanti clienti che adorava rilassarsi d’innanzi al banco intrattenuto dal savoir faire e dall’aplomb di Celestino, artefice di un lungo corso da protagonista tra le fila degli american bar più raffinati e rappresentativi di Bologna. Com’è accaduto per tanti dei suoi aficionados, il legame si è prolungato nel tempo decidendo di condividere un progetto che potesse espandere la cucina di mare e l’arte del buon bere. Simbolo del bartending felsineo ma non solo, l’impostazione classica e altamente professionale ha permesso a Celestino di strappare concorsi e traguardi di fama europea, rispecchiata nella chirurgica precisione dei suoi cocktail. Manhattan, Oyster & Vesper Martini, Negroni, Old Fashioned, Gimlet divengono una panacea per il dopo lavoro, accompagnati da tartine gourmet e dall’immancabile kit d’aperitivo pre dinner. Imperdibile l’afrodisiaca ed esaltante Vodka Imperiale. 
Dove? Via Saragozza 63/ A Mediaprezzo : 10/12 euro Da Provare : Milano Torino
Pregi : la professionalità di Celestino Salmi Difetti : la cocktail list poco rinnovata

madama beerstro

MADAMA BEERSTRO

Edoardo Fontana e la sua crew spaccano in due gli stereotipi del quartiere più battuto dagli studenti. Il Madama Beerstro è quel locale che l’under 30 bolognese definirebbe come “da balotta”. In realtà oltre alla passione e alla dedizione si percepiscono talento, capacità e progettualità. Dalla selezione del prodotto, assolutamente meritevole su tutti i fronti; perché se è vero che il Madama punta in maniera approfondita sulla birra, prediligendo l’artigianalità e le nouvelle wague dal mondo del luppolo, anche i distillati, i vini ed i prodotti gastronomici mantengono il medesimo criterio : territorialità ed artigianalità. Se notate sfioccare taglieri dalla cucina sappiate che si tratta di salumi provenienti dagli allevatori di provincia e che la bottiglia sul tavolo predilige il biologico e naturale. Creativa, incoraggiante, innovativa la proposta di birre miscelate con la sequela di ottimi distillati ordinatamente rilegata, annotando al palato affinità agrumate, citriche, cremose, torbate e rinfrescanti, spiccando inoltre sulle ricette a base di tequila e mezcal.
Dove? Via San Vitale 31 Mediaprezzo : 8/9euro Da Provare : "Margar Ipa" 
Pregi : La preparazione adoperata su tutta l’offerta Difetti : La location

BAMBOO

BAMBOO

L’ascesa del Kong, format itinerante capace di rivoluzionare il trend del mondo della notte, ha trovato una casa base nella movimentata via dei musei, ricoperta da un portico medievale e circondata da negozi glamour. L’experience a 360° che ha contraddistinto il leitmotiv delle serate organizzate da Michele Collina e soci si riflette dalla sperimentazione musicale e nell’esclusività del servizio delineando un cocktail clubbing con installazioni a tema jungle, proiezioni ed effetti cromatici in movimento. Dalle ore 18, il menù di tapas gourmet s’interfaccia con l’infallibile manodopera di Andrea Panizzi, barman affermato e stimato dalle cariche più prestigiose del settore. I viaggi all’estero, gli spunti creativi e la sensibilità nel rintracciare affinità ricercate e poliedriche tra i prodotti generano elisir dalla forte personalità e frequentemente ammodernate, studiate ad hoc per i numerosi appuntamenti a tema che animano il palinsesto mensile. Si possono sorseggiare ricette più elaborate e contaminate con estratti e preparati homemade o riconoscere la caratura dei cocktail apparentemente più basilari come un negroni, un manhattan o anche un gin tonic per mettere in risalto il massimale della distilleria e l’equilibrio folgorante in fase di preparazione.
Dove? Via de’Musei 4/c Mediaprezzo : 12euro Da Provare : "The Paloma of a sexy flamingo dancer" 
Pregi : la personalità di Andrea Panizzi Difetti : l’acustica

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FOURGHETTI

Il bistrot di Bruno Barbieri e dell’imprenditrice Silvia Benuzzi è uno dei rari indirizzi ai confini col centro bolognese capaci di riqualificare l’immagine statica e tradizionalista della città. Si viene avvolti tra le linee moderne di uno spazio architettonicamente evoluto, internazionale, con arredi di lusso, suites, design prevalentemente minimalista progettato per coinvolgere il commensale a tutti gli orari della giornata.Il bancone lounge di dieci metri ricamato in marmo nero è il più bello ed elegante nell’intera scena locale. 
Concedersi una sosta d’innanzi ad una bottigliera luminescente fregiata di 400 referenze da cui emergono whiskey, rum, gin, tequila in grado di mandare in tilt i cultori più pretenziosi è il modo ideale per godere un’esperienza esclusiva al Bar-Bieri, coccolati dalle prelibatezze che lo chef Erik Lavacchielli prepara appositamente dalla cucina, assimilando appetizers di stampo internazionale e marcando il palato con confortevoli ritratti del territorio da cui provengono i grandi prodotti dei fornitori di fiducia dello chef pluristellato. Il bartender Vittorio Grossi mantiene viva una cocktail list infallibile sui classici, il Martini nelle sue declinazioni e l’assortimento con lo champagne, mostrando attitudine verso i tiki cocktails e presentando le etichette della casa tra cui lo strepitoso Vermouth Fourghetti, ideato appositamente da Baldo Baldinini. 
Dove? Via Augusto Murri 71 Mediaprezzo : 12-15 euro Da Provare : "Fourghetti Sbagliato" 
Pregi : il bancone Difetti : la luminosità

 

… Inoltre da provare :


I Conoscenti
via Manzoni 6 bistrot parigino ricavato dagli spazi di un palazzo trecentesco. Signature cocktail di grande personalità e ginger beer autoprodotta. In cucina, il menù finedining del bravissimo Salvatore Amato


GUEROVia goito 9/2 a Oltre 200 spirits compongono una bottigliera di livello, insignita di prodotti rari e pregiati marcati sull’enciclopedica drink list di sfondo messicano. L’approdo ideale per gli amanti di tequila e mezcal seguendo le orme di una cucina che spadella tacos e burritos.

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