Sei qui: Gourmettoria Tortellini, trippa e friggione nella trattoria lacustre senza tempo | Lago Biacchese
un'idea di: Marco Salicini
Non c’è più traccia di pescatori nel laghetto nascosto tra i prati desolati di San Lazzaro di Savena. L’uscita della tangenziale è a pochi kilometri eppure fino a poco fa, i gps non riuscivano a captare la trattoria sul lago più frequentata della provincia di Bologna. La cornice bucolica oggi è piuttosto obsoleta : il vecchio laghetto giace stanco e silente, intorno ad esso rami, foglie, attrezzi da lavoro, casse, botti e arnesi da giardino rivestono il suolo, con cantieri in corso in bella vista sull’altra sponda della riva. Eppure alle 12,30 di un giovedì a pranzo, l’ampio parcheggio sul giardino nel retrolocale è già stipato di automobili.
tagliatelle al ragù / tagliatelle prosciutto e cipolla
Se il contesto per certi versi è cambiato, nulla è stato ritoccato in un locale che esiste da sempre : né l’ingresso col vecchio bar, né il menù elencato a voce, quotidianamente infoltito con le proposte del giorno. La sala costantemente affollata intreccia un contesto sociale poliedrico : anziane che sorseggiano il brodo direttamente dal pentolino, agenti di commercio in giacca e cravatta temerari dalle macchie di sugo, famiglie e baldi giovani affezionati ai ricordi d’infanzia. Intramontabili e inamovibili Giovanni Cerré e la moglie Gina che col passare del tempo hanno allenato un team affiatato ed ammaestrato nel portare avanti la solida, schietta e godereccia cucina bolognese degli albori, sgattaiolando con destrezza tra tutti i tavoli ed i pannelli fotografici con impressi i piatti più apprezzati del locale. Il massiccio cestino del pane accumula pagnotte, crescente, sfiziose streghette e focacce in quantità interminabili ed è il benvenuto già presente all’arrivo su tutti i tavoli. Superata la delusione per l’assenza delle crescentine, rinomato asso nella manica del menù, che vengono servite solo a cena e al pranzo della domenica, ci si tuffa assaporando i sapidi, ruspanti ed adagianti primi piatti.
tortellino in brodo / lasagne / cotoletta alla bolognese
Spicca il tortellone burro e salvia, ben lucidato col burro, dal ripieno paffuto, rotondo e rasserenante. La tagliatella stretta, fine e non esageratamente cotta viene ricoperta dal ragù o dal prosciutto e friggione (quest’ultimo non accecato dall’acidità), opinabile la lasagna piuttosto lasciva ed ovattata stratificata da una coltre di ragù rosso pomodoro. Il tortellino che da queste parti ha fatto la storia, galleggia su un brodo senza compromessi da cui sgorgano occhi a dismisura, strappando il record delle comande e la gioia dei commensali che in tandem lo assaporano direttamente dal pentolino.
coniglio alla cacciatora / cotiche e fagioli
Prolifico l’elenco dei secondi (tutti sui 10euro) forgiati da numerosi piatti poveri come i fagioli con le cotiche (un po’ troppo avanti di cottura), la trippa, le zucchine ripiene, la faraona arrosto, il coniglio alla cacciatora molto tenero ed inondato di sugo, lo spezzatino ed una buonissima cotoletta alla bolognese con prosciutto, parmigiano ed un mantello di brodo ad esorcizzare panna e fondute anti digestive. Il ricarico lipidico è da gestire per non privarsi del timbro affettivo dei dolci : piacevole e gioiosa la zuppa inglese percentualmente variegata da crema, alchermes e cacao. Indiscutibilmente golosa la panna cotta pitturata col caramello, scelte che stampano più il sorriso rispetto al fiordilatte nonostante panna&crema negli altri casi, non rispecchino propriamente il sinonimo di letizia ma ci troviamo pur sempre in una trattoria a bordo di un laghetto.
Spoglia la carta dei vini come da pronostici, conto sui 30-35euro bevande incluse.
panna cotta / zuppa inglese / la sala con le foto appese
RISTORANTE LAGO BIACCHESE
Via Maceri 3, San Lazzaro di Savena (BO)
0516255408