Questo sito utilizza "cookie tecnici" e "di terze parti" necessari al suo funzionamento - cookie policy.

 

INTR10
un'idea di: Marco Salicini

 

maggio copertina

La salita per arrivare in cima all’Eden di Savigno è mozzafiato, si percorrono chilometri d’incredibile luminosità, sfrecciando tra campi, colline e natura, riossigenati da tanta aria buona. Nella patria del tartufo e tra le terre natie di bravissimi allevatori e caseari, c’è un locale che ad ogni visita invade il mio cuore sempre più prepotentemente. D’altronde dopo mesi di quarantena è impossibile chiedere di meglio, attraversati dagli ultimi raggi del sole della giornata, spalancando i polmoni, liberando ogni patema e sintomo di claustrofobia che meschinamente hanno lesionato il nostro stato d’animo senza riuscire ad arrestare il coraggio e la voglia di vivere. Alessandro Bartolini e la sua famiglia sono tornati con un cuore ancora più grande di quello di prima : lo smisurato senso di ospitalità e quella generosa e sincera premurosità verso il cliente se fino a qualche mese fa conquistavano, ora emozionano.
Il point de vue invidiabile, durante questa stagione scandisce l’urlo libero ed eterno di questo paradiso terreste : dall’occhio della famiglia Bartolini, s’ammira la vastità bucolica di Savigno, l’attività del Paese, il lavoro dispendioso dei produttori. Il nuovo disegno artistico del padrone di casa è ammirevole, intorno al maestoso maniero in sasso s’arrampicano gli orti e le vigne distribuiti in spazi ancora più ariosi che in vista dell’Estate forniranno l’opportunità alla clientela di pranzare e cenare in mezzo alla natura, a contatto con le piante, comodamente distanti dall’afa cittadina, approvvigionandosi di un clima sano e rigenerante.

maggio mortadella maggio pancetta maggio millefoglie maggio antipasto


Un territorio che pullula di emozioni, che sgorga la sua antica ed incontaminata bellezza espandendo nettamente ed armonicamente il dna dei colori, dei profumi e dei sapori raccolti nel poderoso raccolto materico di mr Mastrosasso. Vini che raccontano l’evoluzione del territorio, accentuando i sentori del terroir con galoppante personalità e accuratezza, verdure perennemente fresche, spontanee, vispe e salubri che dall’orto arrivano in tavola tracciando i segnali delle stagioni. Il foraging sulla materia prima e sul prodotto, unitamente all’accomodante e calorosa familiarità, recuperano l’identikit dell’agriturismo, di cui la nostra vallata ne è piena ma che troppo frequentemente sbanda peccando di fievole accuratezza sui piatti, improvvisata o scontata selezione enologica, lasciandosi accomodare al fortunatissimo picco panoramico. Per questo il lavoro della famiglia Bartolini va ammirato, visto che oltre all’innata e amichevole empatia c’è voglia e competenza di dar atto ad un prodotto di qualità, migliorando costantemente, riuscendo a far cogliere idee nuove ma puntualmente coerenti nel menù di Luca Fava. Al suo secondo anno tra i fuochi ardenti della brace e quelli della padella, il cuoco mostra prima di tutto attitudini e capacità nelle preparazioni più lunghe,  conoscenza propedeutica e timbrica nella tradizione e gran garbo nell’espressione del piatto, colta nella simmetria sensoriale che lega gusto e olfatto. Savigno c’è nei salumi artigianali di Franceschini che ben s’intonano con i vini di Mastrosasso, in quelle succulente, stimolanti e fiammeggianti costine, salsicce e carni cotte scrupolosamente su una griglia spettacolare. Dal lavoro della cucina, il millefoglie di melanzane e tropea ,condito benissimo, valorizza l’aromaticità e lo spessore della materia vegetale al pari di tutte le aggiunte che aggiungono carattere, fragranza e consistenze agli altri piatti. Bellissimo ritrovare poi il tosone sul friggione, fin troppo dimenticato.

maggio tosone maggio bigoli maggio grigliata maggio cipolle

Il piacere e la correttezza del piatto si confermano anche nelle paste, i bigoli con un ragù d’anatra disossato carico di armoniosità e aromaticità, mostrano quanto la diffusione della gustosità non venga scrollata di dosso da una delle due parti, evidenziando il nucleo di questo piatto. Nelle pietanze più rustiche e ruspanti, cotte più a lungo, si percepisce l'armonia tra il bouquet aromatico, i sughi, l'equilibrato sentore selvatico senza arrancare il mantra mascolino e succulento dettato dal piacere ricavato tra le ossa.  L’insalata verde, i cipollotti gratinati e le patate cotte amorevolmente sono protagonisti più che accompagnatori. Divina la zuppa inglese, indubbiamente tra le migliori della zona e dei centri urbani confinanti, lo si evince dall’assenza totale della stucchevolezza, dalla scelta e dall’utilizzo dell’archemes, dalla presenza persuasiva della crema , che t’invita a moltiplicare le cucchiaiate.

maggio istrice maggio patate maggio zuppa inglese

Esperienza a tutto tondo e servizio completo con i dopo pasto artigianali al bicchiere e gli zuccherini della casa poco prima di mettere la firma su un conto da agriturismo e su quell’impagabile senso di pace col mondo e con se stessi che rende unico questo luogo di spensieratezza, beatitudine e convivialità sulla vetta delle colline bolognesi.

 

maggio vista

AGRITURISMO MASTROSASSO

Via Scardazzo 292, Savigno (BO)
0516708552

COOKIE / PRIVACY POLICY