un'idea di: Marco Salicini
Non servono troppe parole per descrivere la cucina del Quanto Basta, che da anni continua ad essere uno dei migliori riferimenti in centro storico, per qualità, cura e costante propositività ad un rapporto qualità prezzo trionfale . Sono pochi i coperti che infondono intimità, calore e bell’atmosfera a un ambiente ordinato, caldo e confortevole, dal buon gusto per gli arredi e dal bel tovagliato, costantemente ben stirato e profumato che garbatamente orna i tavoli. Misurato anche il menù, doverosamente vocato a una cucina romana di tradizione, mai stanca e soprattutto mai unta e trasandata, orgogliosa della propria dispensa di fornitori, indispensabile per raggiungere un livello fresco, credibile e vigoroso in tutti i piatti extra da provare assolutamente in tutte le periodicità giuste nel corso dell’anno, soprattutto se non è la prima volta che sedete in questa locanda.
Il romano Fabio Fiore la sua bella figura la farebbe ovunque, il QB sarebbe un grande locale anche nella capitale, laddove mi è capitato di mangiare in più occasioni e va obiettivamente acclamato per l’eleganza e la qualità con le quali sentitamente e sapientemente interpreta i piatti più piacenti dei ricettari della nostra gastronomia.
Doveroso partire con un assaggio corposo e globale degli antipasti; le fantastiche alici fritte, asciutte e pungenti al punto giusto, la croccantezza vivace e friabile delle polpette ripiene di un cuore soave di baccalà, l’imperfettibile frittura dei carciofi alla giudia, straordinariamente crocchianti nelle foglie e piene dei giusti contrappunti di dolcezza a bilanciarne autorevolmente il sentore più amarognolo del gambo.
Alici Fritte / Polpette di Baccalà e Salsa aioli / Carciofi alla Giudìa
A configurare ed assemblare le caratteristiche di questa cucina è la fattura dei primi piatti, in cui si gode dell’autenticità romanesca in una forma raffinata e bilanciata nei sapori e a tal proposito un aspetto tutt’altro che da sottovalutare come quello della costanza, emerge sempre nel pieno della sua rassicurante fermezza. Nelle mie cinque visite al QB mai ho trovato una pasta troppo asciuta, troppo cotta, esageratamente pepata o ingolfata di crema. Nei tonnarelli all’uovo fatti in casa, ad esempio, s’apprezza perennemente la bella consistenza espressiva della pasta, legata con una graziosa nevicata di pecorino a intonare avvolgente sapidità alle papille, croccanti e succulenti ritagli di guanciale, buon pepe o nuovamente sperticati carciofi, piuttosto che dal Pastificio Cavalieri avvalersi dell’appropriatezza che le mezze maniche o i rigatoni esercitano in cottura, cosparsi da una cremina che dialoga con la pasta senza intoppi, delineando un piacere persistente e universale. Nei secondi, se già abbiamo elogiato ampiamente i carciofi, la fisicità e il trattamento delle verdure (qui non si utilizza freezer e la sensibilità adoperata per i condimenti è raggiante) tra cui puntarelle, cicoria e nell’ensemble della vignarola, mette in luce la qualità e la fiducia con i produttori, che affiancano lo chef da quattordici anni a questa parte. Le carni della Macelleria Zivieri (main partner di Romanzo, la macelleria con cucina condivisa nel quadrilatero) si esibiscono allo stadio migliore : finissimo l’agnello cotto al forno, presentato da un’invitante nappatura saporita e croccante e percettibilmente tenero e succulento. Magnifica la trippa da cui emerge un effluvio sciamanico e retrolfattivo corroborante liberato dalla mentuccia per poi assuefare il palato su quella coltre tenera, umida e limosa cosparsa di pecorino : profondamente digeribile.
Mezze Maniche "Cavalieri" alla Carbonara / Trippa alla Romana / Mascarpone
In cantina si può bere benissimo, addentrandosi su un Lazio esposto con determinazione o trovare nobili produttori del nord e del sud Italia, sposando una dottrina meno convenzionale e rivolta alla biodiversità in vigna. Meno particolari e indimenticabili i dessert al cucchiaio, molto dolci, in cui prevalgono gli eccezionali tozzetti, seguiti da un ottimo caffè. Nell’altro atrio lo spazio dedicato all’enoteca con bottega : vini in prevalenza, seguiti da paste secche, oli, sughi e vasetti. L’asporto e il delivery QB l’ha interpretato con grande attenzione, preservando l’identità del locale nei kit da cuocere tra i fornelli di casa provvisti delle materie prime che fortificano il valore di questa cucina e c’è spazio anche per distillati originali e i cocktails miscelati dai bravi ragazzi del Vanilia, insegna che trovate esattamente davanti al ristorante in questione e che come esso, fin da sempr,e fa parte di quel partito di locali che in un quartiere festaiolo come il Pratello, si è contraddistinto per professionalità e qualità.
RISTORANTE QB - QUANTO BASTA
Via del Pratello 103, 40122 BO
051522100