Di Ranzani ce n'è uno? sbagliato. Storie Dipinte è la sorella del locale gourmet che negli ultimi anni ha rivoluzionato il mondo della pizza (e non solo a Bologna). Il tutto partì con Berberé, ora sotto Le Due Torri tra 0' Fiore Mio, Pummà, i tranci di Mozzabella e Sega, le pale di PizzArtist e lo straordinario forno dei Mazzucchelli in quel di Sasso Marconi c'è l'imbarazzo della scelta e la moda è stata lanciata. Dopo averne provate tante però, riteniamo che Ranzani 13, nonostante l'aria trasandata, il servizio un po' schivo e l'atmosfera caotica sia unico. Unico come l'impasto, la lievitazione perfetta, la qualità dei prodotti che la rendono esaustiva ma allo stesso tempo digeribile. Unico a livello di proposte (dalle irresistibili aggiunte delle pizze del giorno, alle instancabili proposte del Menù classico), unico come le sue patate cacio e pepe d'antipasto. Unico per la sfilza di birre artigianali (alla spina) di alto rango, senza trascurare il mondo degli hamburger o quello delle tartare di vitella di fassona. Storie Dipinte mantiene questa tradizione, ci aggiunge quel tocco di tranquillità e leggerezza in più senza peccare di identità o originalità ( le pepite fritte di fagioli, ad esempio). Pancetta arrotolata, zucca, spalla cotta di mora romagnola e ancora mortadella di livello, pistacchio, bufala, zucchine, speck, ricotta salata, menta, finferli, citronette all'arancia, bietola croccante, verza in agrodolce: la fantasia non manca e il gusto non tradisce. L'arredamento underground, il tocco urban sono linfe vitali, la tendenza avviene senza stomacare. Ranzani si amplia, la storia continua, anzi dipinge.