un'idea di: Marco Salicini
Dieci indirizzi in cui viene rispettata l'espressione genuina e artigianale dei prodotti del nostro territorio, dai vini alla cucina. Luoghi di benessere con panorami naturalistici incontaminati e in cui si viene accolti come a casa, ad un ottimo rapporto qualità-prezzo-esperienza.
AGRITURISMO MASTROSASSO
Via Scardazzo 292 Savigno
Si ammira il panorama collinare di Savigno dall’alto, direttamente tra le vigne e a contatto con la varietà di coltivazioni dell’orto autoctono, curato in prima persona dal “mastro” Alessandro Bartolini, saggio ed empatico produttore di vini dei colli bolognesi, agricoltore e restauratore di case in sasso. Il magnifico maniero con il camino a vista vi accoglie assieme alla premura e ai sorrisi della sua famiglia per un pranzo rilassante o per una cena sotto le stelle quando le temperature lo permettono. Si mangia una cucina genuina e autentica, ispirata dall’altissima qualità dei vegetali e degli ortaggi appena raccolti e guidata con destrezza dallo chef Luca Fava. Troverete piatti e pietanze della tradizione e di campagna, tra cui deliziosi flan, il tosone con il friggione, le paste artigianali tirate al mattarello, le tigelle fatte in casa e le imperdibili grigliate di carne cotte straordinariamente sulla brace accompagnate da un tripudio di verdure freschissime. Si beve “La Bolla del Mastro” spumante metodo classico composto da 50 chardonnay e 50 pignoletto, il pignoletto frizzante fermentato sui lieviti “Sabio” e una grande Barbera. Vi addolcirete con la migliore zuppa inglese di Bologna.
FATTORIA ZIVIERI
Via Lagune 78, Sasso Marconi
Il cognome di questa famiglia di macellai oramai è un’istituzione per Bologna e la sua provincia. Il progetto inaugurato nell’estate del 2021, ospitato da uno splendido maniero sui colli campestri della prima provincia bolognese, va oltre al servizio della cucina. I Zivieri hanno voluto tracciare un filone unico, connettendo tutti i processi della filiera, educando la clientela, aprendosi senza veli al proprio pubblico per mostrare l’operato etico che vede il bestiame protagonista. Cinque sono le razze autoctone : i bovini che vi attendono nella stalla, i suini neri e di Mora Romagnola, il pollaio e l’ovile con le capre e le pecore della Val Nerina. La mission è quella di una fattoria didattica, di un percorso dedicato al trekking e alla natura di 17km, dell’ospitalità delle camere e di mostrare come vengono allevate e macellate le bestie, completando dalla nascita al consumo, l’intero percorso della filiera. Allo chef Lorenzo Biagioni tocca il compito di valorizzare un menù prevalentemente carnivoro : dagli eccellenti salumi alla carne cruda con il tartufo scorzone quand’è stagione, le bistecche cotte sulla griglia, la selvaggina in tutti i suoi quattro tagli, le costate frollate, il brasato, la trippa e i dolci della tradizione fatti in casa per rinfrescare e addolcire il palato. L’ecosostenibilità del territorio però si traduce gastronomicamente anche attraverso gli ortaggi sempre freschi a km0, alla pasta fatta in casa e tirata al mattarello, al pane e tutti i suoi derivati dolci e salati appena sfornati, ai nettari del bosco e ben presto anche i formaggi (che ora vengono dal Caseificio Valsamoggia) troveranno vita propria. La cantina offre un panorama amplio ed esaustivo dei produttori dei colli bolognesi.
OSTERIA AL DI LA' DEL FIUME
Via San Martino 10, Località Ca di Co Marzabotto
Dalla terrazza s’ammirano i colori perpetui delle stagioni, il nitore della flora e l’incontaminato panorama bucolico orchestrato dalla natura ma anche un silenzio romantico e malinconico, quello del Parco di Monte Sole. Danila Mongardi e Daniele Monti sono due vigneron che sui colli bolognesi hanno recuperato un terreno storico, seguendo una filosofia interamente dedicata alla biodinamica, creando un organismo agricolo autosufficiente e diversificato, ancestrale potremmo definirlo, visto che i vitigni sono quelli autoctoni (albana, Lionza, montuni e pignoletto), i grani antichi, gli alberi da frutto, gli ortaggi e le erbe officinali appartengono esclusivamente al terroir più consono e antesignano. L’osteria ovviamente segue questa linea, prediligendo tutto ciò che è autoprodotto e mantenendo la filiera corta dai contadini/allevatori e agricoltori presenti nei dintorni. Nasce un menù genuino, salubre, popolare tradotto dalla polenta fritta con funghi, ragù e crema di formaggio; dalle paste fresche come i balanzoni al prosciutto croccante, le tagliatelle di cacao con speck, porcini e mascarpone, i tortellini rossi con culatello e pinoli, la zuppa imperiale; filetti e taglieri con tigelle da rinforzare con contorni green raccolti dall’orto circostante. I dessert – ben eseguiti - sono quelli della tradizione, i vini ovviamente etichettati da Al di Là del Fiume, tra cui si distingue il Fricandò 100% albana macerata 3 mesi nell’anfora in terracotta.
AGRITURISMO GRADIZZOLO
Via Invernata 2 Monteveglio
Erano gli anni ’90 quando Antonio Ognibene intraprese un cammino coscienzioso legato al terroir più tipico della zona : il negrettino, l’alionza e il grechetto gentile alias pignoletto divennero nel breve oggetto di tecniche antiche focalizzate sulle rifermentazioni e macerazioni in anfora (quelle romane) sposando i principi della biodinamica, evitando di aggiungere sostanze chimiche di sintesi e senza interventi invasivi in cantina. E’ nata una linea di carattere, genuina e di grande immediatezza e piacere della bevuta tradotta nelle etichette di maggior successo, su tutte proprio quando trattasi di Pignoletto : Bersot, Pignoro, Le Anfore. Una linea attinente al volto di uno degli agriturismi più apprezzati nell’hinterland bolognese, in cui le usanze e i “saperi” contadini vengono tramandate di generazione in generazione. E si mantiene unicamente a condotta famigliare l’Agriturismo Gradizzolo, circondato coreograficamente da : vigne, natura incontaminata e calanchi, indicizzati dai manicaretti caserecci di Chiara e Marisa a contatto quotidiano con le coltivazioni in loco di olio, frutta, erbe spontanee e verdure appena raccolte. In tavola arrivano le ricette veloci e dinamiche a seconda dei cicli periodici stagionali, con paste fatte a mano condite con intingoli succulenti, tigelle e companatici, carni di cortile e dolci artigianali della tradizione.
LA CASOLA
Via San Martino 22 Monte San Pietro
Si raggiunge la frazione collinare di San Martino percorrendo un tragitto di campagna ammirevole, ove sorge un casolare recentemente restaurato divenuto un’oasi immancabile e distante a pochi km dalla città in cui va in scena una cucina quotidianamente attenta alla selezione delle materie prime biologiche e a km0 accostate ad un registro enoico di livello : bei produttori, vigneron naturali e una liquoristica sorprendente difatti affiancano l’offerta enogastronomica. Si può anticipare o prolungare la sosta a pranzo o a cena difatti sorseggiando ottimi cocktails con sfizi dalla cucina durante l’aperitivo, whiskey e saké nell’area lounge a contatto diretto con il verde prima o dopo aver assaporato un menù deciso e appagante etichettato da crescentine e tigelle servite con formaggi e salumi artigianali del territorio, crostini ruspanti, gramigna all’uovo con salsiccia e funghi porcini, gnocchi, tortelloni ed altre paste fatte in casa preparate con condimenti di stagione poco scontati e secondi a base di carni cotte al barbecue.
LA ROVERELLA
Via San Martino 1 Zola Predosa
“Non aspettatevi il solito agriturismo. Quello che facciamo è tutta un’altra storia”. Chi da questo magico angolo bucolico si aspetta cestine di crescentine ed abbondanti grigliate è fuori strada. Ci troviamo a Zola Predosa, nel cuore delle vigne dell’Azienda Agricola Maria Bortolotti, cornice suggestiva e formidabile con l’avvento delle belle stagioni, ove degustazioni a tema e incontri con i produttori si svolgono direttamente a contatto con l’etere agricolo e floristico. Flavio Cantelli fin dagli inizi si è indirizzato verso una scelta radicale, assecondando a menadito le caratteristiche spontanee e in parte reintrodotte dell’habitat vegetativo : nascono vini dal bouquet aromatico sfaccettato con acidità elevate dettate dalla fermentazione dei lieviti autoctoni e a basso tasso di solforosa, evitando peraltro coadiuvanti tecnici ed enologici di origine animale. Si allinea l’ospitalità premurosa di Annalisa e la cucina di Alessandro Atzori : un racconto settimanale di ciò che sente, produce e matura la terra ma anche di come può contaminarsi con tradizioni e tecniche culinarie antiche & moderne e in parte distanti da ciò che è servito più comunemente. La proposta ruota moltissimo intorno al minimalismo e alla sottrazione, alle fermentazioni & macerazioni utilizzate per esternare l’indole delle materie utilizzate. Troverete ad esempio, cavolo arrostito-miso-nocciole, falafel di lenticchie – spuma di cannellini e cavolo nero, spiedo di pollo ruspante con cavolo cappuccio viola e mela – dulche de leche e granola di avena. Il pane è rigorosamente con pasta madre, in cantina inoltre troverete altri produttori con la medesima etica.
RIFUGIO FANTORNO
Via San Pietro 70 - Alpe di Monghidoro
Un team affiatato e volenteroso di under 25 ha rilevato un’osteria storica in cima all’alpe di Monghidoro : una delle mete predilette per gli amanti del trekking, delle camminate e dei tragitti in bicicletta. Il concept è studiato pienamente per riproporre l’ospitalità e la poliedricità del rifugio di montagna : una baita restaurata con materiali artigianali, dotata di camere moderne e confortevoli e di un chiosco esterno pronto a soddisfare l’appetito e la sete dei passanti. Si pranza acclimatati dal caminetto o ammirando all’esterno una vista invidiabile, coccolati dal menù in costante crescita di Filippo Marchioni : tutto è a filiera corta e proviene dai bravissimi artigiani della zona. Gusterete delle crescentine strepitose con salumi, formaggi, giardiniera e friggione; tagliatelle ai funghi, gnocchi al ragù, rosette e balanzoni, daino in umido, costate e cacciagione, un delizioso mont blanc e torte del giorno. Lorenzo Pinardi con personalità e criterio propone una bella scelta di vini naturali, birre e liquori artigianali da non perdere prima di rimettersi in cammino.
CASETTA MAGLI
Via Gorgognano 9 Pianoro
E’ da otto stagioni che sulle colline di Pianoro, i ragazzi di Casetta Magli con calore, entusiasmo e organizzazione accolgono giovani e famiglie nel loro giardino fiorente con orto annesso. Una casa democratica, un format che della socialità traccia il suo mantra : i più piccoli vengono intrattenuti nell’area kindergarten, per gli adulti al termine dei pranzi o delle cene ci si può divertire scegliendo da un’ampia disponibilità di giochi da tavolo. Ci sono anche tavoli conviviali in cui accorpare i gruppi per condividere il pasto, oppure si può sostare all’aria aperta direttamente sul bosco. Ogni weekend troverete un menù fisso composto da sette piatti golosi e sfiziosi preparati dalla cucina in base alla periodicità delle materie prime ma anche sette vini per ogni tipologia e sette birre. L’atmosfera e l’efficacia della cucina funzionano e invogliano al ritorno.
MAMO
Località Castell'Arienti 4 Pianoro
Un'esperienza unica sui colli bolognesi, offerta da tre promettenti protagonisti in ascesa della new wave enogastronomica. Mattia Donini, Jacopo Stigliano e Gian Maria Fano si occupano di vino e di cucina, in comune condividono la medesima vision per spronare la proposta locale, contaminandola con le numerose esperienze vissute all'estero ma anche con i ricordi d'infanzia. L'innovativo home restaurant si traduce su una proposta cucita su misura per ogni commensale, ammaliato dall'elegante bellezza di una villa artistocratica di campagna adornata da quadri di valore, un caminetto interno, un prezioso pianoforte e quadri a tema floristico e faunistico. Ad ogni visita troverete l'abilità, la fulminea creatività e la varietà di tecniche di cottura adoperate dallo chef su materie prime salubri e meno comuni, seguendo ricette ricche di spunti e contrasti intriganti. Al pian terreno una cantina favolosa, composta da una collezione (su annate) di vini ricercati di grande livello, potrete avere libero arbitrio sulla scelta e nel mentre confrontarvi in qualche match a biliardino. Non esitate visto che potrete pernottare comodamente al piano superiore.
CA' LEA
Via Canalecchio 4, Brento
Un'oasi di pace e relax immersa nella riserva naturale del Contrafforte Pliocenico, dov'è possibile ammirare un manifesto naturalistico contraddistinto dalla biodiversità floristica e faunistica autoctona della zona. Un tratto accudito dal bosco in cui lo chef Enrico Tonelli, impegnato attualmente all'Emporio 1920 in via dé Poeti dove potrete provare un menù innovativo e mai banale legato al territorio in varie chiavi di lettura, apre le porte di casa ai suoi ospiti durante tutti i weekend. Una meta unica per gli amanti del trekking, della bicicletta e delle camminate a contatto diretto con la natura. Si può decidere di soggiornare e pernottare all'interno di camere accoglienti e rinnovate dotate di tutti i comfort, sperimentare il percorso avventura intorno al bosco, praticare sport e attività ludiche e gustare una proposta gastronomica cucita su misura per gli ospiti a tutte le ore della giornata : dal mattino con le ricche e salubri colazioni continentali fino alla sera dove per l'aperitivo e per la cena, troverete i prodotti della terra ispirati dall'orto e dalla ricchissima varietà di erbette aromatiche coltivate in giardino, oltre ad una linea di vasetti (confetture, rubs, conserve..) prodotte dallo chef con cui impreziosire materie prime biologiche sorgenti primarie di un menù sempre rinnovato interconnesso ai cicli stagionali.