Sei qui: Gourmettoria L'agricoltura come bene sociale, la filosofia dell'Azienda Agricola delle campagne bolognesi orienta un modello collettivo | Local to You
un'idea di: Marco Salicini
Nascono progetti neofiti meravigliosi tra le campagne bolognesi, correnti di pensiero brillanti e all’avanguardia che stanno tracciando il preludio di una “nuova era” insignita in un modello atto a valorizzare l’agricoltura, seguendo la filiera attraverso un progetto ecosostenibile, tracciabile; il pollice verde più sincero e radicale ampliato in primis, sui valori umani, al fianco di una campagna sociale encomiabile per delineare i tratti di un’azienda a lungo termine.
La fusion tra Local to You, nata a Settembre 2017 dalla volontà di alcuni amici di offrire un servizio per dare la possibilità alle famiglie di ricevere a casa frutta & verdura dalle aziende agricole del territorio e la Cooperativa Sociale La Fraternità, che da 15 anni si occupa di aiutare le persone in difficoltà a trovare lavoro, è stata decisiva per diventare una B Corp, coadiuvando il lavoro delle persone e quello della terra a vantaggio di un beneficio sull’ecosistema.
“Non siamo solo una giovane azienda ma un’azienda di giovani, fortemente vocata ai temi sociali, partendo dalla terra e dal lavoro delle persone che ci lavorano. Per noi essere de-centrati è un valore : siamo nati in un piccolo borgo tra le colline bolognesi, all’interno della Cooperativa Sociale “La Fraternità” dove lavorano ragazze e ragazzi che trovano proprio lì un luogo dove rifiorire” afferma Benedetto Linguerri, founder di Local to You.
In soli tre anni sono stati coinvolti e messi in vetrina più di cinquanta artigiani e contadini, promotori di prodotti agricoli autentici e veri (ad oggi ce ne sono più di 600) seguendo uno slogan che va al di là della singola alimentazione e che si concentra su un aspetto salubre del cibo, abbattendo tutte le distanze tra chi coltiva, alleva e trasforma con i fruitori, quei beni, rendendoli quindi accessibili per trasmettere una consapevolezza indispensabile alla clientela. “Dietro ad ogni prodotto c’è un progetto sociale e territoriale alimentato grazie ad un nuovo modello di cooperazione tra attori di un progetto co-creativo, circolare, virtuoso”.
“L’agricoltura oggi si pone una grande sfida per risolvere i suoi problemi; è un’agricoltura verticalista, basata sull’economia di scala e infine c’è l’aspetto inerente alla concentrazione. In Italia il 30% del nostro cibo principale è prodotto da una sola industria, in Germania sono tre i produttori di carne di maiale che soddisfano il 90% della domanda tedesca”. Una di queste dirette conseguenze è l’abbandono delle terre non adatte alla coltivazione intensiva “le bad lands” che negli ultimi anni ha comportato una riduzione del 40% delle aziende agricole nell’appennino. Vi sono mole e mole di categorie di prodotti che hanno totalmente perso le qualità nutritive dei decenni precedenti, come le mele (che hanno 1/20 delle vitamine di 50 anni fa) piuttosto che il grano che è diventato una commodity senza qualità organolettiche, oppure il latte che da principale alleato dell’alimentazione, sta diventando il suo principale nemico.
“Il nostro mantra è quello di nutrire il corpo e la terra, dare valore al lavoro delle persone, un cibo con un’anima. Attualmente abbiamo in azienda 10 persone di cui 5 con fragilità di tipo diverso e ovviamente intendiamo a sviluppare la nostra inclusione sociale, una delle mission principali rivolta alle persone diversamente abili, svantaggiate, emarginate”.
Ogni collaboratore viene inserito in un percorso personalizzato a livello agricolo, quello dell’orto terapia – curare una pianta che cresce e raccogliere e mangiare ciò che con sudore si è curato – con un sottofondo educativo formativo.
“Il contesto relazionale diversificabile permette di agevolare l’espressione, l’autonomia e la comunicazione di sé stessi e delle proprie emozioni dei nostri utenti. Di pari passo aumenta l’attenzione per l’agricoltura bio a basso impatto ambientale favorendo la diffusione di comportamenti ecocompatibili e sostenibili, un intreccio stimolante tra il mondo urbano e quello rurale.
La sintonia con La Fraternità, promossa dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII ha immagazzinato principi pratici replicati quotidianamente in azienda : la centralità della persona, l’attivismo dei soggetti meno abili, gli interventi personalizzati sui bisogni di ciascuno, la lotta all’emarginazione, tutti punti che da sempre, l’onlus ha rispettato riqualificando strutture pubbliche e private, manutenendo strade, applicando la raccolta differenziata tra rifiuti ed abiti usati, progettando impianti di efficientamento energetico con fonti rinnovabili e correlandosi al pubblico tra mercati locali, lo spaccio interno alla sede ed il servizio di mensa interna.
L’impegno socio solidale si sta sviluppando di pari passo con quello ambientale legato alla valorizzazione del territorio; in questo caso ci troviamo nei 15 ettari tra Mercatale, Castenaso e San Lazzaro di Savena, aree in disuso da anni che grazie all’intervento della Coop. La Fraternità sono state rivitalizzate e rimesse in produzione. In piena sintonia si destreggia il servizio di Local to You che prevede la distribuzione nell’hinterland locale dei prodotti agricoli prediligendo un forte risparmio ambientale in termini di CO2, come evidenzia Linguerri : “ I nostri prodotti percorrono in media 23km dal campo alla tavola, abbattendo i rischi di contaminazione”. Infine vengono salvaguardate le produzioni locali prestando la massima attenzione agli standard qualitativi, contrastando l’appiattimento in termini di identità imposti dalla grande distribuzione.
"Operare nel nostro territorio di appartenenza diventa molto di più di un semplice richiamo affettivo o campanilista. Abbiamo riconvertito in colture terreni altrimenti in disuso, garantendo la distanza minima tra mercato – prodotto, seguendo meticolosamente l’intero ciclo della filiera dal produttore al consumatore. Ci siamo proposti operando sul mercato concorrenziale, da un lato sostenendo la domanda di beni agricoli generati da un contesto produttivo funzionale al benessere delle persone, dall’altro scegliendo rigorosamente il km 0 tramite e-commerce e consegna a domicilio".
I canali utilizzati per la distribuzione dei beni sono eclettici : in primis i mercati, per cui ne sono stati selezionati quattro nella provincia bolognese, due promossi da Campi Aperti, uno da Campagna Amica e un altro da Slow Food. Inoltre è stata implementata la relazione con le aziende attraverso il welfare, stringendo partnership per consegnare la spesa ai dipendenti delle stesse presso i loro uffici; promossa la creazione di “community” con l’intento di restringere l’impatto economico della consegna ed agevolare i clienti, fornire negozi specializzati in mercato biologico, equo-solidale, bio dinamico allestendo una schiera di ristoranti accomunati dalla medesima etica sulla scelta delle materie prime. La distribuzione ed il b2b con la ristorazione si sta allargando con coerenza : viene offerto un servizio di consegna ecosostenibile, smart e cucito su misura per ogni cliente, vendendo i prodotti addirittura al pezzo :"E' un sistema che non adotta più nessuno ma che ci permette di essere trasparenti e di creare un rapporto billaterale con i ristoranti che forniamo. Il nostro target è variegato : dalla pizzeria, al pub, al finedining tutti però condividono i medesimi principi; dalla gestione aziendale, al rapporto col personale ad una scelta salubre e di qualità delle materie prime & vini.
I Portici, Oltre, I Carracci dell'Hotel Majestic Già Baglioni, Ahimè, Fourghetti, Corbezzoli sono le insegne con le quali abbiamo creato un filo diretto con gli chef, individuandone le richieste ed assecondandole il prima possibile proponendo i prodotti bio della nostra azienda o dei produttori di fiducia che monitoriamo quotidianamente.
E’ da una decade che La Fraternità si occupa della terra, studiando la natura delle relazioni tra tutti i microrganismi, un dialogo simbiotico tra di essi, in un microcosmo green incontaminato e primigenio. Il 2016 è stato un anno importante, è nata una nuova cooperativa agricola sociale “Coltivare Fraternità” distribuita su una superficie di 16 ettari spartiti tra Mercatale (sede della coop.) e Marano di Castenaso, in cui sfocia la biodiversità, seguendo il disciplinare dell’agricoltura biologica controllato da ICEA, ruotando costantemente le colture e adoperando esclusivamente semi biologici. Vengono utilizzati esclusivamente prodotti e concimi di origine naturale, rispettando il prodotto e il suo ambiente naturale di crescita, così come per le colture trattate naturalmente con insetti utili, senza diserbanti, evitando quindi le varie infestazioni dei parassiti dannosi alla pianta.
L'ultima costola di Local to You si chiama UNPO. "E' un po' bar e un po' bottega, un po' coop.sociale e un po' azienda agricola, insomma rispecchia a pieno la nostra filosofia. Lo spazio oggi è operativo nella nostra sede (a Mercatale ndr) e da metà Ottobre raddoppierà a San Lazzaro di Savena sulla via Emilia, implementando la relazione quotidiana con i nostri clienti : per noi il contatto è fondamentale, dobbiamo mostrargli i nostri prodotti, farglieli assaggiare. Il nuovo locale sarà un'oasi botanica meravigliosa, il menù correrà veloce come la nostra corrente di pensiero e sarà opera di Sara, la nostra chef. In vendita (sia al bar che in bottega) ci saranno prodotti al 90& dell'area metropolitana bolognese, il restante 10 proviene da più lontano ma mantiene alto il livello qualitativo, grazie all'etica e alle capacità di produttori bravissimi che adoriamo e che vogliamo promuovere. Un esempio lo yogurt della Cooperativa Sociale "I Tesori della Terra" che usano latte fieno e che hanno brevettato una Eco-Stalla per il benessere delle mucche. Con UNPO' siamo riusciti ancora di più a rendere coinvolgente e sensibile il nostro raggio d'azione : abbiamo sostituito le macchinette automatiche per le bibite e i caffé, offrendo ai nostri dipendenti uno spazio accogliente dove riposare, bevendo e mangiando prodotti salubri e genuini scontati al 50% ".
LOCAL TO YOU
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