Sei qui: Gourmettoria Il decimo Festival del Tortellino per San Petronio, una grande festa all'interno di Palazzo Re Enzo | TOURtlen X Edizione
un'idea di: Marco Salicini
Venti chef e venti cantine dei Colli Bolognesi, migliaia di partecipanti, Palazzo Re Enzo, il giorno di San Petronio. Un’intera città in festa, nel segno del tortellino. Ci ritroviamo dove c’eravamo lasciati : martedì 4 Ottobre il Festival del Tourtlen torna a casa, nel cuore della città, nel palazzo più scenico ed emblematico per elevare lo stemma della bolognesità racchiudendolo in un evento cult – popolare che per i bolognesi è diventato giorno celebrativo, di rito e di tradizione nel corso degli anni. Il ritorno, all’ennesima potenza, del Festival del Tortellino organizzato dalla ristoassociazione Tour tlen è pronto per una decima edizione che si preannuncia storica e indimenticabile.
Il covid che ne ha arrestato le modalità, non ha sciolto la comunione di ristoratori né tantomeno ne ha ostacolato la progettualità : l’edizione 2021 avvenne sotto forma di cena di gala ma fu contorniata da un’atmosfera speciale e potente, impreziosita dal significato cultural gastronomico incentrato nell’assegnazione della De.Co, un disciplinare che ha attestato all’ombelico di venere, degli standard qualitativi artigianali ben chiari, su cui si delinea un percorso atto a tutelare e proteggere i clienti e i turisti da frodi, spronando collettivamente l’attenzione verso la qualità e l’appartenenza territoriale ad un “bene” patrimoniale della cucina bolognese.
Un atto che è già stato seguito recentemente dai salsamentari (con il tagliere e le tagliatelle al ragù) e che è stato preso d’ispirazione anche da altri Comuni e che connette, un evento emblematico di questo tipo di forte richiamo di massa, ad una crescita interconnessa tra cultura e gastronomia, motore d’attrazione trainante oramai prevalente per Bologna.
“Ottenere la De.Co è stato un passo importantissimo per la nostra associazione. Rispetto a quanto accade in altre città, il rito del mattarello esiste pressoché ovunque, a testimonianza del rigore e del culto intrisi nella nostra tradizione. Ciò che serviva era fissare crismi di produzione : elevare la qualità e la sostenibilità degli ingredienti nella media è necessario per donare alla città un’immagine di un certo tipo e ben venga un comune denominatore con altri collettivi. Creare un filo conduttore continuo, al di là del singolo evento, sperando e avvalendosi del supporto delle istituzioni è ciò a cui abbiamo sempre pensato; ad esempio nel pre festival ci siamo ritrovati per la consueta cena solidale per la Fondazione Policlinico Sant’Orsola e fino al termine di questa settimana siamo presenti con il nostro stand al Cersaie.
All’interno del Tourtlen ci sarà la nostra grande selezione di mortadella Felsineo ed altri partner che riflettono la medesima filosofia, come Roberto Guermandi dell’Angolo della Freschezza, eletto miglior formaggiaio d’Italia a Cibus 2022, i dolci di un pasticcere fortemente rinomato e premiato come Gabriele Spinelli della pasticceria Dolce Salato ed uno dei gelati più amati, come quello di Leonardo Ragazzi della Cremeria Funivia “, dichiara il Presidente dell’Associazione, Carlo Alberto Borsarini.
Un’edizione in cui si è solidificata la partnership al fianco del Consorzio Vini Colli Bolognesi (che si sta preparando al proprio festival annuale in programma il 23-24 ottobre a Palazzo Gnudi ndr), che in misura attiva e indispensabile ha contribuito alla permanenza del festival all’interno di Palazzo Re Enzo e che come sempre, punterà a valorizzare a 360° il territorio nel connubio enogastronomico.
La giornata partirà alle ore 11,30 e durerà fino alle 21,45, basterà recarsi all’ingresso per acquistare un coupon base di 5,00euro che darà diritto ad un assaggio tra un piatto di tortellini, un calice di vino, un panino alla mortadella o un dolce e verrà inoltre proposto un carnet di 10assaggi a 45euro.
“Servirà un po’ di buon senso perché il periodo post pandemico non è finito. Per i turisti, gli stranieri ma anche qualche bolognese, la nostra manifestazione rappresentava un’occasione per visitare una bellezza monumentale come Palazzo Re Enzo; quest’anno la sala potrà coprire 450 persone per questo l’acquisto di un coupon è diventato necessario e servirà applicare turnover tra chi ha già consumato e chi sarà in fila ad aspettare”.
L’atmosfera, l’attesa ed il legame oramai speciale ed indissolubile che lega questa kermesse al pubblico però sarà magicamente ripristinata : la platea potrà sbizzarrire i propri palati assaporando 20 ricette diverse a seconda della libertà creativa degli chef, tra cui figurano nuovi ingressi, come Casa Merlò, trattoria moderna e confortevole in via dei Gombruti, l’Agriturismo Mastrosasso di Savigno che rispecchia una cucina in piena sinergia con le stagioni ed il km0, La Luna Rossa di Palata Pepoli insegna che tratta la materia prima di mare con accuratezza, professionalità e fantasia. Un trait d’union significativo per la provincia, capace negli ultimi anni di interagire fluidamente con il centro storico, nel segno e nel rispetto della tracciabilità degli ingredienti spacciati da agricoltori ed allevatori ma anche per il pubblico che in una sola giornata avrà l’opportunità di conoscere da vicino, ristoranti e trattorie che magari non aveva ancora visitato. L’ospite di questa decima edizione difatti sarà proprio l’Osteria di Medicina, locanda che riflette con successo queste caratteristiche. Ad animare ulteriormente la giornata ci sarà il corner dedicato allo shopping con le t-shirt, i cappelli e l'oggettistica a tema di Altissimi Livelli e Dimondi di cui tutto il ricavato, assieme a parte di quello dell'evento, verrà devoluto alla Fondazione Hospice MT Chiantore Seragnoli.
LE VENTI RICETTE DEGLI CHEF
Cynthia Ravanelli – Darcy – “L’ultima Luna” tortellini tradizionali, porcini, parmigiano reggiano, zucca e saba
Massimiliano Mascia – Ristorante San Domenico (Imola, 2 stelle Michelin) – tortellini fritti
Demis Aleotti – Bottega Aleotti (Crevalcore) – tortellini tradizionali con crema di latte, speck arrostito e bagigi tostati
Lucia Antonelli – Taverna del Cacciatore (Castiglione dei Pepoli) – tortellini tradizionali in brodo di manzo e gallina
Alberto Guidetti – Ristorante La Luna Rossa (Palata Pepoli) – tortellini di gamberi rosa e mortadella Tourtlen in brodo al profumo di porcini
Carlo Alberto Borsarini – Ristorante La Lumira (Castelfranco Emilia) – Ricchi e Poveri
Francesco Carboni – Ristorante Acqua Pazza – tortellino di branzino e riccio di mare mantecato con burro di Normandia, fumetto di canocchie e salicornia
Vincenzo Vottero – Vivo Taste Lab – “The winner is..” tortellino tradizionale, tartufo nero, brodo di faraona e fieno, perle di Barbera dei Colli bolognesi
Sandro Vilardo – Polpette e Crescentine – tortellini tradizionali al burro d’alpeggio tartufato su crema di Parmigiano Reggiano e polvere di noci
Dario Picchiotti – Antica Trattoria di Sacerno – tortellini in crema di patate e carciofo di Giuda con pancetta croccante
Francesco Tonelli – Casa Merlò – tortellini ai due parmigiani
Giacomo Galeazzi – Ristorante Tramvia – tortellini tradizionali, burro al limone, parmigiano reggiano e nocciole
Luca Fava – Agriturismo Mastrosasso – tortellino tradizionale in brodo di gallina
Pietro Montanari – Ristorante Cesarina – tortellini alla panna
Stefano Aldreghetti – Barkalà (Venezia) – illusion di tortellino e stocco
Pasquale Troiano – La Cantina Bentivoglio – piccolo scrigno di venere
Federico Pettazzoni – Chef –tortellini tradizionali “asiutti”
Simone Ropa – La Bottega di Franco – tortellino tradizionale su passata di zucca, gambuccio di prosciutto fritto e salsa verde
Fabio Berti – Trattoria Bertozzi – tortellini in brodo di manzo e cappone
OSPITI
Alessio Battaglioli – Osteria di Medicina (Medicina) – “Il cappelletto in gita nel bosco” cappelletto di carne Ferrara Style nel ristretto di brodo di funghi galletti e perle di aceto di lampone
Gabriele Spinelli – Dolce Salato (Pianoro) – “Petronio”
Cremeria Funivia – Bologna – “Coccole bolognesi”
Roberto Guermandi – L’Angolo della Freschezza – Selezione di Formaggi
CONSORZIO VINI COLLI BOLOGNESI
Il Monticino (Zola Predosa), Cantina Valsamoggia (Valsamoggia), Manaresi (Zola Predosa), Zanardi (Zola Predosa), Lodi Corazza (Zola Predosa), Tizzano (Casalecchio di Reno), Orsi San Vito (Pragatto), Podere Riosto (Pianoro), Tenuta La Riva (Castello di Serravalle), Botti Vini (Monte San Pietro), Terre Rosse Vallania (Zola Predosa), La Mancina (Montebudello), Gaggioli (Zola Predosa), Torricella (Savigno-Valsamoggia), Folesano (Marzabotto), Tenuta Santa Croce (Monteveglio), Fedrizzi (Castello di Serravalle), Al di là del Fiume (Marzabotto), Tenuta Bonzara (Monte San Pietro), Fattorie Vallona (Castello di Serravalle)