Sei qui: Gourmettoria L'ex Ghiacciaia de I Portici è il luogo più romantico ed esclusivo nel fine dining bolognese
un'idea di: Marco Salicini
Un ex ghiacciaia del milletrecento che ha attraversato oltre sette secoli di storia, quando all’origine, ne venne dedotto un tentativo pionieristico di anticipare i primi frigoriferi. Riempita di paglia e di neve era la riserva papale dell’antica Rocca di Galliera, residenza ricavata dalla volontà del Pontefice di tornare in Italia ma non a Roma. Venne annessa al palazzo come nascondiglio e via di fuga dai bombardamenti ed ancora oggi gli strascichi, sono tradotti nei paraschegge e nei cunicoli di via Indipendenza. La connessione spazio-temporale tra la storia, vivida e incessante, ed il presente caratterizza una ricchezza unica al mondo, un patrimonio artistico e culturale appartenente solo alla nostra nazione, inserito nei 62 km complessivi Patrimonio Unesco. Ancor più esclusive e metafisiche sono le atmosfere che molti siti, esprimono in correlazione all’offerta gastronomica, cucendo un sincretismo onirico, intensamente esperienziale. Il restauro odierno fa breccia, spartendo l’ambiente su due livelli separati da un pavimento trasparente : ai sotterranei, raggiungendoli divincolandosi tra gli stretti cunicoli medievali, si ammira una cantina stratosferica che ha raggiunto le ottocento etichette, mantenute perfettamente attraverso un sistema di climatizzazione all’avanguardia. Al primo livello, effettuando l’ingresso dal Teatro Eden, palco dell’antico cafè chantant di fine ottocento, il nuovo sistema di illuminazione permette di ammirare la cantina dall’alto e vivere l’esperienza da fine dining più romantica e folgorante, di tutta la città. Un contesto fin ora utilizzato esclusivamente dal sommelier Riccardo Ricci e dagli addetti ai lavori per incombenze tecniche e riservato al pubblico per rare occasioni o eventi privé d’élite, apre al pubblico ogni weekend. Reduce dalla riconferma della Stella Michelin, l’unica a Bologna città, il Direttore Riccardo Bacchi Reggiani offre alla platea l’ennesimo tassello di un habitat tanto progressista nell’alleggerire l’impostazione liberty, che un monumento come Palazzo Maccaferri potrebbe imporre, quanto rispettoso dell’innata magnificenza artistica. Una fusion fluidificante ammaestrata nell’elasticità dell’hospitality che da Hotel 4 stelle luxury con 100 camere – 3 suites e sale meeting, accoglie la Terrazza del Pincio (dedicata interamente alla pizza partenopea per l’estivo), l’Osteria, la Bottega e l’Academy di cucina I Portici. Snellendo e sgessando peraltro la metodica di uno staff di sala giovane e spigliato, laddove pullula la visione etica e dinamica di Riccardo Ricci, sommelier capace di arricchire la carta dei vini, staccandosi dai blasoni per immagazzinare in carta col medesimo piglio, le frontiere naturali dalla regione, sconfinando all’estero.
Intrecci (110,00) o Hit on The Road (150,00) sono i due percorsi a degustazione che potrete scegliere, godendo della spiccata personalità & tecnica graffiante, dello chef Gianluca Renzi, oramai maturo prodigio individualista capace di farsi riconoscere qui in città scalzando i panni da Allievo di Heinz Beck. Renzi ha piena maturità tecnica ed espressiva, storytelling nei suoi piatti, ouverture mentale per combaciare contaminazioni esotico orientali con dettami urbani di Roma-Firenze passando per Bologna, città che ad oggi ne hanno inciso il binomio vita-lavoro. Tempra, tenacia ed un insolita intensità defluita sulla finezza ne intonano il senso del gusto. L’imprinting attuale de I Portici si traduce nel parametrare il fascino perpetuo dei suoi ambienti ad un ritmo svagante simultaneo tra piatti & vini.
L'ingresso che dal teatro eden porta alla Ghiacciaia fino ai sotterranei, con la cantina.
Amouse Bouche : il maialino è la mousse di mortadella con Edammer, la sfera di pomodoro, friggione, cipolla brasata, il bao al ragù
La fragrante varietà dei pani e grissini : l'arte bianca self made incontra la giovane e rampante realtà di Bread by Madré, panificio di Castel San Pietro che lavora esclusivamente utilizzando grani e farine locali etiche e sostenibili, pasta madre, lieviti selvaggi per lievitazioni da 50 ore
La ricciola marinata con il pepe lungo indonesiano, zucca in castagne per un fondo di castagne ossidato e ribes fermentato. I tessuti vischiosi e carnosi della ricciola divengono oggetto di un continuo connubio e contrapposizioni sulla dolcezza e l'amarognolo, livellato dall'acidità. Elisir quasi terapeutico e sciamanico per quanto la funzione vegetale sia integrale alla marinità.
Risotto ai frutti di mare, mantecato all'acqua di pomodoro che raggiunge e intona una balsamicità persistente, amplificando freschezza e pulizia ad ogni boccone iodato dall'integra carnosità di molluschi, crostacei e frutti di mare in guarnizione ad un risotto cotto e mantecato con perizia.
Il trancio di ombrina cotta al cartoccio con spinaci ripassati, olive taggiasche e salsa al vino bianco, precisione (tra testura, umidità, temperature) e finezza gustativa.
Mousse di cioccolato fondente 70%, lamponi freschi e gel di lamponi, cremoso al 55%, cacao e sorbetto di lamponi presentato dal pastry chef Matteo Corridore. Eccelsa eleganza nello spartire equamente, in termini di consistenze il cacao ed i lamponi. Un saliscendi caldo-freddo, dolce-fondente, lattico-acidulo. Squisitezza e lievità mirabili.
RISTORANTE I PORTICI
1 stella Michelin
Via dell'Indipendenza 69, 40121 BO
0514218562
www.iporticihotel.com