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un'idea di: Marco Salicini

 

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Una ventata di novità attende Bologna nei prossimi mesi, soprattutto nel cuore del centro storico dopo aver appreso pubblicamente dalla circolare del Comune, l’approvazione dei progetti speciali. Ma non sono solamente questi nove sui sedici approvati – soffermandoci in tema gastronomico – le ultime novità. Su tutte le prime pagine è già finito Starbucks, la catena di caffè americano più famosa al mondo, che rileverà l’ex libreria Mondadori in via d’Azeglio 34. I progetti speciali “scavallano” il decreto UNESCO che divieta nella prevalenza delle aree del centro, di poter avviare attività di ristorazione laddove prima non ve ne fossero, purché vengano rispettati i criteri elencati : responsabilità sociale delle imprese, cura e impatto sul territorio, innalzamento della qualità e della definizione puntuale della progettazione, sempre su previa supervisione e valutazione della giunta. Risorge dopo anni il Teatro Romano in via dé Carbonesi 5bc presentato da Lara Balboni, laddove sarà possibile visitare gratuitamente il sito archeologico rappresentato dalle Vestigia Romane che si elevano a partire dal piano interrato. Ci sarà area di co-working a servizio gratuito per i cittadini, area dedicata alla cultura in partnership con Succede solo a Bologna con visite guidate, sviluppo di progetti culturali e la parte food gestita da Conad sarà situata in una zona delimitata dal piano terra. In via Rizzoli 42, Fabbri 1905 (al posto della Pelletteria Ferretti) uno dei brand local più emblematici in assoluto avrà il suo flagship interamente dedicato, in via dé Fusari 14/d il progetto di Terre Audaci, sostenuto da un centinaio di soci tra cui diversi ex componenti delle Forze dell’Ordine,focalizzato nel  proporre al pubblico prodotti realizzati in aree confiscate alla mafia, vendita editoriale di libri a tema antimafia, con un riguardo particolare per il mantenimento della pulizia e del decoro oltre all’inserimento nel mondo del lavoro di persone a rischio di marginalità sociale.

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Starbucks e il Teatro Romano

E’ già partito il toto-stellato sotto le due Torri, visto che all’interno della Galleria Acquaderni, posta nel retro della Libreria Feltrinelli, sorgerà un ristorante con un nome griffato dalla Michelin (lo chef Filippo La Mantia, un nome che circola da prendere ancora con le pinze) ed area di coworking per mostre, presentazioni di libri, oltre ad una pianificazione rivolta all’illuminazione per garantire la massima sicurezza ai cittadini. In via Solferino 4/e aprirà invece un esercizio di vicinato per la vendita di prodotti da forno correlato alla realizzazione di corsi presso le Case di Riposo, servizio a domicilio per gli anziani e le persone fragili che vivono nelle vicinanze del negozio; pasta fresca e prodotti da forno con il Forno e La Sfoglia di un Chicco che si estende anche in via Santo Stefano – al 38/c; in via d’azeglio 42 invece ci sarà la Bottigliera del Borgo : enoteca con libreria tematica dove si parlerà di vino e sulla produzione enogastronomica di qualità, incontri periodici con organismi per la certificazione biologico/biodinamico per sensibilizzare ed orientare la consapevolezza delle scelte del consumatore, seminari di formazione certificata, laboratori di approfondimenti, progetto imbastito da Vincenzo Carletti. Al civico 9 di via Nazario Sauro, la bottega interamente dedicata ai formaggi artigianali gourmet curata da Elisa Argentesi già titolare dell’Enoteca Storica Faccioli di via Altabella : grandi prodotti caseari e vini naturali.

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Uno dei piatti di Darcy | Nasty Burger in via Saragozza | Osteria da Fortunata

C’è chi invece è già partito, come Darcy (dopo una lunghissima attesa) il nuovo ristorante di Dario Stagni e Cynthia Ravanelli (già Officina del Gusto e Osteria Fontana) al civico 10 di Strada Maggiore. Menù goloso e dinamico, materie prime di grande selezione, radicalmente legato alla tradizione con disgressioni contemporanee in alcune ricette, vini importanti, un’ampia cucina a vista con produzione in loco ed un ambiente ricercato di design di cui ben presto vi racconteremo. Gli spazi della loro ex osteria in via Fondazza sono stati rilevati da Jacqueline Cavicchi e Paolo Pedretti, altro tandem per il King Cole Club : ambiente curato che richiama le atmosfere retrò del proibizionismo, sala cocktail con miscelati all’avanguardia preparati dalla Cavicchi che vanta alle spalle esperienze blasonate e la cucina a cura del giovane Pedretti, ex Salotto prima di arrivare alla corte del bistellato Alfio Ghezzi. In carta tra gli altri trovate : uovo morbido, pan brioche al latte, crema di cavolfiore bruciato e polvere di cipolla arrosto; ditalini al farro Felicetti, brodetto di crostacei, gobetti e pioppini; risotto acquerello invecchiato, pecorino toscano, vaniglia Bourbon e salvia; coniglio farcito con salsiccia e paté del suo quinto quarto accompagnato con cipolla al forno e la sua salsa; cotoletta di barbabietola con la sua crema al Campari ed altri piatti estrosi. La cantina punta fortissimo sulle bollicine. In via Nazario Sauro difronte all’AltroSpazio ha già inaugurato l’Osteria degli Illusi, a cura di Max Princigallo (ex Osteria Contavalli, Teatrino degli Illusi, Margot) e Gennaro Amodio : osteria 2.0 dove la ristorazione (legata ad un menù italiano a prezzi economici con qualche piccola divagazione pensato dallo chef Michele Trieste) non è prevalente, c’è il cocktail bar aperto fino a tardi e l’arredamento, ad opera dello stesso Amodio. Sempre nei pressi del Mercato delle Erbe, su via Grabinsky troviamo invece la spritzzeria per lo spritz in oltre 15 ricette.  Ha raddoppiato Nasty, aprendo i battenti in via Saragozza : più coperti, locale contemporaneo e stiloso, servizio giovane e preparato, menù più corposo con nuovi smash burger, hot dog, pizze all’americana e birre artigianali. In via San Mamolo, nel primo punto vendita, ci si dedicherà esclusivamente al pollo fritto in tutte le sue declinazioni. In via Mazzini a breve si concretizzerà lo spaccio di spirits di Simone Grossi, SpiritoGiusto che nell’ultimo biennio ha distribuito in tutti i locali di qualità, amari artigianali e liquori di piccoli produttori, punterà ad un'offerta a 360° sul mondo dei distillati (rhum, soku, gin, cognac..) nella Spiriteca. Si dedicano a spirits e vini naturali anche i fratelli Stampini che dopo il primo spaccio nel Mercato Albani, approdano anche in via degli Ortolani col Sumo Bar, dedicandosi anche alla somministrazioneLo Zerocinquantuno continua ad espandersi rilevando perfino il Caffè de Paris di Piazza Minghetti, Casa Spadoni con la sua cucina emiliano romagnola prenderà il posto di Pummà in via Sant’Isaia, al 19 di via Altabella ha aperto Osteria Da Fortunata, insegna storica della capitale che porta avanti la lunga tradizione famigliare della cucina verace romana a Roma e Milano (con 4 punti vendita) ed ora anche a pochi passi dalle Due Torri. In Piazza San Francesco, restyling per l'amata Cremeria San Francesco : Barbara Poggi sarà affiancata dal marito Renato Trabalza, abilissimo chef della capitale per Barbara e Renato Maritozzi e Gelato. In via de Giudei 3 al posto di un Atelier, approdano le focacce e le farinate di ceci de La Slerfa, nelle varianti genovesi più iconiche e sfiziose senza strutto o grasso animale.

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Il titolare del Re Sole Luca Mazzoni assieme a Maradona | il team del King Cole Club

Nuovi chef approdano o ritornano nel capoluogo emiliano : l’ex campione di Masterchef, Maradona Youssef dirige un menù etnico ed internazionale al Re Sole Bistrot di via San Mamolo coniugandosi a cocktail e champagne; Andrea Astolfi (Convivial)consulente per la cucina di Casa Azzoguidi, spronando un menù ambizioso e sperimentale ricco di contaminazioni.
Raddoppia anche l’Enoteca I Pigri di Piazza della Pace, che replicherà il format in via Salvo d’Acquisto a San Lazzaro di Savena, con una nuova società rappresentata da Alessandro Bandiera,: cura nella scelta dei vini ed offerta gastronomica più amplia. In via Andrea Costa trovate la Pescheria Friggitoria a cura dell'Antica Osteria della Pace. Aprono due bar alle spalle di Piazza Malpighi : il Bar 12B di Biagio Arsena all’angolo tra via Portanova e via Testoni aperto dal mattino fino a sera con caffetteria e winebar, più avanti toccherà anche al progetto della consulente Niki Di Landa ; area di studio e co working, miscelazione e vini dal mattino fino all’orario aperitivo. Sull’etnico la novità è rappresentata da Fratelli Vietnam, il primo ristorante vietnamita in città è su via Broccaindosso, aperto da due fratelli di cui lo chef vanta già numerose esperienze in Italia e in Europa : i piatti più tipici e autentici del Vietnam stanno già riscontrando un successo notevole. In Piazza de Martiri è sorto il nono punto vendita di Crudo Contemporary Sushi, format internazionale che punta a variare ricette da tutto il mondo su roll e uramaky con un ampia offerta beverage : dai vini ai distillati. Sui colli il nuovo progetto di Jean Manfredini (reduce da anni alla cucina del Vecchia Roma), Gabriella Baglieri e Valentina Tacconi : il Ponte a Rivabella di Calderino predilige una cucina semplice e tradizionale legata ovviamente alle stagionalità richiamate dall’Appennino. Una preview anche dell'estivo : sui colli bolognesi gli spazi della Lumiera verranno gestiti da Comodo, traslocando l'estivo Comodo Hills dall'Eremo di Casalecchio ad uno dei ristoranti panoramici più conosciuti.
Su ciò che vi racconteremo prossimamente, anticipiamo un’apertura nei paraggi di via dell’Indipendenza molto ambiziosa, un nuovo ristorante di pesce ed un altro ritorno nei pressi della zona universitaria, oltre ovviamente al restyling dell'oramai ex Mercato Sonato in San Donato, su cui il Comune ha investito parecchio.

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