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un'idea di: Marco Salicini

 

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Si apre un 2024 che potrebbe offrire novità molto interessanti a Bologna, elevando probabilmente la caratura di molti format gastronomici all’interno delle mura e confermando, un tessuto sulla provincia, sempre più fitto e di qualità.
Partendo dal centro della città, c’è ancora poca chiarezza sull’oramai chiacchierato “chef stellato” (come citato dal Comune nel comunicato dedicato ai progetti speciali), che andrebbe a dirigere uno degli ultimi progetti speciali all’interno di Galleria Acquaderni. Se da un lato i rumors persistono su Filippo La Mantia (sta bazzicando recentemente a Bologna), dall’altro quest’ultimo è stato chiaro annunciando alla stampa di volersi dedicare esclusivamente a consulenze, dopo il definitivo addio dal Mercato Centrale di Milano. Il Comune stesso ha emesso poco prima di Natale una circolare in cui comunica l’approvazione di Botlé in via Marsala 13/c, proprio affianco al Marsalino : il progetto offre un nuovo modello di negozio di vicinato che non si limita solo alla vendita dei prodotti, ma vuole essere un punto per la promozione della cultura enogastronomica della città e della regione. Inoltre è prevista la collaborazione con la manutenzione e il decoro degli spazi attigui, in particolare per quanto riguarda la pulizia dei muri. Oltre a ciò, è stato evidenziato il dietrofront per il nuovo punto vendita de Il Forno di un Chicco, che rientrava sempre nei progetti speciali mentre per la complessità del progetto stesso rimane in stand by il Teatro Romano, coordinato da Lara Balboni e da Carrefour, si parla di fine 2024.
Tutto tace al momento su ciò che la famiglia Vacchi vorrà fare nelle ex mura del Pappagallo in Piazza della Mercanzia, nel frattempo i detentori del prestigioso marchio, Michele Pettinicchio ed Elisabetta Valenti hanno presentato alla città anche il bar adiacente alla Bottega di via Marconi, in cui deliziarsi con una colazione a base di raviole, biscotti burrosi, pinza e crostata o di un aperitivo con la partecipazione nei weekend del bartender Celestino Salmi (ex Gamberini, Re Sole e Locanda Celestiale)ed i suoi cocktails classici ed internazionali.

angolo b pappagallo
I ragazzi dell'Angolo B che apriranno un'osteria con cocktail bar al posto del Caffé Santangelo. I titolari del Pappagallo rilevano il bar adiacente alla bottega.


Bologna Città della Pizza è uno slogan che assume sempre più credibilità : sono addirittura tre le nuove aperture di rilievo. In via Santo Stefano approda Gino Sorbillo, uno dei pizzaioli napoletani più famosi al mondo, rilevando le mura di Vasinikò, la linea già preannunciata avrà un focus regionale, in cui il noto pizzaiolo lancerà la pizza al ragù. In via Goito, ha già chiuso i battenti Il Banco del Vino, apprezzato in tutti i questi anni per la particolarità dei suoi impasti fragranti e la scelta dei vini : al suo posto c’è Span, per molti la pizza napoletana migliore del momento in città, che sfiderà se stessa con il terzo punto vendita. Ma non è finita qui. Berberè colpisce ancora e rileva Fourghetti in via Augusto Murri : il ristorante gourmet come preannunciato si trasferirà a Milano da Marzo mentre l’ascesa dei fratelli Aloe prosegue dopo le aperture a Castel Maggiore, Petroni, Saragozza anche vicino allo Sterlino, per quello che si preannuncia un locale bellissimo. Inoltre con la medesima gestione, poco più in là è ripartita dopo anni di fermo anche Lampadina Pizza e Cucina. Restyling per un’altra delle pizze più amate dai bolognesi : Donna Sofì a Casalecchio di Reno ha rinnovato gli spazi, puntando tutti i lunedì sul nuovo cocktail bar che fungerà da pairing ispirazionale per gli impasti eccellenti del team di Emanuele Negri. A San Lazzaro invece, Pizzeria 40068 è l’ultima creatura di Lorenzo Nannetti, le mura sono quelle dell’indimenticabile Pizzeria Tomi e la pizza ovviamente rimane protagonista, al fianco di un bistrot che punterà su drinks e musica. In via Amendola, Thiago a Mare prende il posto della lunga gestione “I Re di Napoli” mantenendo il menu incentrato su pesce e pizza.
Sentaku, che è stato pioniere del Ramen a Bologna (oramai ne stanno aprendo a dismisura) ha inaugurato il nuovo punto vendita al posto dell’ex Foodies, sotto al portico di via Marchesana. Un Izakaya con autentici piatti giapponesi ed il cocktail bar che con nuove ricette, racconterà nel bicchiere la liquoristica orientale e non solo, grazie agli input di Niccolò Ribuffo, fresco dell’esperienza come manager e gestore da Flor, impegnato in questa avventura metropolitana al fianco di Alessandro Musiani.
In via San Mamolo cambia vesti l’hamburgeria americana Nasty che diventa Farcito : un forno notturno modello 2.0 dotato di un’ampia proposta di sfiziosità dolci e salate (pizzette, sfilatini, focacce, donuts, bomboloni, brioches..) mentre smash burger, hot dog e pollo fritto continueranno ad essere serviti nel punto vendita di via Saragozza.
Ambiziosa la nuova e futura apertura della Trattoria Da Me : da anni Elisa Rusconi è affermata tra i ristoranti di cucina bolognese più in voga e gettonati del centro storico, ponendo l’attenzione sull’artigianalità e l’autenticità della cucina locale grazie all’apertura della bottega di pasta fresca, proprio nel negozio adiacente al ristorante. Il successo ha dato i tempi e gli stimoli giusti per lanciarsi su una nuova avventura direttamente in via D’Azeglio, per approcciarsi ad una cucina più creativa, grazie alle competenze e alla brillantezza del nuovo chef Marco Meggiato (ex Antica Trattoria del Reno).A proposito dell’Antica Trattoria del Reno, i tempi sono più che maturi per il patron Enrico Bigi per offrire alla città un nuovo ristorante, capace di mantenere l’approccio utilizzato per la carne, anche sul pesce : si parlerà di brace, fuoco e dry aged, chiudendo il cerchio. Gli spazi sono quelli dell’ex Ristorante Sabbia di Mare in via delle Borre, un locale elegante dotato di un bel cortile estivo, l’apertura è attesa per metà febbraio.

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Il nuovissimo Sentaku Concept. Uno scorcio del nuovo speakeasy di Volare, in via Belvedere.

 

Volare, una delle aperture di maggior seguito degli ultimi anni, amplia il suo cocktail bar aprendo nel negozio adiacente, uno speakeasy. Atmosfera retrò e nostalgica interconnessa all’identità di Volare, un tavolo conviviale da dieci persone davanti al banco in cui recarsi su prenotazione per degustazioni speciali a tema che vedranno protagonisti liquori, distillati, vini pregiati e poco commerciali, unitamente a materie prime e prodotti gastronomici selezionate ed un servizio dedicato, cucito ad hoc.
Trasloca anche il Ristorante Enoteca Da Lucia : dopo anni di successo e apprezzamenti in via dei Falegnami, la titolare Luisa Leone continuerà con il suo menù creativo su viale Antonio Silvani, rilevando gli spazi dell’ex Vivo RistorArte, già un tempo La Pignatta. In Piazza San Martino debutta il nuovo bistrot del Lime Bar con cocktails e cucina, promette benissimo il nuovo progetto dei ragazzi dell’Angolo B che nei primi mesi del 2024 si sposterà al posto del Caffè Santangelo davanti a Piazz San Domenico, proponendo un’osteria bolognese che darà spazio anche al cocktail bar, approfittando dell’ingresso in società di Alessandro Silivestro, storico barman di Ruggine. Il Caffè Santangelo invece si concentrerà esclusivamente sulla cucina bolognese “to go” in via Castiglione. L’Antica Salumeria è il format lanciato dalla famiglia Morabito, che recentemente ha ripristinato il ristorante Benso affidandolo alla guida dello chef Corrado Parisi. Salumi e panini distribuiti in tre punti vendita strategici della città, tra via D’Azeglio, Oberdan e Rizzoli. In via Nazario Sauro 23 a, l’ex Bocconcino si trasforma in Cemento : cocktail bar con cucina e tanta musica dal vivo di ogni genere. Si mantiene attivo l'imprenditore Giovanni Favia, dopo la sofferta cessione di PianoPiano che è fin da subito ripartito con la consulenza al bar del bartender Francesco Trimigno, proprio laddove c'era l'Emporio 1920 ora c'è Vamolino, il fratello minore di Vamolà. Siamo in via dei Poeti e la pasta fresca artigianale è tra i punti di forza del menù, fornendosi dal laboratorio di produzione propria Vamolab da poco aperto tra via Mascarella e via Zucchini.
La riqualificazione del Giardino Fava, passa anche attraverso lo street food bolognese dei noti chef Ivan Poletti e Daniele Simonetti. All’interno del parco che offre una programmazione culturale e sportiva, il chiosco in legno Zigo & Zago : in menù le crescentine artigianali faranno da regina ma non mancheranno tortellini, panini col lampredotto, panelle, arrosticini ed insalate, dal mercoledi alla domenica nella fascia oraria 10-21.
A proposito di riqualificazione, anche Piazza Aldrovandi è in totale fermento, rientrando nelle attenzioni del Comune e di molteplici attività enogastronomiche. L’ultimo chiosco neofita è quello di Polpette e Crescentine che preparerà le sue specialità assieme ai cocktails del bartender Salvatore Castiglione.

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Il chiosco Zigo Zago. La nuova apertura di Mortadella Lab.


In centro ci sono altri svariati movimenti : in zona Universitaria a Largo Respighi, QCorner si occupa di coprire tutta la fascia, caffè-brunch-bakery-drink e cena, puntando su fornitori e materie prime locali e artigianali dall’azienda agricola di proprietà; Arsura in via della Grada 2/2 è il nuovo cocktail bar, focalizzato anche su birrette artigianali, vini e specialità gastronomiche calabresi e mediterranee; in Strada Maggiore 32 poco prima di Natale ha aperto Vittoria Pasticceria Modicana, con le tipicità dolci e salate siciliane, il CapoNord bar "istituzionale" di via Agusto Murri riparte con una nuova giovane gestione, coordinata da Matteo Pieraccini patron dell’Osteria Il Moretto e Pepperoni che rinfrescherà la proposta ed il locale mantenendosi come bar prevalentemente diurno per pranzi, colazioni e primi aperitivi. Il Ramen come anticipato pocanzi, è in netta espansione : al fianco di Sentaku come scritto nell’articolo precedente ha aperto Bon Ramen con cucina a vista, in via San Felice 63b è la volta di Kung Fu Ramen, in via Giuseppe Mazzini un altro locale specializzato nei noodles avvolti dal brodo giapponese.
Mortadella Lab con i suoi panini alla mortadella ed ingredienti selezionati è uno dei food corner che nel capoluogo recitano numeri e file da capogiro. Dal primo piccolo punto vendita in via de Monari, ecco che è stata avviata la seconda avventura in Via San Vitale 4F a cui ne seguiranno ulteriori.
Novità importanti invece per la provincia bolognese : un ristorante storico come il Canè a Dozza, trattoria per anni seguita e segnalata dalle guide è in procinto di partire con un nuovo corso, affidando la cucina al giovane Andrea Serafini, per anni alla brigata dello chef Giraldi a Villa Abbondanzi (Faenza) che imposterà un menù dallo sguardo contemporaneo. A Imola invece il bando dell’ex bar del Bacchilega sarà la nuova sede del pasticcere Sebastiano Caridi e sempre nel suolo imolese, dopo la nuova gestione dell’Osteria del Vicolo Nuovo (segnatevelo), una proposta di pesce propositiva e di qualità è garantita dal Fiskebar Linea 22. Contemporaneità, crudi di selezione e tradizione marinara, affidata agli chef Raffaele De Martino e Matteo Coralli.

 

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