un'idea di: Marco Salicini
"Tutti noi musicisti, fino alle 3 e 4 di notte ci ritroviamo all'Agnese delle Cocomere. Sembra di essere al Festival Bar" questo confidava l'indimenticato e indimenticabile Lucio Dalla a Vincenzo Mollica qualche tempo fa ai microfoni della Rai. "L'Agnese" poi è diventata una canzone, più che una finestra uno squarcio di cielo nel cielo, cantava proprio il bolognesissimo cantautore all'interno del suo album "Luna Matana" nel 2001. Della tanto compiata bolognesità, pluricompianta da Francesco Guccini (altro illustre cliente del chiosco di Piazza Trento Trieste) oggi in giro c'è poco: sono cambiati i tempi, sono cambiati gli usi e i costumi, si sono irrigiditi i permessi e le Istituzioni. L'Agnese però è riuscita a creare attorno a quella cupola, tra i rami e i parchi della raggiante Trento Trieste, uno spazio senza tempo, dove la fontana a forma d'Anguria diventa San Luca e dove fino a tarda notte, nelle bollenti serate d'Estate è sempre possibile fermarsi a chiacchierare, parlando un po' di tutto e ben volentieri di niente, assieme alla famiglia Santini. L'Agnese, vispa e sorridente novantenne, di tanto in tanto continua a visitare un luogo che un tempo era una semplice baracchina (fino al 1970 in via delle Fragole) fornita di un motore sociale sorprendente e scoppiettante e che oggi è invece un chiosco comodo e arioso dove poter scegliere tra un vasto e generoso parterre di frutta, gelati, frullati e molto altro ancora. Bologna è cambiata, moltissime gestioni hanno mollato il colpo passando di mano in mano ma la famiglia Santini invece non ha mai avuto ripensamenti. Dal figlio Roberto al nipote Diego, la spontaneità, i sorrisi e la ritmica non sono mutati di un verso. Andrea Bocelli, Biagio Antonacci (che gratuitamente ha celebrato il 30esimo compleanno del chiosco esibendosi), Alba Parietti, Gianni Morandi, Luca Carboni, Andrea Roncato, Cesare Cremonini, Patti Pravo, una miriade di sportivi, politici e personaggi del mondo dello spettacolo non fanno a meno di rilassarsi tra i tavolini e i divanetti del chiosco ultra quarantenne. Tempio di gossip, spetteguless, biassanot e indiscrezioni, Diego le ha viste proprio tutte, lavorando al chiosco fin dai nove anni. Nelle sere d'Estate trovare un tavolo è quasi impossibile, affermiamo quasi perché dopo anni di lavoro e di gestione, lo staff è pronto a tutto: i tavoli nascono come funghi e il personale arriva fino alle dieci persone. Stare al passo coi tempi però diviene fondamentale, ed ecco perché oltre alle coppe di frutta con gelato artigianale, yogurt, corn flakes, smarties e cioccolata oggi vengono serviti frullati, estratti, centrifugati anche d'asporto o take away. L'anguria può trasformarsi a forma di pizza rivestendosi di frutta esotica, la piadina artigianale s'infarcisce di prosciutto, stracchino, pomodoro e rucola, le crepes sono dolci o salate, le banana split un peccato di gola. L'Agnese oggi fa anche le pizze (con una proposta gourmet e accostamenti originali alla Ranzani), hamburger di vario tipo, insalate miste, cotolette e i primi bolognesi, che a dirla tutta non potevano mancare :" I primi (tagliatelle, tortellini..) vengono tirati al mattarello. La nostra piadina sottile viene prodotta a Riccione, quella spessa a Ravenna. Per l'aperitivo serviamo taglieri di salumi e formaggi (parma DOP stagionato 24 mesi, mortadella bologna, squacquerone della fiera romagnola) mentre le crescentine e le tigelle sono rigorosamente artigianali. La frutta è a kilometro zero e viene reinventata in mille sfaccettature, siamo inoltre attentissimi a tutti i tipi di clientela: lo zucchero può essere sostituito con la stevia, lo sciroppo d'acero o il miele, il latte è sia di soia che di riso e avena. Serviamo i cocktail senza sciroppo e con prodotti premium tra cui spicca il vero Mojito Cubano secondo ricetta" ci confessa Diego Santini.
La bolognesità non si è persa, si è solo fermata; in Piazza Trento Trieste.