un'idea di: Marco Salicini
Etichettare Salumeria Bologna come una bottega sarebbe riduttivo. Salumeria? sì ma non proprio, ristorantino? ancora non ci siamo. La nuova creatura di Via San Mamolo 31/b è uno scrigno di piacere e di piaceri, il tripudio del convivio amerei decifrarlo. E' una splendida giornata primaverile, Bologna si sprigiona in tutto il suo verde, che grazie al cielo ancora oggi protegge, caratterizza e rasserena la zona che interseca i Giardini Margherita con Via San Mamolo. Forse è arrivata Mary Poppins: vi ricordate quel tornado di gioia, speranza e positività che nel lontano 1964 invase e rivoluzionò la lugubre villa dei Banks? è quello che io stesso ho avvertito nella pausa pranzo di oggi, quando mi sono addentrato all'interno e all'esterno della nuova Salumeria. Una via San Mamolo che di giorno tace troppo, una San Mamolo piuttosto stanca e abbacchiata, risollevata solamente alle ore notturne quando al Re Sole schioccano champagne o al Moretto pinte di birra. Salumeria Bologna apre i battenti alle ore 8.00 e momentaneamente poco prima di un tramonto sempre più primaverile, le serrande si chiudono intorno alle 18 (ma verso fine mese, state pronti perché si proseguirà con gli aperitivi e le cene). Un omaggio a una Bologna meritevole di salumi, prodotto dignitoso e tipico della nostra terra. E' troppo facile svendere e propinare prosciutti e affettati, il culto va screditandosi generando confusione e appiattamento. Grazie a una gestione e un servizio giovane, volenteroso, determinato e pimpante, Salumeria Bologna estrae le frecce del suo arco per arrivare dritto al palato, limando anche il cuore della clientela. L'ingresso presenta una sala moderna e luminosa, ricca di una bella gamma di prodotti tipici della regione e dei dintorni, diffondendo freschezza e sincerità grazie al vistoso banco espositivo e all'adorabile cucina a vista. Il prodotto di punta, ci raccontano è la vacca bianca modenese: se la ricordano bene le àzdore durante i lavori agricoli, mentre oggigiorno diviene una prelibatezza di nicchia: esaltata da un latte più grasso, ottiene tutta la sua potenza nel parmigiano stagionato 30 mesi o nel "Furmai di Vacca" prodotto e sempre fresco direttamente dal "Caseificio di Zocca". I compagni d'avventura sono tonici, compatti, morbidi, intensi, friabil, rustici e affini: dalla caciotta mista dell'abbazia, al pecorino dolce o dei colli bolognesi, il formaggio "Tre Latti Valsamoggia",la fontina valdostana, il gorgonzola dolce "dop", l'asiago "dop", il formaggio di capra alpina o di mucca bianca, bufala campana, toma piemontese e pecorino di fossa (per citarne giusto alcuni). La rosacea vista frontale s'infiamma tra il rosso del culatello di Zibello DOP, il cappone farcito, il guanciale, la carne salada, il cotto di praga, roast beef, salame rosa, prosciutto cotto d'eccellenza, bresaola igp, ciccioli montanari, pancetta affumicata, lardo in conca, speck igp. Corte d'Aibo, Spalletti, Tramin alcune delle etichette predominanti sui vini: Pignoletto, Chardonnay, Sangiovese, Lambursco, Lagrein, Ripasso Valpolicella , qualche bolla come Prosecco DOGC dei Colli del Soligo o Franciacorta Brut Cruve di Monterossa, affiancati da un buon elenco di birre artigianali (Porter, American Pale Ale, Tripel, Weissbier). Patè, confetture, succhi biologici e tanta pasta fresca e ovviamente il pane, identificato in tutte le sue sfaccettature di freschezza e croccantezza.
PAUSA PRANZO
Tavolini in legno, rivestimenti decorativi in pietra, mosaici d'art decò sui pavimenti, lampadine a led emanano luminosità e karma nella rusticità dei salumi appesi e bottiglie d'esposizione. Un ambiente comfort e limpido capace di strizzare l'occhiolino alla semplicità. Il nuovissimo dehors s'affaccia sulla strada, la brezza ambientale dei dintorni è una manna dal cielo durante le afose giornate primaverili/estivi, senza dimenticarci che ci troviamo a due passi dal centro storico. Il numero di coperti è limitato, un indice di cura e armonia che spazia dal servire il cliente con un entrè nuova di giorno in giorno e una macedonia offerta a fine pasto, a una semplice sosta d'asporto o punto vendita.
I taglieri presentano diverse versioni: il "classico" servito con salumi misti e formaggi, quello dell'orto per i vegetariani (quiche lorraine alle verdure, ricotta fresca, mozzarelline, olive di cerignola) per i palati più affini la combo patanegra e franciacorta (prosciutto patanegra tagliato a mano) ma anche piatti freschi come bresaola rucola e grana, roast beef e caprese, accompagnati dal pane caldo. I panini sono sostanziosi, rustici e famelici: prosciutto cotto, funghi e salsa rosa/ salame, provolone dolce, misticanza e cialda di parmigiano / crudo, stracciatella, insalatina, pomodoro e granella di nocciole / pancetta, fontica, rucola e patè di carciofi.. giusto per citarne alcuni. I prezzi variano dai 5 ai 6 euro per i panini e dai 10 ai 25 per i taglieri, dagli 8 euro i piatti freddi.
Salumeria Bologna è un'informale sosta tra amici post lavoro, una pausa pranzo veloce e appetitosa, un panino da portare a scuola, un angolo gastronomico per sbizzarrirsi tra le mura domestiche o semplicemente un calice di vino: bolognesità istantanea.
SALUMERIA BOLOGNA
Via San Mamolo 31/B