un'idea di: Marco Salicini
Giusto un paio di mesi fa, azzardavamo e selezionavamo una serie di proposte ideali per mangiare bene all'aperto. Durante questo periodo abbiamo scoperto nuovi luoghi e ripercorso vecchie mete. In Estate il fascino atmosferico di una cena non ha eguali e quindi eccoci a raccontarvi una mirata e sempre appassionata selezione di ristoranti, orti, agriturismi e spazi suggestivi ed esclusivi da provare con l'avvento della bella stagione.
BOLOGNA CENTRO
Quando le temperature aumentato e l'afa esplode, il centro bolognese viene spesso accantonato. C'è da dire che tutti i mattoni di storia capaci di ipnotizzarci e proteggerci durante gli inverni gelidi, assumuno sfaccettature e contorni totalmente differenti.
Scaccomatto agli Orti dove in via della Braina (alle spalle del Liceo Galvani di via Castiglione), fiori, alberi e un cortile brillante e accogliente si prestano alla grande per una cena romantica degna di nota. In cucina lo chef Mario Ferrara, un nome prestigioso in città che ogni Martedi, Giovedi e Sabato organizza un menù fisso a 50 euro (7 portate in cui a dominare sono i sapori del mare e i profumi degli ortaggi), anticipato da incontri tematici con pionieri e nuove leve prodigiose della cucina regionale (che spesso mettono becco nel menù, in continua evoluzione).
Da Maro Il mare continua a annaffiare la città, Maro e le sue radici siciliane promuovono il pesce mediterraneo sulla griglia a vista, nell'arena orfeonica che tanto riprende quelle atmosfere e sensazioni intatte, delle cittadine sicule più folkloristiche.
Bartolini - Osteria del Gran Fritto Dalla Romagna a Bologna : Stefano Bartolini è uno dei grandi maestri e pioneri dei mercati ittici romagnoli. Il giardino dei platani di piazza Malpighi è tanto semplice quanto unico e seducente. Il suo amore con il pesce povero non ha mai fine: oltre al famosissimo fritto, sardoncini e tagliolini alle vongole, calamari e spiedini vengono proposti in abbondanza secondo ricette tradizionali e puntigliose.
Piazza Santo Stefano e Piazza Malpighi Tanto scontato quanto incredibile. Piazza Santo Stefano è la piazza più suggestiva di Bologna. Dopo (troppi) anni in cui la ristorazione ha vissuto toni turistici e arcaici, nuove proposte con tanto di tavolini all'aperto hanno illuminato questo spazio preziosissimo. Camera con Vista Bistrot : difficile uscire dai suoi interni eleganti e pregiati, arricchiti di antiquariato e forti richiami d'impatto ai salotti francesi più lussuoli. In cucina c'è fantasia e un'intuizione particolare dedicata ai contorni e agli abbinamenti, poi i cocktail pirotecnici (selezione dignitosissima di Whiskey, Vermouth e non solo). Un format simile ma decisamente più allegro e informale lo ha addottato pochi metri piu avanti l'Osteria Agricola e Vitale, menù più semplice ma non banale, cocktail bar in grande fermento.
Poi c'è Piazza Malpighi, altro punto strategico e sensazionale. I tavolini all'aperto di Casa Minghetti e San Silvestro in Cantina divengono quasi elittari. Un cocktail per l'aperitivo prima da Minghetti (barman qualificati e creativi) per anticipare una cena più che dignitosa dai ragazzi di San Silvestro in Cantina : tra crescentine e affettati, tartare, picana, cotoletta alla bolognese, l'ottimo filetto e il sorprendente mascarpone.
VIVO nonché l'ex Caffè Biavati di Porta Saragozza (che è partito fortissimo!). Un locale che da sempre mi ha affascinato ma che probabilmente peccava di una gestione stimolante e innovativa. Dall'aperitivo al cocktail dopo cena, grazie all'estro incredibile di Fabio Arlotti che dal 1 Settembre metterà a disposizione la sua notevole esperienza (campione del mondo nel 1999) con tecniche di miscelazione avanzata. E' il nuovo progetto (e che mossa) imprenditoriale di Vincenzo Vottero, oramai nell'olimpo degli chef nostrani e non solo, grazie a una cucina creativa, precisa e fantasiosa condizionata dalla strepitosa armonia delle materie prime e dalle tecniche di cottura straordinarie. Il cortile estivo è un'oasi piacevole e divertente, addobbato con arredi imprevedibili, distribuiti alla perfezione negli spazi.
Terrazze L'esclusiva vista panoramica della terrazza dell'Hotel Touring incornicia Bologna in maniera incredibile. E' possibile godersi dello splendido panorama dall'alto di via de' Mattuiani sorseggiando e stuzzicando un aperitivo (prezzi dai 15 ai 25 euro). Da non perdere di vista nemmeno il catering della terrazza del Teatro Comunale, la terrazzina botanica di Bottega Portici sotto le due torri (aperitivo con tagliere di affettati) o le degustazioni enologhe offerte dall'alto del prestigioso Majestic Già Baglioni.
JAZZ Il Jazz sotto le stelle è anche a Bologna. Nella stagione di punta per l'annuaria e arcinota kermesse di Porretta, via Mascarella diventa area pedonale. Sinergia totale per la Cantina Bentivoglio, Bravo Caffè e Moustache che con i loro tavolini all'aperto, i loro menù, le loro cantine e distillati accompagnano la rassegna "Il Salotto del Jazz". Poi c'è l'Hotel Relais Bellaria, situazione più elegante con cena a bordo piscina (35 euro, 8 portate a cura del ristorante "Corbezzoli") esaltata dal concerto dal vivo.
FUORI CITTA', COLLI BOLOGNESI
La proposta dei colli bolognesi è piuttosto risicata. Oltre ai soliti riferimenti, come l'Osteria dal Nonno (crescentine e tigelle) in cui la vista panoramica fa da padrona, o il galletto ruspante della Trattoria Monte Donato (con semplice ma piacevole veranda estiva), spunta qualche nuovo e interessantissimo consiglio. Parliamo di Adeguati, il nuovo spazio di Cesare Marretti che rileva l'ex Scimmia e Antica Grotta, trasportando il suo arredamento schizzofrenico e vulcanico (lampade appese, ombrelloni flu, pareti piutturate e biciclette in ogni dove) sui colli bolognesi. Cucina come sempre a fantasia dello chef, personaggio davvero unico e imprevedibile in città, prezzi come sempre onesti (pesce o carne a scelta, abbinamenti esotici e mai banali) e c'è anche la pizza al forno a legna. Ha fatto il "Boom" il Podere Riosto, situato nei pressi di Pianoro. Le sue cene in vigna lasciano col fiato sospeso, menù rustico in continuo fermento (dalla carne argentina, alle crespelle, crescentine, porchetta, crostoni e dessert, 35 euro a persona), spesso e volentieri l'azzeccatissimo accompagnamento musicale elettrizza l'atmosfera bucolica. Impossibile non citare un contesto più elegante come La Bottega di Franco, uno dei ristoranti esteticamente più affascinanti della città grazie alla sua cura maniacale per i grandi lampadari, lo shabby chic e il total white, capace di cambiare faccia con stile anche in Estate. Un ampio e arioso giardino raffinato, godevole sia in gruppo che in coppia. Cena anticipata o posticipata dal talento del bartender Enrico Scarzella, sempre in grado di sorprenderci con i suoi cocktail pirotecnici. In cucina oltre a qualche classico della tradizione bolognese, non manca l'equilibrio e l'armonia nei piatti a base di pesce e poi quel cestino del pane davvero senza eguali. Cash'In è lo spazio a km 0 di Parco Cavaioni. Tra serre, orti e tantissimo verde, la proposta è fresca ma ristretta, da segnalare l'aperitivo a buffet a 15 euro. Per respirare un po' di sana e godereccia aria romana, ci stavamo giusto per scordare de Trattoria del Volo a Vela: l'Accademia der Cacio e Pepe , capitanata da Gianni Cavola. Un cortile ampio e ospitale, ideale per passare una cena in compagnia con gli amici tra le radure di Zola Predosa: da provare i veri tonnarelli cacio e pepe, le fettuccine col sugo di castrato, i bombolotti alla gricia o alla carbonara (piatti gustosi che ripercorrono molto bene la tradizione capitolina) poi le freschissime invenzioni della cucina, come la lasagna romana (fiori di zucca, provatura e alici, pomodori demisec in salamoia di basilico), le zucchette ripiene con vellutata di pomodoro e chips di crudo + patate al forno con timo e rosmarino, l'infiorata, oltre all'immancabile porchetta d'arriccia, l'abbacchio e ulteriori tipicità addobbate e colorite con le verdure fresche di stagione. Infine a Castel Guelfo occhio alla Locanda Solarola, maniero ristrutturato (con ampio giardino rinfrescante) che recentemente ha subito le ottime influenze partenopee di Luca di Massa e la sua VERA pizza napoletana (che ancora dobbiamo provare ma ci dicono essere la migliore della città).
Da sinistra: Adeguati di Cesare Marretti, Cash'In a Parco Cavaioni e il Podere Riosto a Pianoro.
La Bottega di Franco in via Agucchi +39 Locanda Solarola Trattoria Volo a Vela : l'Accademia der Cacio e Pepe
APPENNINO E PROVINCIA, QUALCHE SUGGERIMENTO
Ho riflettutto a lungo se inserire in questo articolo le proposte inerenti all'appennino o meno. Il perchè è semplice, rischierei di non fermarmi più. Gli spazi in provincia danno proprio il meglio di sè con l'avvento della bella stagione, i polmoni si riossigenano e le atmosfere montanare predominano con i loro boschi, la loro flora e i loro vigneti. Da Savigno a Monteveglio, senza screditare San Lazzaro ( La Taverna del Farneto e Sale in Zucca hanno ottimi open space e meritano citazione), Pianoro (l'agriturismo Cà Quercia Buca o la giovale Casetta Magli)e ulteriori province. Ecco quindi una breve personalissima selezione, mi scuso anzitempo se ho tralasciato qualcuno (ho tenuto conto del rapporto qualità-panorama) e sprono i lettori ad approfondire le zone dell'appennino bolognese, dove la proposta è estesa ed il rapporto qualità-prezzo migliora. Apro ricordando a tutti di Amerigo -ristorante- bottega con camere letto personalizzate (via Marconi a Savigno), il leader dell'appennino bolognese giustamente premiato dalla stella Michelin. Un luogo che però mi permetto di consigliare soprattutto con l'avvento della stagione invernale, grazie alle atmosfere speciali davvero indomabili. Qui c'è tutta l'eccellenza del territorio, dal tartufo, alle grappe, alla cacciagione, salumi, formaggi, confetture e molto altro ancora. Una ricerca culinaria davvero encomiabile.
Agriturismo Mastrosasso in via Scardazzo a Savigno nel bel mezzo del verde di una provincia preziosa, promotrice del tartufo e non solo. In cucina il talento cristallino di Irina Steccanella, reduce dall'esperienza con Bottura alla Francescana. Tagliatelle al ragù, tortellini, tortelloni e tigelle con pochi eguali, cotoletta alla bolognese e spuntature di maiale tra i secondi. Porzioni precise ed equilibrate, gusto intenso, presentazioni ordinate; la cantina è un orgoglio per i vignaioli locali.
Antica Hostaria Della Rocca di Badolo A Badolo un punto strategico per godere di un panorama mozzafiato. Atmosfere montanare accompagnano una cena promotrice dei prodotti freschi e locali. Tartufo, funghi, formaggi, cacciagione e pasta rigorosamente fatta in casa (come i dessert), ottimi salumi del territorio, bella selezione di grappe, distillati e liquori.
Antica Trattoria La Piazza (Via Piazza 6, Montorio di Rioveggio). Tra le immense radure verdi di Rioveggio, una vista naturalistica mozzafiato a pochi km dall'uscita della tangenziale esalta il locale di riferimento nel comune di montagna bolognese. Un menù ricco di tipicità del territorio, pasta tirata al mattarello (strozzapreti coniglio e melanzane, maltagliato al gorgonzola con fiori di zucca e speck, gramigna al pesto di rucola con ragu bianco e cipolla) stinco, petto di faraona e carni succulente tra i secondi, imperdibili le torte del giorno tra i dessert. Possibilità di alloggio, servizio ospitale, qualificato e gentile.
La Taverna del Cacciatore è un'altra perla prelibata del nostro Appennino. Ci troviamo a Castiglion dei Pepoli, dov'è possibile sentirsi padroni delle scene, godendo della natura dall'alto. In cucina c'è Lucia Antonelli che non ha di certo bisogno di presentazioni. Il suo tortellino pluripremiato è imbattibile, cosi come la sua tecnica alla sfoglia. Dai primi, alla cacciagione e selvaggina tra i secondi. Tartufo e funghi sempre freschi quand'è stagione, dessert morbidi, golosi e taglienti. Un'esperienza davvero da provare e riprovare.
Chiude questo lungo ma essenziale capitolo Nuova Roma in via Olivetta a Sasso Marconi. Lunga veranda estiva rinfrescante ai piedi delle montagne. Menù esaustivo, ferratissimo sulle carni (grigliate, costine, tagliate, salsiccia, filetti da abbinare con funghi freschi). Primi piatti esorbidanti, pasta fresca e curvilinea, condense e sughi gustosissimi, tris di polenta memorabile, tartufo grintoso. Cantina dei vini da apoteosi, ferratissima sui produttori limitrofi e non solo.