un'idea di: Marco Salicini
Goodbye Summer e la stagione autunnale delle Due Torri è pronta a prendere il via. Chiude pian pianino il sipario un anno importante e rivoluzionario per Bologna, gonfia di ristoranti e localini come non mai, dove tra Armani Cafè, VIVO, La Bottega Portici a Palazzo Bega e la prossima grande apertura di FICO (se li citassimo tutti, lo spazio non basterebbe), cibo e beverage hanno fatto da padroni. Si avverte fin da subito il colpo d'occhio insignito nella nuova Piazza Santo Stefano, ai più oggetto di architettura e storia piuttosto che di vissuto e sociale ma è bastato solamente uno dei primissimi week end di settembre per comprendere che tra i cocktail e gli schiamazzi di Agricola & Vitale, l'atmosfera mondana di Camera con Vista e gli spiedini di STIX, la movida ha preso regolarmente piede nel luogo più carismatico della città.
Un rapido passaggio attraverso la diffidente ma impeccabile Corte Isolani per capire che anche qui le cose sono cambiate : ha aperto Seta il nuovo sushi dagli arredi minimali e contemporanei, pronto a puntare fortemente sullo schema "temakinho" abbinando il pesce crudo ai cocktail. Impossibile tralasciare il nuovo e a quanto pare avvincente volto che ha assunto lo storico Pappagallo in piazza della Mercanzia, un tempo meta preferita dei grandi attori e musicisti internazionali, oggi bistrot, salumeria e tradizione (in parte rivisitata)all'interno di un locale moderno, frizzante con meravigliosi e fiorenti salumi a vista. In via Manzoni, nel silenzio più totale, quest'Estate è nato "I Conoscenti - Cocktail e Cucina", dietro al progetto la supervisione di Alberto Faccani, chef stellato del Magnolia di Cesenatico : sua l'impronta di una cucina gourmet e salutare, specializzata in tipicità vegetariane ma allo stesso tempo senza rinunciare a ottimi taglieri di salumi, all'interno di un contesto classico e poetico.
Sarà interessante capire e scoprire come risorgerà La Scuderia di Piazza Verdi, passato nelle mani di "You Can Group" e Giorgio Passeri. Si darà importanza alla cucina, aprendo la collaborazione con "Il Tortellino" di via Cesare Battisti (street food bolognese), non mancheranno centrifugati, estratti e cocktail a cura del fermation bar; insomma un biglietto da visita tutto nuovo per gli studenti che avranno a disposizione un point de vue caratterizzato da un concept più tipico e sano, dimenticando per un attimo i cicchetti a un euro e i tranci di pizza take away. Propone aperitivi ma anche pranzi, Rodolfo il bar nato nelle giornate più afose, alle spalle della torre Asinelli, in via Caldarese. Dalle soffici colazioni al mattino (pancake, muffin, torte, brioches..) ai pranzi molto fast, presentati in barattolo o attraverso le dolcissime cassettine in legno (riguardo per la clientela vegetariana e al contempo per la sfiziosità): piadine, filetto di pollo in tazza, basmati o venere al curry con salmone o gamberi, bagel, sandwich di segale e molto altro.
Durante l'estate mentre i bolognesi erano alle prese con le ferie e la città meravigliosamente vuota, in via San Felice è partito il nuovo progetto di Alessandro Costernaro e Silvia Floris: Mallo Cafè Restaurant.
Dopo Radici di via San Vitale e Pizzeria Oliva, siamo pronti a scoprire le nuove ricette vegetariane e vegane da abbinare con l'appassionante selezione vinicola regionale. La ricerca e l'attenzione per i prodotti sani e coltivati restano alla base della mission gastronomica. Brioche naturali, cocktail energizzanti e i piatti della cucina (qualche idea? gnocchetti pistacchio e rucola, frittata di ceci, rigatoni di Gragnano trafilati al bronzo, pomodoro fresco, basilico, mille foglie di zucchine e pomodori delle campagne bolognesi gratinati e ricotta di mandorla, cotoletta di melanzane..) all'interno di un locale limpido dall'aspetto contemporaneo.
Qualche faccia nuova spunta anche tra i mercati principali : al Mercato delle Erbe, dopo l'apertura di VivaNachos, il primo fast food a base di mais ecco Sfarinà , specialità del giorno? la piadina. Ha inaugurato proprio mentre noi le gustavamo in romagna, qui ci sono prodotti artigianali di buona qualità e abbinamenti invitanti (Mora romagnola, squacquerone di romagna dop, crudo di Parma "Montanari" 24 mesi, crema di melanzane, provola affumicata, verdure di stagione, salsa tonnara e molto altro); non mancano le insalate a pranzo e la selezione di birre artigianali. Lo "street food" colpisce ancora con PIOTTO: pizza, panzerotti, pizzotti ed altri sfizi in via d'Azeglio all'altezza di piazza dei Celestini : coming soon mentre in via Indipendenza 64 la tigella (preparata sul momento) diventa gigante con Tigellona (ha aperto da poco), per una clientela particolarmente affamata . La folta lista di pizzerie gourmet ha una proposta in più : Pizzeria Bianco Farina, specializzata nei prodotti campani e nelle farinature degli impasti (qui siamo in attesa della data d'apertura).
Etnico e bolognese: in via Collegio di Spagna 7(ve lo avevamo già anticipato nei mesi precedenti), Lorenzo Costa l'enfant prodige di Oltre mantiene in fermento la sua passione per la ristorazione (tramandatagli dalla famiglia, titolare del Battibecco dov'è cresciuto professionalmente) lanciandosi in un'avventura coraggiosa ma interessante. Sentaku sarà il primo ramen bar della città, un format che nelle grandi metropoli europee (Londra su tutte), orientali e americane sta spopolando. I piatti di ramen si potranno personalizzare, scegliendo tra una vasta serie di ingredienti ad hoc e la preparazione farà la differenza, grazie ad una cucina esperta e preparata.
Colazioni a non finire, sfioccano nuovi bar e caffetterie: vi avevamo appena citato l'apertura di Mallo e la medesima corrente "A New Food" in piazza Galileo aprirà a breve BarNuovo : caffetteria e pasticceria, seguendo ovviamente il filone biologico, la freschezza e la naturalezza di ingredienti, creme e farine. Premesse importanti nel nuovo bar di via Stalingrado 61 : Grad°61 Cafè e Cucina vede la presenza di Gabriele Spinelli del Dolce e Salato di Pianoro, indiscutibilmente tra le migliori pasticcerie in assoluto della provincia. Briocheria, piatti emiliani esaltati da un'attenta selezione delle materie prime, vini italiani e birre artigianali con taglieri di affettati e salumi ad orario aperitivo.
In via Altabella proseguono i preparativi per ultimare la nuova attività di Cristiano Giraldi, mentore del Rialto (dove al bancone regna il talento Enrico Scarzella) uno dei locali più belli e suggestivi della città. Dopo il pesce nordico dell'ex Sea Room, saranno le crescentine e tigelle a riempire le tavolate della nuova osteria. Ugo Nazzarro è più carico che mai, l'Antico Circolo Petroniano club della buona cucina (via dell'Orso 9)dovrà fare a meno dello storico "cuocone" Saverio Quadrelli che verrà degnamente sostituito da Gianni Pancheri. Il locale, ora Ristorante Petroniano ha cambiato volto dopo i recenti lavori, si cercherà con la massima determinazione di portare in centro un esempio tradizionale ed esemplare della cucina bolognese. Riapre anche la mitica e indimenticata Osteria delle Dame, luogo d'altri tempi adiacente al Liceo Galvani : qui Guccini suonava, beveva lambrusco, giocava a carte e si mangiava con i folkloristici biassanot dell'epoca. Il luogo manterrà interamente la sua atmosfera antica e caratteristica ma sarà un'associazione culturale - casa della canzone d'autore (perché oltre a Guccini, innumerevoli erano gli artisti habitué), inevitabilmente non ci sono le condizioni e non c'è più la libertà per fare quello che si faceva fino a trent'anni fa. L'Estate si rivela poi spesso un momento di pausa e di riflessione, qualche cambio al timone lo abbiamo riscontrato alla Terrazza di Tiziano Zirondelli (via del Parco) dove in cucina è arrivato l'ottimo Giacomo Galeazzi (reduce dal Golf Club "Cascina dei Campi" ed ex Carracci Grand Hotel Majestic) mentre da Pane e Panelle di via San Vitale 71, spazio all'inventiva di Luca Giovanni Pappalardo (ex Capra e Cavoli di Milano), pronto a mantenere intatta la linea siciliana che ne caratterizza la cucina, portando la sua capacità di valorizzazione ed elaborazione del pesce e delle verdure.
In chiusura doverosa parentesi dedicata alla provincia. A Medicina ha cambiato volto l'Osteria di Medicina, con Alessio Battaglioli in cucina all'interno di un caratteristico spazio feudale e medioevale vengono proposti con gusto e mestiere i piatti tipici del territorio : polenta fagioli e formaggio fuso, la zuppa di cipolla, i truccioli (pasta Latini)crema di parmigiano, pistilli di zafferano e zucchine, coppa di maialino iberico ed erbette dell'orto, tagliatelle all'ortica e cappellacci di zucca, gnocchi verdi con burrata e sardine affumicate, l'agnello in costine "churrasco", le tipiche piadelle farcite, le tapas alla medicinese per fare aperitivo. Orari di apertura elastici, tradizione esplosiva, materie prime fresche, cantina di rilievo,atmosfera elettrizzante.