Sei qui: Gourmettoria L'Estate bolognese : aperitivi, cene sui colli, cortili da scoprire e tutti i nuovi locali pronti a partire.
un'idea di: Marco Salicini
Nuovi ristoranti in divenire, bar, enoteche e il palcoscenico estivo della Bologna sui colli e open spaces tra novità e ritorni.
Partendo dalla ristorazione, oltre ai già citati nei precedenti articoli, i progetti più interessanti sono tre. Per le prime due settimane di Giugno è attesa l’apertura di Posto Ristoro, primo progetto imprenditoriale in prima persona di Eleonora Tadolini (con un passato in sala da Amerigo, Il Mare di Guido..), grande palato gourmet e conoscitrice del settore pronta a importare, finalmente, qualcosa di nuovo e coraggioso nella provincia di Bologna. Gli spazi sono quelli dell’ex Officina del Gusto a Castenaso, in via Largo Molino 3/5 : staff interamente al femminile, proposta “contaminata” con stili ed ispirazioni dall’estero mantenendo a fuoco il mirino sul territorio, per quanto riguarda le materie prime. Vegetali a km 0, selvaggina – cacciagione e razze allo stato brado, pesce dell’Adriatico ma con specie meno conosciute o interpretate utilizzando cotture più innovative. Una carta prevalentemente mirata sui secondi quindi contestualizzata in un ambiente sobrio e fortemente impuntato a generare un’atmosfera rilassante e arricchita da molteplici suggestioni, inglobate da Nora durante le sue esperienze extra territoriali e generate da un input letterario. La seconda apertura, attesa per metà Estate, vedrà in società l’imprenditore Renato Lideo ( nome conosciutissimo in città per la gestione di tanti locali ma anche numerose iniziative culturali legate all’attività sociale, come Borgo Mameli ) al fianco di due chef molto noti nel panorama bolognese : per uno è un ritorno gradito nelle scene locali mentre l'altra spalla è tutt'ora in attività; prossimamente vi aggiorneremo a fondo su Accuatiepida. Chiude il cerchio, Deep, per cui non possiamo svelare ancora nulla ma dentro le Due Torri punterà su una cucina di pesce di altissimo livello con la supervisione dello chef stellato Agostino Iacobucci. Attivissimo, come sempre, Lorenzo Costa ( Oltre / Nasty / Ahimè / Sentaku) che in estate raddoppierà i fantastici burger di Nasty in via Saragozza ampliando i coperti e il menù e lancerà (come appreso dai social) un kebab rivoluzionario in centro.
Chiacchierando del centro storico, cambiano volto tantissimi locali emblematici : il Bar Vittorio Emanuele di Piazza Maggiore, vede al fianco dello storico titolare Renato Lideo, il gruppo PeacockLab (operativi al Borgo Mameli e al Pastìs)incrociando i rituali storici e tradizionalisti ad attenzioni più contemporanee all'interno di una delle caffetterie più antiche della città. Al timone del bar, il bar manager & bartender Salvatore Castiglione, nome di prestigio sulle scene della mixology (in città lo ricordiamo al Fourghetti e poi DolceSalato Bistrò, Fior di Sale ma vanta un passato internazionale ), eccellente interprete della miscelazione associata alla botanica. Sul food non solo tradizione ma anche pesce e carne con la partecipazione della Macelleria Ranocchi e della Pescheria del Pavaglione . Lo scatenatissimo Michele Collina, mentore del gruppo Kong, dopo il cocktail bar Bamboo e il secret bar Donkey (pochi mesi fa vi abbiamo preannunciato dell’innovativo e avanguardista Lab all’interno) ha rilevato il Caffè dei Commercianti in Strada Maggiore, per cui sono partiti i lavori in corso e che al timone vedrà due talentuosi e bravissimi bartender. Non è da meno neppure Luca Corigliano che recentemente ha investito in via Ugo Bassi trasformando l’ex Finocchiona in Piada Mia (piadineria con vini e prodotti locali) e ha già rivoluzionato Corte Isolani lanciando lo splendido Bloom, cocktail bar con cucina; l’avventura prosegue anche in via Clavature, al Bella Vita, uno dei bar più frequentati all’orario aperitivo (il concept resterà lo stesso, con qualche accorgimento). Nuovo ingresso anche al di fuori del Mercato delle Erbe, con il nuovissimo bar all’italiana Volare pronto a partire, gestito dal fantastico team del Macondo (che da anni in via del Pratello si contraddistingue per un lavoro meticoloso ed esclusivo sulla miscelazione, arricchendo costantemente la bottigliera con “perle rare”) : atmosfere anni ’60, pezzi vintage tutt’altro che comuni e valorizzazione di tanti prodotti iconici, tra cui amari / distillati e non solo, mentre al Macondo è in fase di sviluppo un progetto incentrato sulla cucina. Dopo mesi di attesa è nata anche la Cantina Letteraria di Simone Rosetti (Romagna Group) in via Mascarella (a breve la nostra recensione), un luogo che unisce la lettura a una ricerca pazzesca e intrigante sui vini naturali (referenze italiane ed estere ) in abbinamento a un menù interessantissimo legato al territorio emilianoromagnolo formulato in chiave contemporanea, tutt’altro che limitato alle sole tapas. In via San Vitale 26 è già partito Panis, specializzato su bun e panini gustosissimi a lievitazione avanzata (c’è il sandwich con polpette di maiale manzo e prosciutto con friggione e parmigiano o con la pancetta di maiale a bassa temperatura, salsa col suo fondo di cottura alla senape e lattuga romana), fritti come i timballi di cacio e pepe o di tagliatelle al ragù, taccole e mozzarelle in carrozza, birre speciali e dolci; ideati e cucinati da Ermes Cipriani (già al La Porta Restaurant e da Pistamentuccia) fratello di Flavio Cipriani, apprezzatissimo con la cucina romana e le pizze in teglia del Pistamentuccia. Poco distante, su Piazza Aldrovandi, la cucina di Pane e Panelle dello chef Luca Giovanni Pappalardo raddoppia da Ofelia, mantenendo il focus su uno schema vegano innovativo ( le tecniche di cottura legate alla carne e al pesce vengono applicate alle verdure). Oltre le mura, in via degli Orti sta per partire anche la Drogheria delle Api, bottega alimentare specializzata su una varietà di prodotti ricercati, artigianali ed esclusivi scrupolosamente selezionati da Cristina Moscuzza e Angelo Di Stani (Fior di Sale, Fienile Fluò) che farà anche somministrazione avvalendosi della competenza di un noto e carismatico sommelier per i vini mentre in via Augusto Murri, sempre per Giugno è atteso il via per Naga Thai : nuovissimo ristorante di cucina thailandese autentica, gestito da Alessandro Brunelli e Rocco Forcellini. In via Dagnini raddoppia il Cortén di Francesco Govi e Claudio Perrone : pizze gourmet e alla pala, panificazione e altre novità grazie ad un laboratorio tutto nuovo in loco provvisto di eccellenti attrezzature. Restando in zona (via Leandro Alberti 34) ha destato curiosità il progetto di Ling Fen ed Erik Zanotti : “Ling’s Ravioleria Migrante” , un connubio di ricette asiatiche e mediterranee preparate con materie prime fresche di qualità e dei produttori del territorio e birre alternative; è stato lanciata la campagna di crowdfunding e il locale dovrebbe aprire tra un mesetto. Sulla terrazza del Pincio, inaugura la sua stagione estiva, la pizza stellata de I Portici , servita su un terrazzo intimo e incantevole che in totale relax supervisiona il centro storico : gli impasti di assoluta qualità, sono del napoletano Vincenzo Arianna (allievo di Pasquale Penne di Biancofarina), i topping dello chef Gianluca Renzi. Una chiosa sull’Enoteca Giro Di Vite che ha annunciato la sua chiusura nella sede di via delle Fonti, augurandoci di ritrovare presto la famiglia Pettazzoni in un altro locale, sappiamo che fino a Settembre lo chef Federico sarà capo partita al Ristorante San Domenico di Imola ( due stelle Michelin). Bisognerà attendere settembre per scoprire invece il nuovo e ambizioso progetto di Francesco Trimigno, bartender dell’Emporio 1920 ( miglior cocktail bar della regione per il Gambero Rosso).
Ed eccoci concentrati ora sulla ristorazione d’Estate : novità e graditi ritorni all’aperto, sui colli o tra i cortili nascosti del centro e della periferia. I soliti noti localizzati nel verde delle colline bolognesi sono il Ca shin di Ivan Poletti che seguirà il percorso iniziato l’anno scorso (angolo bar con cocktail e anteprime della cucina, spazi in giardino col menù dello chef suddiviso tra tradizione e tanto bbq), l’incantevole Fienile Fluò (aperitivo, pranzi e cene), Adeguati di Cesare Marretti con le sue formule variopinte, Locanda Belfiore (tigelle, salumi, focacce, piattini e vini a km 0), La Collina delle Meraviglie che davanti al tramonto serve friselle, pizzette, sfizi e fritti dal suo foodtruck e bei vini selezionati da Fabio Giavedoni, Bottega con Giardino in via di Casaglia ( aperitivi con vista a base di prodotti del territorio, salumi e vini della casa), La Casa del Custode (punto ristoro con performance live nel parco di Villa Ghigi). Le grosse novità invece riguardano il ParColli progettato da Matteo Giovanardi (presidente di Felsina Factory) che sta ultimando le pratiche per dare vita al più grande parco green a Monte Donato, focalizzandosi principalmente sullo sviluppo di un turismo green e sostenibile potenziando i servizi di mobilità e le piste ciclabili per attirare turisti e bolognesi tramite rassegne culturali, attività motorie e di relax e puntando, ovviamente, sulla ristorazione (è in procinto di nascere una partnership con un ristorante molto noto del centro bolognese).
Un’altra nuova “oasi verde” è Collywood, ideato da Marco e Luca Putignano, Daniel Santa Maria e Michele Marchi. Atteso per i primi di giugno sui prati di via dei colli 54, nel famoso calanco di Goethe prevede un ricco varietà di concerti, spettacoli teatrali, fitness e benessere, proiezioni, una proposta food indirizzata su crescentine, verdure, carne (al bbq) ma anche pesce e l’ ingresso è gratuito. Imperdibile l’Agriturismo Fattoria Cà Lea dello chef Enrico Tonelli (ora al Barbottega di via Leandro Alberti) che sulle prime colline bolognesi (nel versante di Pianoro) ospiterà gruppi, su prenotazione, immersi nel verde a contatto diretto con la natura, studiando aperitivi costantemente rinnovati con prodotti a filiera corta ben selezionati, coltivazioni e preparazioni autoctone preparate con etica e inventiva.
Ancora il gruppo Kong che si unisce allo Studio54 per l’estivo Bamboo in The Garden (inaugurazione Sabato 15 Maggio) nei giardini del Parco Cassarini in Saragozza : ottimi cocktail, la cucina curata da Sforno Gourmet specializzata in pinse con ingredienti slowfood e farine di prima scelta e il servizio di Niko Fontana (ex Nu Lounge, appena rientrato da Milano). Scendendo dai colli, ai Giardini Margherita ritroviamo il foodtruck Bazza, della Cantina Bentivoglio : panini gourmet, vini, birrette, cocktail e qualche piatto iconico bolognese del ristorante di via Mascarella (che per l’Estate riprende le cene con musica jazz live all’aperto); al suo fianco ci saranno anche i ragazzi de Le Vie dei Briganti con Giusto, altro camioncino che sfornerà hamburger e drinketti. Ai Giardini John Klemen scatta la reunion del Ristorante Ciacco (che curerà la griglia) assieme ai ragazzi del Marsalino (per la parte beverage) “Ristoro Alternativo” . Proseguiamo con il ritorno sulle scene di Borgo Mameli, reduce dal “boom” d’esordio dell’Estate 2020, l’ultimo borgo rurale bolognese (caserma ottocentesca) dal fascino berlinese a Piazza di Porta San Felice, ha in programma concerti, musica live, ovviamente la parte bar e le pizze di Ranzani 13, fedelissimo partner. Frida nel Parco torna a movimentare il Parco della Montagnola : alla domenica brunch e musica classica sotto i platani ma il palinsesto è robusto e lungimirante, coinvolgendo esibizioni musicali di ogni genere, rassegne letterarie, attività sportive e laboratori per ragazzi.
Per quanto riguarda la cucina gourmet sotto le stelle, nel nostro articolo precedente : http://www.gourmettoria.it/333-bologna-estate-21 trovate i progetti estivi degli chef Massimiliano Poggi (Battirame11), Mario Ferrara (Scaccomatto agli Orti), Dario Picchiotti e Francesco Tonelli (La Galeazza e la villa in via Castiglia), Vincenzo Vottero (Vivo RistorArte) ed Edoardo Poli (Vitamina) a cui si aggiunge il magnifico ed elegante Corbezzoli dell’Hotel Relais Bellaria ( il menù creativo dello chef Tarantino a bordo piscina tra palme, installazioni e luci soffuse per uno scenario decisamente romantico), il Boccone del Prete con la sua vista dalle colline su Bologna (e un palinsesto di aperitivi e cene con musica voglioso di decollare), il nuovo dehors raccolto sul retro del Fourghetti (con un piccolo orto botanico e barbecue) le esterne dello stellato Amerigo di Savigno all’Azienda Agricola Galeazza (date in attesa di conferma), la raffinatissima terrazza del Grand Hotel Majestic Già Baglioni mentre l’altra stella Michelin, il Marconi dei fratelli Mazzucchelli, in attesa di nuove disposizioni riapre il Forno Mollica, punto di riferimento assoluto per le grandi pizze d’autore e per la panificazione ancestrale (in abbinamento un'eccellente selezione di vini).