un'idea di: Marco Salicini
Le novità dell’estate, con un occhio rivolto a settembre, su tutte le nuove attività che stanno per o hanno appena aperto nel capoluogo emiliano.
Dopo lunghi mesi d’attesa, alle prese con i lavori in ambito edile che per varie dinamiche stanno rallentando le tempistiche di molte nuove attività, Dario Stagni e Cynthia Ravanelli sigleranno la loro seconda apertura nel centro bolognese : Darcy (che ne è l’acronimo) inaugurerà a Settembre, in Strada Maggiore n 10, vicina all’Osteria La Fontana affacciata sulla storica via Fondazza che dal periodo pandemico stanno gestendo assieme al socio-chef Eugenio Zagatti.
Il menù sarà incentrato su alcuni piattini da condivisione, le signatures che hanno conquistato e fidelizzato tanti clienti fin dai tempi dell’Officina del Gusto a Castenaso (circa 6) ed un focus propedeutico sulla pizza con farine biologiche altamente selezionate, lunghi tempi di maturazione e topping gourmet. Una parte delle pizze in carta difatti saranno ultimate proprio dalla cucina. La proposta sarà ulteriormente allettante, grazie ai fantastici dolci artigianali preparati assieme a Veronica Amoroso, fedelissima pasticcera e punta di diamante oramai da anni, braccio destro della chef e titolare. Un locale motivato a trovare la chiave di lettura giusta per aggregare una clientela eclettica attraverso una formula elastica, dinamica, informale in cui i contenuti valorizzano l’arte manuale su lieviti & farine, le abilità di Cynthia nell’elaborare sfoglie e impasti elegantissimi, prestando parecchio attenzione al rigore delle bevande : vini e birre di ottima caratura. Materie prime, manodopera e artigianalità a 360° per tutti.
Scampo pm. che si allarga suddividendosi tra pescheria e sala ristorante | Drink e panino gourmet di Dimondi | Bivio, la nuova enoteca naturale in via Urbana
Non è l’unico progetto imprenditoriale che raddoppia o allarga la propria insegna all’interno delle mura petroniane. In via Galliera, i ragazzi di Scampo pm, artefici di uno dei format più innovativi e convincenti tra le novità dell’ultimo biennio, stanno ultimando il restauro per aggiungere spazi importanti che offriranno l’opportunità di offrire un servizio di ristorazione completo all’attuale pescheria moderna. Rimarrà quindi il banco del fresco, con le specie ittiche del giorno sempre più approfondite, lasciando scegliere al consumatore se effettuare una spesa o gustarle in loco, seguendo i suggerimenti sulle tipologie di cottura elencate, irrobustendo anche la proposta dei vini bio e naturali.
Ha suddiviso la sua facciata anche il Corner Bar, uno dei bar più frequentati ad ogni ora : il locale di Matteo Langone posto difronte a Palazzo Albergati continuerà a soddisfare le richieste dalle prime ore del mattino fino al dopo cena. Tutti i lievitati e i prodotti da forno che caratterizzano l’offerta delle colazioni e dei pranzi vengono autoprodotti: la bakery spazia da croissant, biscotteria, torte, bagel, focacce gourmet, crostoni (provengono dallo storico panificio Sponghi), insalate, piadine e tartare. Si aggiunge un cocktail bar che avrà una vita a sé ed ha alzato l’asticella sul servizio : dal taglio del ghiaccio, alla varietà dei glass, alla ricerca dei distillati esposti in bottigliera, ai nuovi dettagli di design che hanno ritoccato gli ambienti. Drink list che oltre ad agire sui grandi classici e sui tiki, da ora punta a riproporre le grandi ricette del passato dimenticate e meno popolari.
In Piazza Malpighi ha già inaugurato il terzo locale della “Salsamenteria Bologna” di Gianmarco e Giacomo Ragonesi, trattoria bolognese dalle buonissime paste fresche tirate al mattarello e dall’ottima ricerca per gli ingredienti del territorio e di stagione. L’Osteria San Francesco (prima c’era una cucina messicana) punta a ricreare gli ambienti delle osterie bolognesi di un tempo direttamente in taverna. Il menù prosegue la linea impostata nel primo locale di via Altabella, irrobustendo le ricette emiliane più classiche con alcuni piatti più evocativi, come gli uccelletti scappati o i balanzoni, giusto per citarne alcuni. Successo per il team di Indegno La Crescentina 2.0 che porta Edoardo Malvicini ed Andrea Liotta ad esporsi ulteriormente in città : i fautori della crescentina gourmet, attuata seguendo una ricetta salubre ed altamente gustosa nella consistenza e digeribilità dell’impasto in un formato da passeggio con ingredienti artigianali abilmente selezionati, da via del Pratello troverà un gemello in via San Vitale : qui ci sarà anche il laboratorio, fondamentale per implementare la produzione propria di molte preparazioni, condimenti e topping delle strepitose crescentine. Edoardo inoltre ha appena avviato un cocktail bar fuori dai luoghi comuni in via del Pratello, a due passi dal nuovo punto vendita di crescentine. Sour nasce dalla collaborazione con il bartender di Oltre, Nico Salvatori : la drink list esposta in lavagna difatti è prevalentemente focalizzata proprio sui sour e su tutti i liquori che Salvatori produce quotidianamente presso il liquorificio Golfer di Mirandola, un'officina botanica da cui fuoriescono i gin, i vermouth, il nocino e le altre specialità autoctone. Potrete trovare una sorgente di botaniche direttamente alla spina e la linea di imbottigliati, qualche sfizio come i popcorn caldi alimentati espressi dall'apposito macchinario adiacente al bancone e qualche altro snack non industriale. I prezzi dei cocktail oscillano dai 6 agli 8 euro, il tutto in un ambiente ultra dinamico dal look industriale in contrasto al meraviglioso soffitto caratterizzato dagli affreschi del '500. Il locale sarà a regime da settembre.
La crescentina de Indegno 2.0, ingredienti artigianali che variano da formaggi, salumi, composte e non solo. I tortelloni dell'Osteria San Francesco. Contrasto in Santo Stefano.
In via dei Musei, il Nu Lounge, pioniere del “tiki bar” in Italia grazie all’idea del bar manager Daniele Dalla Pola, fucina di numerosi talenti del bartending in tutti questi anni, diventa padrone del “Portico della Morte” prelevando gli spazi che furono del Re Sole e del Bamboo. Nubu è il nuovo American Bar impostato verso una miscelazione di qualità, con i piatti da provare in pairing ai cocktail, ideati dalla chef Chloe Facchini (storico volto televisivo alla Prova del Cuoco e in città al Pappagallo, Podere San Giuliano, Borgo Capponi e Opificio Facchini) che già da tempo orchestra i menù della Buca San Petronio.
Il binomio tra sandwich gourmet e drink è il mantra di Dimondi, nuovo bistrot inaugurato al fianco del Portico dei Servi. Tutti i giovedì peraltro si potranno gustare i cocktails esotici e i panini di Dimondi nei giardini di Zu.Art (Vicolo Malgrado 3/2) in compagnia dei concerti jazz dal vivo. Poco distante, in via Remorsella, sta per aprire i battenti Radici Terrad’amare, dove prima c’era il Bistrò Domino : cucina isolana, con ricette regionali dalla Sardegna e dalla Sicilia. In via Santo Stefano 140/A sta già attirando l’attenzione Contrasto, bistrot che ha coinvolto sinergicamente Federico Reale, bartender e titolare di Smoll e lo chef Simone Albertazzi, tutt’ora impegnato in prima linea nella cucina di Flor. Troverete una selezione ricercatissima di birre artigianali italiane ed estere, cocktails creativi dal tocco internazionale miscelati con ingredienti poco convenzionali e qualche piatto fresco e divertente assemblato dalla cucina.
L’attenzione per i vini naturali trova sempre più conferme : una tendenza che sta crescendo e che ha portato nell’ultimo anno alla nascita di nuove enoteche rivolte con etica e coerenza su una linea corrisposta dalle materie prime contadine ai vini dei piccoli produttori fuori dalle dinamiche più intensive, industriali e convenzionali. Il progetto di “Ioportoilvino” ideato un anno fa da Lorenzo Musi e Davide Avati, due giovani sommelier che in città si sono distinti in vari locali ( Lorenzo Ai Conoscenti, alla Trattoria Il Cucciolo e alla Cantina Letteraria mentre Davide al Forno Brisa di via Castiglione) si sta espandendo sempre di più. Nato per creare degustazioni e ritrovi conviviali itineranti, sfruttando spazi all’aperto – aziende agricole ed enoteche – ora ha una sua casa base : è l’ex Frisson di via Urbana, che diventa Bivio uno spazio raccolto che vorrà esternare un’atmosfera spontanea, viva e di stimolo, muovendo la proposta enoica velocemente e proponendo formaggi, focacce, salumi e qualche prodotto in barattolo biologico e a filiera corta. Proseguirà peraltro un palinsesto accattivante che spazia da corsi guidati in collaborazione con Lortica, visite guidate e sinergie con locali ed enoteche di leva, extra regionali.
Si muove come sempre con piglio propositivo e intraprendenza la provincia, che mese dopo mese cresce di progetti freschi e interessanti. A Marzabotto ad esempio, da pochi giorni ha aperto le porte l’Osteria di Sperticano, gestita da Andrea (in cucina ci sarà la moglie) ed Ermete (in sala e ai vini) protagonisti per lungo tempo all’Antica Hostaria di Badolo. Ai piedi del Parco di Monte Sole, accarezzati dalle bellezze paesaggistiche della campagna, vi attende un menù allineato alle stagioni e alle specialità dell’appennino, eseguito con cura e riguardo : in carta i crostini misti a seconda delle periodicità, i salumi di Franceschini – Opera e il prosciutto di Parma, i tortelli alla rapa rossa ripieni di patate e yogurt cremo su crema di cipolla abbrustolita, i maccheroncini al torchio con ragù di coda di manzo e pecorino, le tagliatelle al ragù, la coscia d’anatra all’arancia con purè di patate e topinambur, il petto l’ala e la coscia di piccione, il millefoglie di capocollo di cinghiale con giardiniera, la selezione mirata di formaggi italiani e stranieri e i quattro dessert, uniti ad una proposta vini sicuramente amplia e di gusto, di livello superiore rispetto agli standard.
Dalle colline di Livergnano invece si sposta su quelle di Imola, lo chef Guido Rossi : Rossi Trattoria porterà con sé le ricette più storiche, aggiornandosi e concentrandosi maggiormente su funghi, tartufi, caccia e selva, prestando molta attenzione ai produttori artigianali di fiducia, mancano gli ultimi ritocchi sul personale ed una nuova avventura gastronomica da monitorare in provincia è pronta a partire.
Restando in provincia, il Ristorante Locanda Cinque Cerri ubicato nei 17 ettari tra i boschi di Sasso Marconi, dove vengono coltivati alberi da frutta a contatto con la natura spontanea, affida la cucina dell’agriturismo allo chef Enrico Tonelli che potrà unire la sua esperienza ad un’indole agricola intrapresa anzitempo in prima persona. In menù le materie prime del territorio si configurano attraverso un’espressione casereccia e mai banale : polpettine del ripieno dei tortellini alla cacciatora, pane in cassetta alla mela e fegatini di pollo, tortelli alla lastra ripieni di patate e pesto montanaro servite con fricò freddo, strettina con il culatello di Dozza, rosette con salame rosa e funghi porcini, faraona in insalata mista ed erbette della locanda, roastbeef di chianina maionese alla giardiniera e misticanza e per il finale in dolcezza lo zuccotto alle more, il mascarpone con i biscotti fatti in casa alle noci.
Nuova realtà a Casalecchio : la Fisheria conferma il trend del ristorante con pescheria annessa : crudi e cotti di pesce per la spesa al banco o serviti espressi sul momento in un ambiente lounge.
Se volete sapere tutte le ultime sui colli bolognesi, vi reindirizzo al link : http://www.gourmettoria.it/407-bologna-estate-2022
La mise en place dell'Osteria di Sperticano , il Nubu nuovo american bar del Nu Lounge in centro. In alto gli spazi bucolici della Locanda Cinque Cerri.